DUE

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Punto di vista di Olivia.

Entro nella stazione con l'agente e la donna anziana.

Ovviamente ti dimentichi del suo nome Liv.

Oops?

Mi portano dove fanno il test del DNA e fanno quello che devono

"Ok, quindi dobbiamo aspettare circa 5 ore per avere i risultati. Ma per ora c'è qualcosa che ti serve da casa tua?" chiede la donna anziana.

Ho davvero bisogno di ricordare il suo nome.

"Ehm sì, ci sono alcune cose di cui ho bisogno se possibile?" rispondo educatamente.

Non che abbia molti vestiti da mettere in valigia, perché se lo facessi Monika e il suo stronzo del socio si chiederebbero dove ho preso i soldi e finirebbero per prenderne un po'.

"Okay, non preoccuparti, chiederò all'agente Anderson di accompagnarti lì perché in ogni caso avrai bisogno della tua roba, caro."

Si avvicina all'agente e dice che ho bisogno di un passaggio a casa. Dopo qualche minuto si avvicinano, "Ti accompagno lì se vuoi." L'agente Anderson dice con calma.

"Sì, va bene, va bene." Rispondo.

Mi accompagna fuori dall'edificio, in macchina e in 5 minuti arriviamo a casa.

"Non ci vorrà molto, te lo prometto."

per favore non entrare per favore non entrare-

"Hai bisogno che venga con te?"

Dannazione.

"No, starò bene." Esco di corsa e apro la porta senza voltarmi indietro.

Entro in casa senza sapere cosa aspettarmi, ha ripulito prima di uscire? La polizia verrà a sapere della droga? Sapranno del problema con l'alcol? Diavolo, sapranno di lui?

Stai zitta Olivia, certo che no.

Spero proprio di no.

Entro in camera da letto, prendo la mia borsa da viaggio e inizio a fare i bagagli.

Tiro fuori tutta la mia biancheria intima e i calzini e li metto dentro insieme ad alcune tute e pantaloni da jogging insieme ai miei maglioni e alle maglie a maniche lunghe. Non ho molte cose a maniche corte perché devo sempre nascondere i miei lividi e tatuaggi.

Sì, ho dei tatuaggi.

Monika e Joseph lo sapevano?

Ovviamente no.

Entro in bagno, prendo lo spazzolino da denti e il detergente per il viso e torno in camera da letto prendendo la mia scorta di contanti.

Oh, questa faceva rima.

Non è il momento.

Sollevai con cautela una valigia dal pavimento, senza sapere se la polizia se n'era accorta, afferrai i miei coltelli da lancio e la mia pistola.

Grazie al Signore sono ancora qui.

Tiro fuori i miei vestiti dalla borsa e li nascondo lì.

Scendo le scale, mi rimetto le scarpe ed esco di casa senza voltarmi indietro.

Almeno non dovrò tornare qui, questo è sempre una cosa positiva.

Sospiro aprendo la portiera della macchina.

"È stato veloce, sei sicuro di aver preso tutto ciò di cui avevi bisogno?" chiede l'agente Anderson.

Mi limito ad annuire e a sorridere educatamente.

"La loro principessa perduta da tempo" di lilliej1001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora