Capitolo 37 Passione

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La passione per gli esseri umani può essere inebriante.

Nathan's Pov.

Non ci posso credere, quando prima mi hanno chiamato, stentavo a crederci, sono salito di corsa sulla mia M4 e sono corso a casa, appena entro la prima cosa che noto è la Mustang bianca parcheggiata nel cortile di casa:

"Allora non stavo sognando! No, è tornata."

E con questo pensiero mi precipito dentro casa, la prima cosa che noto appena entro è il suo profumo che non sentivo da un po' in questa casa, chiudo la porta di casa un po' troppo forte infatti ho otto paia di occhi puntati su di me:

«Amico, hai fatto presto.»
«Non avevo nulla da fare oggi in ufficio.»
«Mh, ok.»

Noto che mi sta fissando, devo dire che ne sono particolarmente compiaciuto, anche se non riesco a capire che cosa sta provando in questo momento:

«Jane.»
«Nathan.»

Mi avvicino lentamente a lei, non distoglie lo sguardo da me nemmeno per un istante, devo dire che sembra diversa, il modo in cui mi ha salutato mi è sembrato freddo e distaccato, ma non mi perdo d'animo, so che la posso riconquistare, non so quanto ci vorrà ma so che presto sarà di nuovo mia, è diventata ancora più bella di come era prima, e io non posso fare altro che fissarla come un coglione il quale sono:

«Come stai?»
«Normale.»
«Qualcuno mi può dire come è stato possibile che Alison sia stata rapita?»
«Hanno tramortito Victor.»
«Mhh...»

Jane's Pov.

È arrivato, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, devo dire che è parecchio dimagrito, ha lo sguardo spento e spesse occhiaie, ho chiesto di Alison per evitare che mi faccia altre domande:

«Possiamo parlare da soli?»
«Non credo che sia il caso.»
«Io direi che dobbiamo, non credi?»

Noto con enorme dispiacere che la mia amica e i suoi amici si sono dileguati in silenzio, quindi ora siamo in salotto da soli:

«Eh va bene.»
«Seguimi.»

Mi porta verso il suo studio, cammina davanti a me, ho una bella visuale del suo fondoschiena racchiuso in un paio di jeans:

"Che bella visione... Sembri una pervertita! Ci sono andata a letto con lui. Lo so, sono la tua coscienza ti ricordo."

Noto solo ora che è entrato nello suo studio, si gira velocemente verso di me, spero con tutta me stessa che non mi abbia beccato guardargli il fondoschiena:

«Qui possiamo parlare con tranquillità.»
«Ok.»

Nathan's Pov.

"L'ho beccata, mi stava fissando il culo alla grande! Abbiamo ancora una possibilità con lei!"

Cerco di fare finta di nulla, anche se penso che sia impossibile, mi sta nascendo un sorriso, uno di quelli veri, che non avevo da due mesi:

«Qui possiamo parlare con tranquillità.»
«Ok.»

Mi risponde in maniera fredda, devo dire che questo suo nuovo modo di comportarsi mi sta mettendo in difficoltà davvero tanto:

«Di cosa volevi parlare?»
«Volevo sapere perché te ne fossi andata così, senza nemmeno che tu mi abbia dato il modo di spiegarmi, di starti vicino è...»

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