Guardiana_Obscurity

Prefazione

Sei anni son passati
dalla tua prima avventura
ora ti sei ritrovata
dentro una selva oscura.

Selezionata sei stata,
a te si sono affidati
e tu convinta
affascinato hai gli antenati.

Mali, tormenti, dolori ti affliggono,
perso hai la carreggiata
mentre in cenere ti trasformi,
in pochi secondi colpita e affondata.

Estranea ti senti:
non ti sostengono,
ignari,
da te dipendono.

Non lo senti più:
lo ricerchi negli allenamenti,
e, ardente,
negli altri ambienti.

Senza più amore
ti penti
tra i sensi di colpa,
piena di affluenti.

Hai ferite profonde,
congelato il cuore,
cerchi il tuo posto
piena di ardore.

Ti stai perdendo
annegata da onde,
sospesa su un fil di ferro,
imprigionata tra le fronde.

Il coraggio non ti occorrerà.
Cosa ti sta succedendo?
Ti stai scusando,
da un'eternità stai cadendo.

Anche se non sai più come si fa
tornerai a volare come il vento,
smetterà la tua caduta
e arriverà il tuo cambiamento:

il tuo oceano
sparirà,
così come la pioggia
il silenzio cesserà;

Ginevra,
nessuno ti accoglierà,
incalzata dalla sorte,
è così che andrà;

ogni giorno sembrerà un tormento
il tuo dolore ti consumerà,
debole, fragile, infranta
sul tuo cuore l'aridità governerà.

Attenderai il tuo destino,
e una mano ti afferrerà,
sorprenderai il suo assassino,
il tuo oceano una lacrima diventerà.

Vedo nel tuo animo
chiusi i vari armadi,
della notte senti il freddo,
il lutto è fatto di varie fasi.

I tuoi sentimenti rinchiudi,
gli occhi hai gonfi,
scavati
dalla notte e dai solchi,

con le occhiaie
in te stessa ti chiudi
piena di rabbia,
ti illudi.

Tuus animus doluit illo die,
nunc doles sine flores.
Unde illa anima intendere audei
igne ardenti?

Circumspicis vindictam,
illa luce exstincta,
bellum geres:
te aliud fatum manet.

(La tua anima soffrì quel giorno,
ora soffri senza fiori.
Dove quell'anima osava
dirigersi con un fuoco ardente?

Cerchi intorno vendetta,
quella luce si è spenta,
affronterai una guerra:
un altro destino ti attende.)