Punto di vista di Olivia.
Mi sveglio con il suono orribile della sveglia.
Ci vuole tutta la mia forza per non premere il tasto snooze e tornare a letto.
Tuttavia non lo faccio.
Lo spengo, esco dal letto e mi alzo. So che se mi sedessi sul letto, mi sdraierei di nuovo e mi riaddormenterei.
Non sono una persona mattiniera.
A questo punto vorrei esserlo, così sarebbe un milione di volte più facile svegliarsi per andare a scuola.
Entro nel mio bagno e mi spruzzo dell'acqua fredda sul viso per svegliarmi. Fatto questo, mi lavo la faccia, la idrato e mi lavo i denti.
Una volta finito, indosso la mia uniforme.
Mi guardo allo specchio e sospiro.
"Per favore, sii una buona giornata", sussurro tra me e me.
Affero il mio zaino e controllo due volte che ci sia tutto l'occorrente per oggi.
Poi scendo le scale ed entro in cucina.
Appoggio la borsa accanto alla sedia e mi verso un bicchiere di succo di mela.
Mi giro e lancio un urlo acuto.
"Gesù fffffffff." Mi trattengo dall'imprecare quando vedo Lorenzo in piedi davanti a me che mi lancia un'occhiata furibonda.
"Non volevo spaventarti."
"Forse no, ma l'hai fatto." Riprendo fiato.
Lui canticchia: "Giusto perché tu lo sappia, stai ripulendo il tuo pasticcio".
Lo guardo confusa e capisco cosa intendeva mentre ero immersa nel succo di mela.
Mi lamento: "Avresti potuto avvertirmi PRIMA che ci entrassi".
Lui ride e dice: "È colpa tua" e esce dalla stanza.
"In realtà è colpa tua per avermi spaventato!" urlo in modo che possa sentirmi dall'altra stanza.
Mi tolgo i calzini ormai bagnati e pulisco il succo sul pavimento.
Una volta terminato, tutti i miei fratelli entrano in cucina e alleggeriscono l'atmosfera con i loro corpi mezzi addormentati.
Le cameriere portano la colazione e Matteo naturalmente torna alla sua solita allegria.
Scuoto la testa, mi dirigo verso il tavolo e mi siedo.
Metto un pancake sul piatto, prendo la ciotola con le fragole e ne metto un po' anche lì.
Poi aggiungo anche delle banane.
"Non ci metti il cioccolato? Questa è la parte migliore." Matteo mi fissa confuso.
Lo fisso mentre prendo la salsa al cioccolato e ne verso un po' sopra.
"Brava ragazza." Ride guardandomi versare la salsa al cioccolato.
Rido piano e comincio a mangiare il mio pancake.
A metà della colazione, un Greyson mezzo addormentato entra dalla porta.
Si lascia cadere sul sedile e riempie il piatto di cibo.
Io essendo me stesso torno a mangiare il mio cibo. Antonio però dice: "Stai bene?"
Greyson alza lo sguardo e resta a bocca aperta.
Scuote la testa e comincia a mangiare.
Antonio aggrotta le sopracciglia e lo fissa per un momento.
Fa per parlare, ma Greyson alza la mano per indicare di non fare domande.
STAI LEGGENDO
"La loro principessa perduta da tempo" di lilliej1001
RandomOlivia è stata portata via dalla sua famiglia all'età di 2 anni dai rivali della sua famiglia. Non ricorda nulla di ciò che è accaduto prima di allora, l'unica cosa che riesce a ricordare è di aver vissuto con la "madre" e il patrigno. Dopo la sua s...