UNDICI

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Punto di vista di Olivia.

Perché mi sento in imbarazzo? È solo mio fratello.

"Ehm grazie?" Non ho idea di cosa dire, non ho mai suonato e cantato davanti a nessuno prima

"Dico sul serio, hai una voce meravigliosa, non ho mai sentito quella canzone prima, di chi è?" chiede Lorenzo.

"Ehm, è mia. L'ho scritta quando avevo 13 anni." Dico distogliendo lo sguardo.

Perché sono timida? Non sono mai timida.

"13? Wow, è impressionante Via." Quel soprannome mi fa sorridere.

"Pensavo che tutti dormissero, cosa ci fai sveglio?" Cosa starà facendo seriamente alle 2 meno un quarto del mattino?

"Potrei chiederti la stessa cosa, Engel." Mi ha semplicemente chiamato Angel.

Cosa hanno in comune questo tizio e i suoi soprannomi?

"Te l'ho chiesto per primo." Sorrido.

Sospira e dice: "Stavo lavorando, ora rispondi alla mia domanda, cosa stai facendo in piedi?" Lavoro. Davvero. Ha bisogno di prendersi una pausa.

Ora tocca a me sospirare, "Bene. Ho fatto un incubo e quando ne ho uno non riesco mai a dormire, quindi sono entrata qui." Esco di corsa.

"Vuoi parlarne?" Lo voglio?

"Non adesso, no." Non mi piace mai parlare dei miei incubi subito dopo averne fatto uno.

"Okay, non preoccuparti, ma puoi raccontarmelo, lo sai." Il suo tono era dolce.

Annuisco alle sue parole, "Comunque dovresti davvero prenderti una pausa da tutto questo lavoro. Capisco che sei la più grande, ma dovresti comunque avere del tempo per te stessa, fare qualcosa che ti piace per una volta e concentrarti sul lavoro un'altra volta." Sono stata in quella posizione e non è bene lavorare troppo.

Mi guarda e mi fissa come se stesse riflettendo su ciò che ho appena detto. "Hm, hai ragione." Annuisce con la testa.

Ho sempre ragione.

"Lo so, lo sono." Sorrido.

"Dai, dovresti andare a letto." Si ferma davanti a me mentre parla.

"Dovresti farlo anche tu, Lorenzo." Dico alzandomi.

"Ok, dovremmo andare a letto." Enfatizzando il "noi"

"Vado in camera mia, ma sappi che non riuscirò a dormire." Incrocio le braccia sul petto.

Ahi! Le mie costole.

Devo aver fatto una smorfia quando Lorenzo mi guarda preoccupato: "Cosa ti prende? Che cosa hai con quella faccia?"

"Cosa intendi con la mia faccia?" Facendo finta di non averne idea.

"Hai incrociato le braccia e hai fatto una smorfia." Non abbandonerò questa conversazione.

"Non sapevo di aver fatto una faccia così." Faccio ancora finta di non averne idea.

"Tu... non preoccuparti, non me lo dirai comunque."

Certo che no.

Restiamo lì in silenzio per un momento finché non parla di nuovo. "Vuoi dormire con me?"

Alzo lo sguardo verso di lui. Perché diavolo mi sta chiedendo questo? Io-

Mi riscosso dai miei pensieri quando lui all'improvviso sbotta: "NON è così. Gesù Olivia, cosa pensavi che volessi dire? Quello che stavo dicendo è vuoi dormire nella mia stanza? Lo facevi sempre quando avevi un incubo quando eri piccola".

"La loro principessa perduta da tempo" di lilliej1001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora