"non può funzionare"

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2 giorni dopo*

mi svegliai alle 9 per via del casino che c'era al piano di sotto.
infatti, scesi giù e vidi subito gli amici di mio fratello e c'era  chi fumava e chi giocava, ma in particolare notai francesco che se ne stava in un angolo col telefono.

quando tutti mi salutarono urlando il mio nome, lui alzò, finalmente, la testa e sorrise.
feci finta di niente, ma mi avvicinai per salutarlo.

"we"
"ou da quanto non ci vedevamo"
"eh lo so, ti sono mancata in questi due giorni?"
"completamente no"
"vaffanculo francesco"
dissi, ovviamente, ironicamente facendogli scappare una risatina.

"come va con alisya?"
"non ci sentiamo da quella sera, poi non mi ha parlato più, però usciamo con gli stessi amici tra cui tuo fratello"
"capito.. pensavo andasse meglio"
"no, comunque, dopodomani ho un live a milano"
"veroo? speriamo vada bene"
"si, ma ti sto chiedendo di venire"
"ah, ma chi io?"

"no, ti pare"
"dai ma sei scemoooo"
"sisi a te l'ho chiesto"
"per me va benissimo"
"perfetto, allora aggiungo un posto"
"ma chi viene tra loro?"
dissi indicando gli altri con la testa.

"tutti"
"bene allora, e alisya viene?"
"no, abbiamo litigato il doppio anche per questo.. non mi supporta in niente e per niente"
"che cogliona"
"dici?"
"mhmh"
sorrise e, dopo che ricambiai, io mi alzai per salire su a fare il letto e darmi una sistemata.

mentre mi alzai, però, immancabilmente, ricordai una cosa:
"se non lo fa lei ci sono io"
mi riferii ad alisya che non lo sosteneva per niente, quindi gli ricordai che per ogni cosa ci sarei stata io e che avrei preso subito il suo posto, però questo lo sottointesi.

sorrise mandandomi un bacio che mi fece sentire benissimo, per qualche secondo in paradiso, e poi andai su definitivamente.

dopo aver riordinato tutto il disordine scappai in vasca a rilassarmi.
dopo circa un'ora uscii da lì e asciugai i miei capelli.
successivamente misi un leggins nero con sopra una felpa, dato che il condizionatore era aperto e si poteva stare bene,
infine sistemai i capelli facendo una treccia ed uscii finalmente dal bagno.

spruzzai il profumo e scesi sotto dagli altri, per buttarmi comoda sul divano proprio accanto a yugi.

"come ti chiami su instagram?"
aprì così la conversazione.
gli dissi come mi chiamavo e iniziamo a seguirci a vicenda.

iniziò anche a sfottermi dicendo che usavo troppe canzoni sue nelle storie, e io solo da quel giorno capii da quanto tempo in realtà lo conoscevo.