Capitolo 33 Dalla Psicologa

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Il dolore necessita di essere sentito.

Hazel Grace Lancaster- Colpa delle stelle.

Nathan's Pov.

Eravamo fuori dallo studio della psicologa della mia piccola e devo dire che Jane aveva un'aria a dir poco ansiosa se non nervosa, continuava a muovere su e giù la gamba ad un certo punto esce una donna abbastanza giovane:

«Signorina Smith?»
«Sì?»
«Si accomodi pure!»

Si gira verso di me e mi guarda con una faccia impaurita:

«Vai piccola, ti aspetto qui, non credo che mi faccia entrare...»

Subito dopo mi guarda rassegnata ed entra dalla psicologa, dopo qualche minuto che è dentro ricevo una chiamata da Alexander:

«Amico, quanto manca lì?»
«Non so dirti perché?»
«Dobbiamo parlare del piano...»
«Capito appena ha finito, arriviamo a casa.»
«Lei lo sa?»
«No, non lo deve sapere chiaro?»
«Va bene amico come vuoi.»

Chiudo la chiamata e aspetto con pazienza che Jane finisca il colloquio.

Jane's Pov.

Appena sono entrata sono diventata ancora più nervosa rispetto a prima:

«Accomodati pure non essere nervosa, sono qui per aiutarti!»

Le faccio un sorriso tirato e mi accomodo alla sedia:

«Sinceramente, non so da dove dovrei iniziare...»
«Da dove vuoi tu, quello che mi dirai non uscirà da questa stanza è coperto dal segreto professionale.»
«Tutto quanto quello che le dico?»
«Dammi pure del tu, sì.»
«Okay, beh parto con il dire che vorrei studiare medicina, anche dopo quello che mi è successo, solo che sulla mia strada per diventare una dottoressa è arrivato anche Nathan.»
«Chi è lui per te?»
«Il mio ragazzo.»
«Mh, come è iniziata la vostra storia?»
«Nella maniera più diversa da come è adesso...»
«Cioè?»
«Beh l'ho incontrato in discoteca la prima volta, per sbaglio gli ho rovesciato un drink addosso, subito dopo non mi ha più lasciata in pace, non so dirle il motivo, ma è stato talmente perseverante che non mi ha lasciata più andare!»
«Capisco e cosa ti ha portato qui da me?»
«Ieri sono stata rapita da dei suoi nemici...»
«Si sono al corrente di chi sia il signor Drake.
«Se la sono presa con me perché sono diventata la sua ragazza.»
«Lasciami dire una cosa Jane, nel mondo del signor Drake non ci sono cose giuste o sbagliate, non c'è solo il bianco o solo il nero, ci sono colori mischiati, e tu ti sei trovata in una cosa parecchio più grande di te!
«Lo so lo avevo già capito da tanto tempo, non sono una di quelle ragazze facili, sì sarò anche timida ma non sono ingenua.»
«Mai detto questo!»
«Solo che vorrei avere un po' di pace per riuscire al meglio a costruire la relazione con Nate.»
«Non avrai mia pace con il suo lavoro, è meglio se te lo dico io queste cose e anche in anticipo senza farti sperare in qualcosa di impossibile!»
«LO SO, NON CREDI CHE LO SAPPIA? SONO STATA QUASI STUPRATA PER QUELLO CHE FA'!»
«Ecco il nocciolo della questione per il quale sei arrivata qui da me!»
«Ho una paura fottuta di uscire di casa da sola, ecco cosa.»
«Non devi, sì è normale adesso per quello che hai passato, ma non devi avere paura, non se la prenderanno sempre con te.»
«Tu dici?»
«Sì.»
«Ma sono la ragazza del boss della gang dei Dark, secondo te mi lasceranno in pace?»
«Non saprei dirti quanti nemici abbia il signor Drake, ma spero per te e per il nostro percorso che faremo che sia così.»
«Parole molto incoraggianti.»
«Non ci sono parole che possano guarire quello che hai subito, non sono una maga, ma con qualche seduta, riuscirai almeno ad uscire da sola.»
«Tu dici?»
«Sì.»
«Lo spero.»
«Allora facciamo così, ne fissiamo una per dopo domani di seduta e poi vediamo come va ok?»
«Va bene.»

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