Capitolo 32 Ritorno alla quasi normalità

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Copertina realizzata da Hope_88_

Normalità, parola che usano spesso tutti,

ma quando l'abbiamo a disposizione

certe persone cercano il brivido dell'avventura solo per sentirsi vivi,

perché la normalità certe volte è sinonimo di monotonia.

Nathan's Pov.

Sono uscito parecchio in fretta dal bagno, non perché avessi paura della sua reazione, ma perché non voglio affrettare le cose con lei ancora in quello stato, ho paura che possa risultare troppo affrettata come cosa anche solo baciarla appassionatamente:

"Magari può pensare che tu non la voglia?
Impossibile la vorrei ogni secondo di ogni giorno... Ma lei non lo sa... Giusto dovrei dirglielo? Direi di sì!"

Finisco di cambiare il letto e mi dirigo in bagno, la vedo davanti allo specchio che si sta fissando il suo corpo con uno sguardo perso e oserei dire malinconico, così mi avvicino con molta calma:

«Piccola...»
«Dimmi...
«Sappi che non è che non ti voglia, ho solo paura di metterti addosso altro stress!»
«Non è che non abbia addosso lo stress, ma se ti allontani da me mi fai preoccupare!»
«Non volevo farti preoccupare, non era proprio la mia intenzione!»
«Va bene, allora avvicinati!»

Detto questo mi avvicino velocemente e faccio passare le mi mani sui suoi fianchi e le do un bacio sul collo, successivamente le passo un asciugamano e la trascino davanti allo specchio della specchiera del bagno per asciugarle i capelli, lei dopo si gira e mi guarda con quegli occhi grandi ma un po' spenti:

«Che succede piccola?»
«Prendimi per favore, fammi tua fammi dimenticare il dolore!»
«No, sei irritata sotto...»
«Ma ti prego, non mi fa male.»
«Ma te ne farà se lo facciamo sei irritata, sarebbe peggio se lo faremmo!»

Mette il muso e io la prendo in braccio, lei si sistema meglio allacciando le braccia dietro al mio collo, per come si è messa in braccio devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non prenderla in seduta stante.

Jane's Pov.

Sono leggermente triste, so che ha ragione, il suo ragionamento è giusto ma c'è una piccola parte di me che ci è rimasta male, so che è una cosa irrazionale però ho una voglia matta per lui:

"Mhh, vorrei che mi prendesse nonostante sono irritata sotto! Ma non ha tutti i torti... Lo so. So che lo sai sono te!"

Mi ha preso in braccio e io mi sono messa a koala mettendo le braccia dietro al suo collo e le mie gambe attorno alla sua vita, vedo che ha cambiato sguardo, sembra diventato un predatore, ha uno sguardo talmente lussurioso che mi ricorda quando abbiamo fatto l'amore e la mia intimità ha un fremito per il suo sguardo e ho i brividi dappertutto, sfortunatamente mi lascia sul letto si allontana un attimo passa le mani per i suoi capelli, chiude gli occhi e fa un grosso respiro:

«Mi farai uscire matto, devo controllarmi per il momento, ma non appena sei guarita e andiamo dalle ginecologa...»

Mi guarda ancora con gli occhi lussuriosi lasciandomi intendere che cosa mi succederà una volta che sarò guarita, mi sento molto accaldata in questo momento come se fossi all'interno di un fuoco, si riavvicina e si mette da parte a me seduto sul letto:

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