Scuola

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Varco il cancello di scuola.
Prime tre ore matematica.
La prof odia me e io odio la prof.
Detesto questa materia.

Entro in classe e mi siedo al mio solito posto in ultima fila.
Entra quella troia.

- buongiorno ragazzi-
- buongiorno prof- si alzano in piedi mentre io resto seduta.
- allora, oggi c'è una nuova alunna- fa segno a quella fuori dalla porta di entrare.

È bionda, occhi marroni scuro abbastanza alta.
Ha dei jeans neri stretti e una maglia bianca a maniche corte. Porta una borsa bianca a tracolla dove credo che ci siano i libri.

- cara puoi andare a sederti vicino a lei- mi indica.
- quella troia non si sederà qui capito vecchia megera?!- dico duramente.

È meglio che la nuova arrivata capisca subito di non darmi fastidio.
Io voglio restare sola nel banco, non voglio rotture.

- come ti chiami?- le chiede la prof.
- Electra- dice fissandomi.

Mi cade il mondo addosso.
Possibile che sia lei?
Ci mancava pure questa.
Cosa ci fa qui?!

- che razza di nome è?- dice ridendo corky.
- sicuramente meglio del tuo Corky- dice lei.
- come fai a sapere il mio nome?- chiede scioccato.
- è scritto sul tuo portapenne- risponde tranquilla venendo a sedersi da me.

- ma non è....- guarda il portapenne dove c'è scritto il suo nome che fino a pochi minuti fa era pulito.
- ma come....io non l'ho mai scritto- dice incredulo.

-Qual è la radice di 125896?- dice la prof ovviamente sapendo che nessuno le risponderà.

Lei è letteralmente un genio della matematica, uno di quelli che sa fare ogni calcolo a memoria.

- 354,8182633405445- risponde Electra velocemente mentre fa cadere la borsa a terra.
La prof, come molti di noi restano a bocca aperta.

- complimenti signorina, è esatto-
Lei sorride sedendosi finalmente.
- felice di vedermi?- chiede.
- come uno struzzo che si picchia con una zampa-
- ma che diavolo di paragone è?- ride leggermente.

Le arriva un biglietto sul banco.
Lo apre e poi me lo passa.

Hai un bel coraggio a sederti lì, l'ultima che l'ha fatto è caduta 'accidentalmente' dalle scale rompendosi polso e ginocchio.
E poi il numero di cellulare.

Maschi...tutti idioti.

- aggressiva- mi dice.
- difendo le mie idee-
- le tue idee? Io direi che devi sempre avere quello che vuoi a tutti i costi-
- su questo punto siamo uguali-
- esattamente-

La porta viene spalancata con molta poca grazia e rivela un uomo di media statura, vestito con giacca e cravatta, capelli neri perfettamente pettinati.

- ELECTRA ESCI IMMEDIATAMENTE! DOBBIAMO PARLARE!- urla fregandosene della prof.
Lei ubbidisce.

Un momento!
Ma l'unico a cui ubbidisce è Tremotino!
Mi precipito fuori e li vedo discutere in fondo al corridoio.

- Ma si può sapere che diavolo ci fate qui?!- urlo a bassa voce.
- chiedilo alla signorina!- dice lui. È strano non sentire la sua risata e la sua voce entusiasta, ma gesticola sempre.

- direi che sono maggiorenne già da un po'! Posso fare quello che voglio!-
- su questo hai ragione, ma potevi prima avvertirmi!- dico.
- perché avrei dovuto farlo?- chiede stupita.
- perché mi è quasi venuto un infarto!-
- meglio, ci sarebbe stato un umano in meno-
- dovevi dirmelo! E cosa pensavi di fare?!- chiede lui.
- non volevo farmi scoprire ok?!-
- aspetta, farti scoprire?!- chiedo allarmata.
- Stanne fuori!- dicono tutti e due.

- tu vuoi farti scoprire?! Ma sei matta?!- dico.
- non puoi semplicemente trasformare un corpo e andare a scuola!- dice lui.
- è quello che ho fatto!- ribatte.

- signori, tutto bene?- chiede una bidella probabilmente perché sembriamo degli idioti a sussurrare rabbiosamente in un corridoio.
- SI!- urliamo tutti e tre.

- basta, entrate in classe, ma se succede qualcosa non venite a lagnarvi da me!- dice lui per poi andarsene.

- come sarebbe la storia del farsi scoprire?!-
- ma vuoi lasciare stare?!-

Ci avviamo verso la classe.
- no!-

Apre la porta per poi entrare.
- mi scusi, ma mio padre ha avuto delle difficoltà a casa-
- non ti preoccupare tesoro-

Tesoro? Bleach!
Entro sbattendo la porta e andando a sedermi vicino a lei.

Le ore successive passano con enorme lentezza e diversi elogi da parte dei vari prof a Electra che dimostra di sapere tutto e parecchie mie alzate di occhi al cielo.

Quando finalmente suona l'ultima ora mi precipito fuori.
Prendo la macchina.
Mi dirigo verso il castello, la aspetterò là.
Entro e salgo di sopra.

- bu- faccio un salto per lo spavento e la vedo dietro di me.
- ma sei completamente impazzita?!- entra pure Tremotino.

- spiegatemi per quale cazzo di motivo lei vuole farsi scoprire!-
- perché non glielo chiedi visto che sa sempre tutto?! - le dice lui.
- io so sempre tutto?! IO SO SEMPRE TUTTO?! MA SE...- smetto di ascoltarli e ruoto gli occhi.

Dopo qualche minuto di litigata tra di loro decido di interromperli.
Voglio risposte.

- BASTA! Siete irritanti come un delfino incastrato nella coda di una balena!- mi guardano allibiti.
- cosa?- chiede lui.
- i paragoni sono proprio il tuo forte. Come fa un delfino ad incastrarsi nella coda di una balena?- dice lei.
- non so-
- comunque prima o poi dovrò farmi scoprire, state per superare gli otto miliardi e non c'è niente di meglio di vedervi terrorizzati-
- ma i superstiti sapranno di voi-
- primo, non so se ci saranno superstiti.
Secondo, mi cancellerò dalle loro menti e gli metterò in testa che sono sopravvissuti ad una catastrofe nature o qualcosa del genere. -
- ok, e come fanno questi a sapere che esistete, o comunque vi mettono nei film se gli avevi cancellato la memoria?-
- meglio sempre lasciare una traccia della propria esistenza, vi fa andare molto più nel panico-

Mi suona il telefono.
Mia zia.
- devo andare dalla stronza ciao-
- ciao- dice lui.

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora