Punto di vista di Lorenzo.
"Dimmi cosa cazzo sta progettando e perché diavolo cosa vuole quest'uomo con le mie spedizioni!!!" (Dimmi cosa cazzo sta progettando e perché diavolo cosa vuole quest'uomo con le mie spedizioni) gli ho urlato in faccia.
Lui ride.
Questo stronzo ride.
Mossa sbagliata, amico.
Tiro fuori la pistola che tengo nella fascia lombare e gli sparo alla rotula.
Lui urla di dolore, proprio come piace a me.
Il suono è musica per le mie orecchie.
"Ti ho già detto che non lo so!" dice con un sussurro.
Bugiardo.
Gli sparo anche l'altro ginocchio, facendogli uscire un altro urlo di dolore dalle labbra.
"Continua a mentirmi e ti strapperò gli occhi e te li farò mangiare." La mia voce era bassa e seria.
Lo guardo mentre deglutisce inorridito. Scuote la testa freneticamente balbettando, "N-no per favore I-lo prometto. Non so perché gli servissero, o per cosa."
"Forse se la smettessi di mentire..." Fui interrotto dallo squillo del mio telefono.
Chiunque diavolo sia, sarà meglio che sia bravo.
Gemo mentre esco dalla sua cella e tiro fuori il telefono, vedo un numero sconosciuto, rispondo con riluttanza, "Chi sei e cosa vuoi?"
Sento una voce di donna: "Ciao, sono Lorenzo Rivera?" Chiede.
"Questo è lui. Ora, chi lo chiede? Cosa vuoi?" rispondo bruscamente.
Si schiarisce la gola, "Sono l'agente Martinez. Ti chiamo dal dipartimento dello sceriffo di New York, ho qui con me tua sorella minore, Olivia, e mi chiedevo se puoi prenderla con te?"
Mi blocco immediatamente.
Non può essere vero. Deve essere uno scherzo, anche se l'ultimo che ho fatto è stato 5 anni fa.
"Spero che non sia uno stupido giochetto a cui stai giocando." La avverto.
Proprio mentre dico questo, Alessandro entra di soppiatto e va a parlare, ma non si preoccupa quando gli lancio un'occhiata fredda per fargli capire che è importante.
Ride nervosamente al telefono, "No, non è uno scherzo. È qui con me. Vuoi prenderla con te o no? Altrimenti andrà in affido a-"
La interrompo prima che possa finire l'ultima frase: "Non pensarci nemmeno. Niente di tutto ciò è necessario. La accompagnerò. Partirò in aereo tra circa un'ora e dovrei essere lì nelle prime ore di domani mattina". Dopo di che chiudo il telefono e chiamo il mio pilota dicendo che ho bisogno di un volo per New York immediatamente.
Sto per passare davanti ad Alessandro quando lui mi si para davanti con una mano sul petto: "Che cosa è successo?"
"Ho appena ricevuto una telefonata da una donna di New York che mi ha detto di aver trovato Olivia e che mi chiedeva se potevo prenderla con me." Rispondo sinceramente.
Tutto il suo corpo si irrigidisce e lui lascia uscire un respiro tremante, "Per favore, dimmi che fai sul serio. Non è uno stupido scherzo telefonico, vero?" La sua mente pensa la stessa cosa che pensavo io pochi secondi fa.
"Immagino che lo scoprirò. Sto volando sopra." Rispondo.
Ride nervosamente: "Ehm, a proposito, ho appena ricevuto una chiamata e mi hanno chiesto di contattarti al magazzino, qualcosa sulla mafia spagnola". Esce di corsa, consapevole che ultimamente sono stati una seccatura.
"Può aspettare? Vado a vedere di cosa parla questa chiamata", dico irritato.
Scuote la testa in risposta "È urgente. Non può essere rimandato oltre."
Dentro di me gemo, "Bene, tu voli a New York e io mi dirigo al magazzino. Oh, e a proposito, non dirlo ai tuoi fratelli nel caso in cui si tratti di un altro scherzo telefonico. Non voglio che abbiano false speranze".
"Lo farò. Sei riuscito a ottenere qualcosa da quel Javier?" chiede Sandro a proposito della cella dell'uomo da cui sono appena arrivato.
"Nient'altro che lui che mi racconta stronzate dicendo che non sa a cosa servissero le spedizioni a Pedro", dico seccato.
"Lasciami provare domani. Ti darà una tregua." Le sue labbra si sollevano e mi danno una pacca sulla spalla.
"Non credo che farà la spia al suo capo, ma puoi provarci."
Lui annuisce.
Detto questo esco e mi dirigo al magazzino.
Mentre guido, la mia mente corre a milioni di miglia all'ora, immaginando tutti i possibili scenari che questa telefonata potrebbe avere.
È vero? Olivia è davvero viva? Si ricorda di noi? Che aspetto ha? E se questa fosse un'altra chiamata stupida?
Scuoto la testa costringendomi a non farmi illusioni perché quando lo fai, non finisce mai bene. È sempre un falso senso di speranza.
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"La loro principessa perduta da tempo" di lilliej1001
SonstigesOlivia è stata portata via dalla sua famiglia all'età di 2 anni dai rivali della sua famiglia. Non ricorda nulla di ciò che è accaduto prima di allora, l'unica cosa che riesce a ricordare è di aver vissuto con la "madre" e il patrigno. Dopo la sua s...