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questa volta il concerto terminò per mezzanotte, quindi più tardi rispetto alla sera prima.
quindi inutile dire che mangiammo molto più tardi, ma prima guardammo i fuochi d'artificio che avevano fatto apposta per francesco.

"ti piacciono?"
gli chiesi avvicinandomi a lui.
"li vedi?"
"eccerto, ti pare che sono cieca?"
"sono belli quanto te"
rimasi sconvolta, dentro di me stavo morendo dalla felicità.

stavolta mi fu impossibile trattenermi e quindi scattò il primo nostro bacio.
nessuno lo notò, anche se fu abbastanza lungo.
quando ci distaccammo notai i suoi occhi pieni di felicità e probabilmente lui noto anche i miei, e non ci fu cosa più bella col sottofondo dei fuochi d'artificio.


quando tornammo in hotel, dopo aver "cenato", facemmo finta di niente, ma sapevamo che non potevamo nascondere più quello che c'era effettivamente fra di noi.

dopo essermi preparata per andare a dormire mi presi di coraggio e andai da lui, che già era nel letto col pigiama.

"quindi? cosa siamo?"
"così diretta?"
"eh sì, voglio andare dritta al punto"
"vabbè lo sai anche tu che non si può negare l'evidenza.. mi piaci, da molto prima che ci conoscessimo perché tuo fratello parlava sempre di te e ti vedevamo spesso in giro senza che tu ci notassi, ma non può funzionare."

a quelle parole mi si gelò il cuore, perché io già provavo effettivamente qualcosa nei suoi confronti ed era qualcosa di forte.

"ti prego non mi fare sentire in colpa"
lo guardai con uno sguardo assente e notai subito la sua sofferenza negli occhi, tanto che mi scese una lacrima.

"non è colpa tua, è vero che non può funzionare per molti motivi, ma io non riesco più a stare lontana da te, mi fai stare bene"
"anche tu, chlò, nessun'altra ci è riuscita"
non ci pensai due volte e lo abbracciai.

"questo non vuol dire che perderemo il rapporto"

"non può funzionare"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora