Capitolo 48 La gara di Logan

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Quando si è circondati da persone che si amano,

per un breve momento si dimenticano le cose brutte.

Jane's Pov.

Siamo arrivati alla corsa, in lontananza vedo il mio migliore amico, non appena mi vede scendere dalla mia auto mi si avvicina velocemente:

«Amica, non ti aspettavo oggi!»

«Nemmeno io pensavo di venire...»

Non appena finisco di parlare vedo che Nate parcheggia e scende dalla macchina con mio fratello Logan, il mio amica si gira e mi guarda in maniera interrogativa:

«Amica, chi è quel ragazzo?»

«Mio fratello Logan.»

«Cazzo, quanto è cresciuto!»

«Non me lo dire, sai che corre anche lui a San Francisco?»

«CHE COSA?»

«Già... Hai avuto la mia stessa reazione.»

Non appena dico questo si mette a ridere come un matto, lo guardo con un sopracciglio alzato:

«Ti faccio ridere?»

«No, ma siete uguali!»

«Lo penso anche io!»

Interviene il mio bellissimo ragazzo dagli occhi grigi:

«Come siete simpatici, davvero!»

E ridono entrambi, ma veniamo interrotti dall'arrivo di Adam:

«Amico, stasera contro chi corro?»

Il mio amico si gira verso di me e mi fa l'occhiolino:

«Contro di lei, ti andrebbe bene?»

«No grazie. Vorrei vincere stavolta!»

Ci mettiamo a ridere tutti ma mio fratello interviene:

«Hai paura di una donna amico?»

«No ma Lilit, fa paura a molti!»

«Oh, lo so bene credimi!»

Mi volto e incenerisco con lo sguardo mio fratello, Adam se ne accorge:

«La conosci?»

«Più di quanto ti immagini!»

«Impossibile la conosce solo così bene Nathan»

«Impossibile, sono suo fratello, direi che la conosco molto bene, no?»

Io trattengo il respiro per paura che qualcuno possa prendersela con lui, quel qualcuno è Adam, ma inaspettatamente si avvicina e con fare amichevole li mette una mano sulla spalla e con uno sguardo dispiaciuto dice:

«Mi dispiace per te amico!»

Dopo questa battuta tutti ridono come dei matti, mentre io non faccio altro che essere indignata:

«Allora corriamo?»

«Preferisco correre contro di lui, che contro di te!»

«Ci sto!»

«E con quale macchina corri? Perché di certo non guidi la mia macchina!»

«La mia piccola.»

Mi giro verso il mio magnifico ragazzo e lo guardo talmente male che se potessi ucciderlo in questo momento sarebbe morto, mi fa un sorriso mozzafiato, quel sorriso che riserva solamente a me e io come una scema, mi sciolgo prontamente:

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