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"vai mandala Santo"

iniziò a cantare sintetico e le lacrime non le potete neanche immaginaree.
"sali? fatela salire"
disse rivolgendosi alla sicurezza.
mi fecero salire sul palco e la prima cosa che feci fu, ovviamente, abbracciarlo e non staccarmi più praticamente.

quando finì, immancabilmente, mi diede un bacio sulla testa mentre i fan, inutile dirlo, impazzivano.
subito dopo arrivò la stessa sicurezza che mi aveva fatta salire, per farmi ritornare da ginko.

quando finii la serata, ritornammo nel dietro le quinte e corsi subito da francesco che mi accolse con l'ennesimo abbraccio della giornata.

"grazie"
"ma di che? babba"
"per tutto quello che hai fatto"
"te lo meritavi"
ma ad interromperci fu ginko, come sempre, no?

"sisi poi amoreggiate, andiamo a cenare che son le 23 e tengo fame uagnù"
ridemmo e poi lo seguimmo in macchina, insieme agli altri.

ed incominciò lì il solito incubo.

"andiamo in pizzeria?"
"di nuovo pizza no"
"andiamo al ristorante"
"noo, andiamo al sushi"
"ma quale sushi, io voglio qualcosa di dolce"
"ma che dolceee, voglio la focaccia io"
"secondo me meglio i panini"
"boh, per me kebab tattico"

fino a quando non optammo per dei semplici panini che erano buonissimi onestamente.
"vuoi assaggiare?"
mi chiese francesco.
"com'è?"
"salsiccia, patatine, insalata, ketchup e maionese"
"benedica francè, io a stento riesco a mangiare quello col prosciutto"
rise e me lo porse per assaggiarlo.

era buonissimo, ma pieno di cose quindi dopo un po' stufava.

"non può funzionare"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora