Creta

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- siamo a Creta?-
- non pensavo fossi sorda -
- e io non pensavo fossi perennemente scorbutica-

C'è gente che passeggia chiacchierando con qualcuno o chi va di fretta.
Chi ha alcuni oggetti in mano, come tessuti o vasi e chi trasporta la merce con i muli.
Alcuni bambini corrono per le strade ridendo, donne e uomini iniziano ad arrivare.

- si preparano per il mercato- dice.
- muoviti - continua tirandomi per un braccio.
- dove?-
- intanto cambiati- mi butta addosso dei 'vestiti' se si possono definire tali.

- perché?-
- ma sei scema?! Come pensi che reagirebbero se ci vedessero vestite così?! Non dobbiamo dare nell'occhio! -
- non ho intenzione di mettermi questi stracci!-
- sentiamo, perché di grazia?-
- perché sono imbarazzanti!-
- è una tunica, non essere ridicola-
- sarò ridicola quando metterò questi cosi!-
- se non hai notato, sono tutti vestiti così!-

Lei si è cambiata alla velocità dei vampiri.

- muoviti o ti lascio qui-
Mi cambio il più veloce possibile.
La seguo fino ad arrivare al palazzo.

- dove siamo?-
- al palazzo reale, ovvero Cnosso-

Attraversiamo diversi corridoi e noto che è molto diverso da come se lo immaginano tutti.
L'unica cosa uguale sono le colonne.

- ma non ci sono degli affreschi?-
- e da quando studi qualcosa?-
- non rompere-
- quelli li ho creati io, dovevo pur darvi qualcosa da studiare, e così avete creduto che fossero una civiltà pacifica cosa assolutamente falsa. Erano tra i più bellicosi mai conosciuti-

- a cosa è servito?-
- nulla, ma è bello prendervi in giro-
- e perché noi siamo qui?-
- per cercare di capire se mi è successo qualcosa che mi ha tolto le emozioni-

Si ferma davanti ad una porta chiusa da cui provengono dei gemiti.
Ma che schifo!

- cosa stiamo facendo davanti a questa cazzo di porta dove due stanno scopando come cani?!-
- e abbassa la voce! Stiamo aspettando che io esca da lì-
- tu sei...-
- si, è il modo migliore per convincere qualcuno a fare ciò che vuoi-
- e...chi c'è con te?-
- Idamante, il re in carica-

- e non puoi usare i poteri per convincerlo?-
- sei scema?! Se qualcuno vedesse qualcosa?! Non potevo mica usare i miei poteri così! Bisogna stare attenti!-
- lo stai convincendo a fare cosa?-
- a non attaccare i Micenei-
- perché?-
- come perché? Prima tiri fuori il fatto degli affreschi e ora non sai il perché?-
- parla e basta!-

- oggi per loro è la fine-
- c...cosa?-

La porta si spalanca ed esce un signore che gira a destra e se na va, subito dopo esce Electra, non è cambiata per niente.
Gira a sinistra e noi la seguiamo.

- come fanno a non vederci?-
- siamo invisibili per me e il re-
- perché solo per loro?-
- perché non ho voglia di farlo con tutti-

Liquida il discorso.
Sono una cretina.

È logico il perché non lo fa con tutti, i poteri le stanno diminuendo e quindi non ci riesce.
Camminiamo per un bel po' fino a trovarci su una collina dove si siede e guarda giù.

- cosa stavi facendo?-
- guardo sempre il territorio che poi verrà distrutto, mi piace vedere la gente tranquilla ignara di tutto e poi vederle nel panico più totale. Il terrore dipinto sul viso, gli occhi che saettano da una parte all'altra per cercare un'ancora di salvezza, tutti che corrono come topi in trappola che non si arrendono al loro destino. Ed essere io la causa di tutto questo mi rende fiera-

- tu per me resti sempre una pazza -
- sta zitta-

Passano le ore e si fa il crepuscolo.
Finalmente Electra del passato si alza in piedi a qualche centimetro da terra.
E Electra del presente ci fa fare la stessa cosa.

Quella del passato si fa apparire il vestito viola facendo sparire la tunica.

Schiocca le dita e si sente un boato, dopodiché vedo le case che iniziano a tremare e cadere, la gente e gli animali corrono da tutte le parti urlando, gli alberi cadono, si creano molte frane e gli uccelli si levano in volo.

Poi tutto smette e ci sono attimi di silenzio, le persone che non sono state schiacciate dalle rocce si aiutano a vicenda per tirarsi su.

Sia noi che quella del passato torniamo con i piedi per terra.

Passano alcune ore.

- ma non ti stancavi di osservarli per così tanto tempo?-
- no, mi calmava molto-

Torna in piedi e questa volta si solleva di alcuni metri, cosa che facciamo pure noi.
Con un sorriso stampato in faccia fa un gesto con la mano destra come per invitare qualcuno a raggiungerla.

Mi giro per cercare spiegazioni ma lei si limita ad indicare la costa.
Il mare si sta ritirando di molti metri.
Poi la vedo.
Un'onda che fa sparire persino la luna.

- quanto è alta?-
- lo tsunami doveva venire in ogni modo dopo un terremoto del genere, ma l'ho alzato di qualche metro, invece di essere 9 è diventato di 52-
- ma è impossibile-

- ma allora sei scema! La magia! Doveva essere un'onda che ricoprisse tutta l'isola-

La vedo in tutta la sua grandezza e si infrange con un forza bestiale sulla città e arriva persino sulla collina, insomma, l'isola non esiste più.

Aspettiamo ancora qualche ora, finché l'acqua sparisce del tutto lasciando sulla terra alcuni cadaveri, macerie, alberi e addirittura qualche pesce.

Quella del passato scoppia a ridere e poi si volatilizza.
Tutto il paesaggio sbiadisce e mi ritrovo nel palazzo.

- non abbiamo concluso nulla-
- oh si invece, hai visto come ridevo? Vuol dire che stavo ancora bene-

- ora dove si va?-
- vai a dormire perché tra due ore ti devi alzare per andare a scuola-

Ma no! La scuola no!

L'incontro con il diavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora