VENTI

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Punto di vista di Olivia.

03:20.

Non male.

Anche se devo intrufolarmi di nuovo nella mia stanza. Non dovrebbe essere troppo difficile?

Scavalco il cancello, corro sul retro della casa e mi arrampico fino alla finestra.

Una volta lì, la apro e mi faccio strada dentro.

Ma il laccio della mia scarpa rimane impigliato nella finestra e io cado.

Merda. Spero che nessuno mi abbia sentito.

Chiudo velocemente la finestra e mi dirigo verso l'armadio, prendo il primo paio di vestiti che vedo e corro in bagno.

Chiudo la porta a chiave e mi spoglio. Mentre mi tolgo la maglietta, noto i brutti lividi sulle costole. Che chiaramente non sono guariti.

Che schifo.

Mi infilo il pigiama, ma mi fermo quando sento la voce di Lorenzo da fuori la porta.

"Olivia? Stai bene?" chiede preoccupato.

"Ehm sì, sto bene."

Deve avermi sentito cadere.

"Sei sicuro? Ho sentito dei colpi." Chiaramente non sta lasciando cadere questo, vero?

"Sì, sono inciampato mentre andavo in bagno, tutto qui!"

Devo imparare a stare più zitto.

"Se lo dici tu."

Per favore, vattene adesso Per favore, vattene...

Apro la porta e vedo Lorenzo seduto ai piedi del letto che mi fissa.

Ugh, perché non se n'è andato?

Alzo un sopracciglio.

Ne solleva uno.

Incrocio le braccia appoggiandomi al muro.

Incrocia le braccia.

Cos'è questa copia di Simon dice Olivia?

Stai zitto.

"Sì?" chiedo perché ho solo voglia di dormire e non ho voglia di fare conversazione.

Strizza gli occhi, immerso nei suoi pensieri, poi dice: "Cosa fai sveglio?"

È davvero questo che voleva chiedermi? Sbuffo: "Cosa, ho un orario per andare a letto o qualcosa del genere?"

"lo hai."

Scusa? Da quando?

"Mi dispiace dirtelo, ma non sono un bambino. Posso andare a dormire quando voglio." Scuoto la testa e mi infilo sotto le coperte.

Ha sospirato, "Sei ancora un bambino per me."(Sei ancora un bambino per me.)

Lui mi vede ancora come una bambina...

Parlo fluentemente l'italiano, quindi ho capito cosa ha detto. Non c'è bisogno che lui lo sappia. O chiunque altro, per questo.

Rimango lì seduta a fissarlo, senza sapere bene cosa dire.

Poi Lorenzo si alza e si avvicina a me, mi afferra il viso e io indietreggio senza sapere cosa avrebbe fatto.

Immediatamente sembra preoccupato e ferito? Fa un passo indietro. "Hai paura di me?"

I miei occhi si spalancano alla sua domanda: "C-Cosa? No!"

"Allora perché hai sussultato? Dovresti sapere che non metterei mai le mani su di te."

"La loro principessa perduta da tempo" di lilliej1001Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora