TRENTA

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Punto di vista di Olivia.

"Ti manchiamo?"

Quella voce acuta mi fa venire i brividi lungo la schiena.

Rimango immobile nel mio posto, in preda allo shock e all'orrore.

Sorrisi compiaciuti sui volti di entrambi.

Come?

Che cosa?

Non so nemmeno cosa dire o fare.

Monika e Joseph sono ancora vivi e vegeti nella casa in cui vivo attualmente.

Per non parlare del fatto che stanno dalla parte del capo della mafia tedesca.

Gli occhi di tutti sono puntati su di me.

Mi hanno detto che sono entrambi morti. Ora sono in piedi davanti a me.

Che cazzo dovrei fare?

Di sicuro non fanno parte della mafia tedesca, vero?

Molti pensieri e possibilità mi attraversano la testa alla velocità della luce e non so cosa credere.

"Vieni a darci un abbraccio?" chiede Joseph imbronciato.

"Vaffanculo." La mia voce era intrisa di odio.

Sembrano entrambi colpiti dalle mie parole.

"Non ci tratti così, stronza", sputa Monika.

"Posso trattarti come voglio", sbuffo.

"Penso che sappiamo tutti che siamo noi a trattarti come vogliamo." Joseph sorride.

Le sue parole evocano tutti i ricordi che ancora oggi cerco di dimenticare, ma non ci riuscirò mai.

Li scuoto via dalla mia testa e lo sento ridere di me stato.

"L'hai fatto. Ora non lo farai più." Dico con un sorrisetto sul viso.

Monika e Joseph si guardano perplessi.

Chiaramente confusi dalle mie parole mentre sussurrano tra loro.

Walter resta lì a fissarmi, poi si volta verso di loro.

Lorenzo si avvicina e si mette accanto a me, "Tu devi dare spiegazioni e così dobbiamo fare anche noi una volta che ce ne siamo liberati. Ma al momento, sono quelli che penso che siano?"

Canticchio dandogli la risposta che probabilmente non vuole.

Prende un respiro profondo e serra la mascella.

"Olivia, cara, chi sono queste persone?" chiede Monika con una voce dolce, ma chiaramente falsa, perché le sue espressioni facciali dicono tutto.

"Non comportarti come se ti importasse di me e di chi mi segue."

"Di cosa stai parlando? Certo che ci teniamo a te. Ti amiamo." Dice poi aggrotta la fronte.

Mi metto a ridere.

"Di chi pensi di ridere?" sbotta.

"Ecco, questo sì che sei davvero tu." Indico.

Fa un passo verso di me.

Alzo un sopracciglio, "Se questo è un modo per cercare di spaventarmi... hai fallito. E anche terribilmente." Sorridendo sarcasticamente.

Joseph fa un passo avanti e si ferma accanto a Monika.

Alzo il mento e resto a guardare.

Il mio cuore batte sempre più velocemente.

Ho paura di lui? No.

"La loro principessa perduta da tempo" di lilliej1001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora