Epilogo

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Perdere qualcuno che ami infondo è come perdere se stessi.

Nathan's Pov.

Abbiamo appena finito il funerale di Alison, siamo qui a casa tutti in salotto:

«Jane piccola, perché tu Judit non andate un po' a riposare?»

«Tu non vieni?»

«Vorrei piccola ma ho degli affari in sospeso che devo concludere. Non ci metterò moltissimo te lo prometto.»

«Va bene.»

Jane si alza dal divano e subito Judit l'affianca e salgono le scale insieme.

I ragazzi si girano e mi guardano in maniera interrogativa, ma prima che possano parlare scuoto energicamente la testa e indico il mio ufficio, dopo di che mi ricordo dove ho indicato e i miei amici fanno altrettanto.

Appena entriamo tutti e tre nel mio ufficio chiudo la porta dietro di noi a chiave:

«Ragazzi, è ora della vendetta.»

«Ne sei sicuro Nathan?»

«Mai stato più sicuro Alexander.»

«Noi siamo con te fratello qualsiasi cosa serva!»

«Voglio fare in maniera tale che Antonio Russo e la sua Gang paghino per quello che hanno fatto non solo ad Alison, ma anche a tutti noi. Siete con me?»

«Sì!»

«Bene più tardi ci accorderemo sul da farsi, per ora concentriamoci sulle ragazze.»

«Io vado in ufficio per studiare un possibile piano.»

«Va bene Alexander, ma cerca anche tu di riposare.»

Apro la porta senza aspettare la risposta del mio amico, salgo le scale per entrare nella mia camera, quello che vedono i miei occhi è una visione celestiale, la mia piccola è sul letto che parla in maniera animata con Judit, ha in mano una bottiglia di birra e sta ridendo come non mai con la sua amica:

"Mi piace vederla ridere in maniera felice, dovrebbe farlo un po' più spesso!"

Non appena si accorgono della mia presenza Judit si alza in piedi, mi fa un sorriso abbastanza timido:

«Credo che andrò a cercare James, finiamo dopo di parlare amica.»

E senza attendere la risposta dalla mia bellissima dea esce dalla nostra stanza:

«Che fai li impalato? Vieni qui e siediti con me sul letto... Oppure potresti toglierti i vestiti già che ci sei, anche perché ho una gran voglia di farlo con te!»

Quello che dice mi fa nascere un sorriso spontaneo:

«Sei ubriaca amore?»

«No amore, solo leggermente brilla, ma nulla di irreparabile e comunque sono ancora in me, da capire chi mi scoperà tra poco amore!»

Questa sua risposta mi lascia a dir poco senza parole e senza fiato, quasi mai è stata schietta in questa maniera con me, la cosa devo dire che mi sta intrigando parecchio devo dire.

Mi avvicino lentamente, spogliandomi in maniera altrettanto lenta, cosa che fa nascere un lamento da parte della mia piccola:

«Amore, non potresti spogliarti più velocemente?»

«Perché non mi spogli tu?»

Non l'avessi mai detto, perché si alza immediatamente, si avvicina e mi inizia a spogliare velocemente, tanto che invece che sbottonarmi i bottoni della mia camicia la strappa facendo volare i miei bottoni per tutta la stanza:

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