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a differenza della sera prima, ci sedemmo proprio vicini vicini e parlammo tantissimo soprattutto della serata che ci sarebbe stata quel giorno.

"vuoi salire sul palco o stai giù con ginko?"
"come salgo sul palco?"
"ci sono tanti modi;
se sali con me dietro le quinte in automatico sali sul palco, oppure dico di farti salire dalla sicurezza..
o direttamente vieni con me dietro le quinte, dato che vengono anche gli altri, e poi scendi con ginko"
"vengo dietro le quinte e poi vado con ginko allora"
"va benissimo"

ma ovviamente si intromise ginko, come al suo solito a rompere le palle.

"ma chi la vuole a questa?"
"zitto scemunit"
"non iniziate come ieri gentilmente"
"ieri ha iniziato lui ad urlare, io ti volevo svegliare delicatamente"
"ma non si sarebbe mai svegliata in quel modo"
"in realtà si, dopo un po', però mi svegliavo e pure bene"
"perché come ti sei svegliata ieri? male?"
"no, e ringrazia a dio"

scoppiamo a ridere e poi continuammo a parlare per organizzarci meglio per la sera.

la sera*

eravamo in camera a prepararci ed io iniziai ad essere indecisa su quello che dovevo mettere.
"dai mettiti una vestitino"
"sicuro?"
"si"
mi rispose francesco dubbioso.

quindi presi due vestiti che avevo portato con me, ed indossai il primo:
era un tubino in realtà corto e bianco, con una spacca sulla coscia.
uscii dal bagno e glielo feci vedere, mentre era sdraiato sul letto.

"non può funzionare"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora