TRENTAQUATTRO

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Punto di vista di Olivia.

Mi sveglio con il suono orribile della sveglia.

Ci vuole tutta la mia forza per non premere il tasto snooze e tornare a letto.

Tuttavia non lo faccio.

Lo spengo, esco dal letto e mi alzo. So che se mi sedessi sul letto, mi sdraierei di nuovo e mi riaddormenterei.

Non sono una persona mattiniera.

A questo punto vorrei esserlo, così sarebbe un milione di volte più facile svegliarsi per andare a scuola.

Entro nel mio bagno e mi spruzzo dell'acqua fredda sul viso per svegliarmi. Fatto questo, mi lavo la faccia, la idrato e mi lavo i denti.

Una volta finito, indosso la mia uniforme.

Mi guardo allo specchio e sospiro.

"Per favore, sii una buona giornata", sussurro tra me e me.

Affero il mio zaino e controllo due volte che ci sia tutto l'occorrente per oggi.

Poi scendo le scale ed entro in cucina.

Appoggio la borsa accanto alla sedia e mi verso un bicchiere di succo di mela.

Mi giro e lancio un urlo acuto.

"Gesù fffffffff." Mi trattengo dall'imprecare quando vedo Lorenzo in piedi davanti a me che mi lancia un'occhiata furibonda.

"Non volevo spaventarti."

"Forse no, ma l'hai fatto." Riprendo fiato.

Lui canticchia: "Giusto perché tu lo sappia, stai ripulendo il tuo pasticcio".

Lo guardo confusa e capisco cosa intendeva mentre ero immersa nel succo di mela.

Mi lamento: "Avresti potuto avvertirmi PRIMA che ci entrassi".

Lui ride e dice: "È colpa tua" e esce dalla stanza.

"In realtà è colpa tua per avermi spaventato!" urlo in modo che possa sentirmi dall'altra stanza.

Mi tolgo i calzini ormai bagnati e pulisco il succo sul pavimento.

Una volta terminato, tutti i miei fratelli entrano in cucina e alleggeriscono l'atmosfera con i loro corpi mezzi addormentati.

Le cameriere portano la colazione e Matteo naturalmente torna alla sua solita allegria.

Scuoto la testa, mi dirigo verso il tavolo e mi siedo.

Metto un pancake sul piatto, prendo la ciotola con le fragole e ne metto un po' anche lì.

Poi aggiungo anche delle banane.

"Non ci metti il ​​cioccolato? Questa è la parte migliore." Matteo mi fissa confuso.

Lo fisso mentre prendo la salsa al cioccolato e ne verso un po' sopra.

"Brava ragazza." Ride guardandomi versare la salsa al cioccolato.

Rido piano e comincio a mangiare il mio pancake.

A metà della colazione, un Greyson mezzo addormentato entra dalla porta.

Si lascia cadere sul sedile e riempie il piatto di cibo.

Io essendo me stesso torno a mangiare il mio cibo. Antonio però dice: "Stai bene?"

Greyson alza lo sguardo e resta a bocca aperta.

Scuote la testa e comincia a mangiare.

Antonio aggrotta le sopracciglia e lo fissa per un momento.

Fa per parlare, ma Greyson alza la mano per indicare di non fare domande.

"La loro principessa perduta da tempo" di lilliej1001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora