Capitolo 27 Dolce sorpresa

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Leggete lo spazio alla fine del capitolo

Quando si trova la persona giusta, allora sì che il mondo

comincia a girare per il verso giusto

Jane's Pov.

Sono ancora tra le braccia di Nathan quando vedo che è diventato tutto buio fuori, peccato che mi sono svegliata con una fame tremenda, cerco di uscire dalla sua stretta ma più cerco di scappare più Nathan mi stringe a sé come se avesse paura che io scappassi da un momento all'altro, cosa che secondo me è impossibile perché avendo fatto l'amore sì ho detto bene l'amore oggi pomeriggio è impossibile che io mi allontani da lui, per me oggi è stata una svolta epocale nella mia vita, mi sono donata a lui non perché ne avevo voglia ma perché sono fermamente convinta che io mi sia innamorata di lui e vista da fuori qualcuno potrebbe ricoverarmi in psichiatria, fatto sta che io mi sia innamorata di Nathan Drake capo della gang dei Dark.

L'unica cosa che mi resta da fare purtroppo è svegliarlo, perché ho una fame tremenda e non posso più ritardare a dirla tutta mi sto meravigliando come lui possa andare avanti a dormire, non so che ora siano ma non abbiamo mangiato a pranzo e spero che non sia troppo tardi per mangiare la cena, così mi giro e gli sussurro:

«Nathan, non so che ore sono ma io ho fame, svegliati per piacere!»

Lui emette un ringhio e mi attira ancora più a se, così presa da un enorme coraggio ribalto la situazione e gli salgo a cavalcioni della sua vita, inizio a baciargli la fronte scendendo sempre di più sulle sue labbra, li lascio un bacio a stampo dolcissimo e gli dico nuovamente:

«Nathan, svegliati ho fame per favore!»

Nello stesso istante che glielo dico vedo aprire i suoi bellissimi occhi e con un sorriso sornione che fa capolino sulle sue bellissime labbra, dirmi:

«Buonasera, piccola!»
«Buonasera, scendiamo a mangiare per favore?»
«Va bene ma dopo torniamo qui...»

Così ci alziamo dal letto e pigramente ci dirigiamo verso la porta, solo che lui mi abbraccia da dietro e mi dà un bacio sul collo e mi dice:

«Dopo dobbiamo parlare noi due...»
«Sì credo che sia il caso...»

Mi giro e gli do un bacio rapido sulle labbra, lui apre la porta e scendiamo a mangiare, quando siamo giù non vediamo anima viva, guardo l'orario e l'orologio indica le ventuno di sera, cavoli è normale che non c'è nessuno staranno tutti riposando, così mi giro verso Nathan e gli dico:

«Panini?»
«Sì mi va benissimo questa idea!»

Sto preparando un panino per lui, quando sento nuovamente le sue mani sui miei fianchi e il suo petto a contatto con la mia schiena, mi dice:

«Dobbiamo parlare di quello che è successo oggi pomeriggio...»
«Lo so, io in realtà vorrei chiederti che cosa siamo io e te...»
«Tu cosa vorresti essere piccola?»
«Latuaragazza.»
«Cosa, non ho capito bene parla scandendo le parole.»

Così rossa appoggio il coltello e mi giro dandogli tutte le attenzioni che merita per quello che sto per dirgli, devo dire che sento che sto arrossendo sotto il suo sguardo abbastanza curioso, non per vergogna per quello che è successo oggi pomeriggio in camera sua, ma per quello che sto per dirgli e gli dico:

«Vorrei essere la tua ragazza.»

Resta in silenzio con uno sguardo perso nel vuoto, come se stesse combattendo una battaglia dentro di sé.

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