Il punto di vista di Glyson.
Mi sveglio e controllo la sveglia: sono le 06:03 del mattino.
Mi lamento e rotolo fuori dal letto, facendo una doccia. L'unica ragione per cui lo faccio è perché so che non riuscirò a riaddormentarmi. Non riesco mai a dormire bene da sola. Ci riesco solo quando sono con Liv.
A proposito... si è comportata in modo diverso. Distante.
Non so cosa provo per lei, ma qualunque cosa sia non mi piace. Non l'ho mai provato prima.
Essendo cresciuto nella mafia, si sa che non puoi mai mostrare alcun tipo di sentimento per una donna. Questo per due motivi:
-Ti fa uccidere.
-Li fa uccidere.
Entrambi perché sono la tua debolezza. Non posso permettere che ciò accada. Non lo permetterò.
Scaccio i pensieri dalla testa e scendo in palestra per iniziare a fare boxe.
Sembrano passati solo pochi minuti, ma prima che me ne renda conto, Antonio entra chiaramente per fare la stessa cosa che sto facendo io.
"Cosa fai sveglio?" chiede mentre si fascia le mani.
"Non lo faccio da un po', volevo riprendere la mia routine." Scrollo le spalle.
"Da quanto tempo sei qui?"
Scrollo le spalle: "Ho perso la cognizione del tempo".
Lui canticchia: "Spar?"
Sorrido: "Lo sai, fratello".
Saliamo sul ring e ci alleniamo come ai vecchi tempi, saltellando sui piedi in attesa del primo pugno.
Faccio finta di sferrare un jab, facendolo schivare, ma colgo l'occasione e lo colpisco con un gancio sinistro.
Lui barcolla all'indietro, ma riacquista l'equilibrio e mi colpisce all'orecchio.
Sento una sensazione di ronzio ma scelgo di ignorarla. Continuo a tirare pugni per quello che sembra un'eternità.
Prima che me ne renda conto sono a terra con Antonio a cavalcioni su di me che mi prende a pugni.
Muovo le gambe intorno alle sue, lanciandolo in avanti lontano da me. Lui si blocca per lo shock, dandomi il vantaggio di scambiare le nostre posizioni, così ora sono sopra di lui.
"Stiamo interrompendo qualcosa qui? Sembra intimo." Una voce ci spezza.
Mi alzo e vedo che la voce proviene da Sasha.
"Sto solo facendo sparring", dico con noncuranza.
Noto che Liv è in piedi accanto a lei e fissa il pavimento, immersa nei suoi pensieri. Qualcosa che ho notato, tende a farlo di frequente.
"Matteo ci ha detto di venire a prendervi mentre andiamo a fare la spesa. Combattiamo e decidiamo chi di voi due verrà." Sasha sorride.
"Naso va." Antonio esce di corsa toccandosi il naso, "Mi dispiace fratello, sei tu. Divertiti." Sorride e mi dà una pacca sulla spalla.
Scuoto la testa e gemo: "Questo è un suicidio".
"Ti piacerà. Sasha qui è una shopper professionista." Sorride segnalando alla sua migliore amica.
"Mangia, mi preparo e poi possiamo andare." Annuisco mentre esco dalla stanza.
Faccio un'altra doccia e mi cambio, prendo la mia carta di credito e il mio telefono e torno di sotto.
Sento delle chiacchiere provenire dalla cucina, quindi vado lì.
Sasha, Matteo, Marcello, Leo e Alessandro si sono seduti al tavolo per fare colazione. Liv è in piedi al bancone e sta impiattando dei waffle.
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"La loro principessa perduta da tempo" di lilliej1001
RandomOlivia è stata portata via dalla sua famiglia all'età di 2 anni dai rivali della sua famiglia. Non ricorda nulla di ciò che è accaduto prima di allora, l'unica cosa che riesce a ricordare è di aver vissuto con la "madre" e il patrigno. Dopo la sua s...