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crollammo abbracciati e ci svegliammo distaccati.

quando aprii gli occhi lui già era pronto per fare colazione, a differenza mia.
ci fu silenzio tombale per tutto il tempo, già da lì capii che tutto andava a rotoli.

feci le solite cose che facevo la mattina e poi mi vestii con una felpa che mi aveva dato al primo live, un leggins e le af.
ai capelli, invece, feci due trecce.

"sei pronta?"
"sì"
"andiamo allora"
si alzò ed andammo via.
si vedeva perfettamente che ero distrutta, addirittura, da quanto avevo pianto anche sotto la doccia, avevo gli occhi rossi.

"weee bei ragazzi"
ci salutarono gli altri ed io mi limitai a sorridere.
"che tieni?"
mi chiese ginko.
"niente, che ho?"
"ah boh, dimmelo tu"

non gli risposi più e iniziai a fare colazione, mentre francesco non faceva altro che guardarmi con gli occhi di chi si sentiva in colpa.

dopo colazione andammo in macchina e, stavolta, si mise dal lato opposto dal mio.
per tutto il tempo non parlai e la stessa cosa fece lui, mentre gli altri non facevano a meno di ridere, quindi era palese che si sentisse la nostra "assenza" anche se non fisica.

"mi spiegate che avete?"
iniziò a domandarci ginko, girandosi verso di noi.
"niente"
rispose yugi.
"tu invece?"
"uguale a lui"
dissi guardando fuori dallo specchio.
"bah uagnù, già siamo arrivati ai litigi di coppia?"
"ginkoooo"
lo richiamò santo, che già aveva capito qualcosa perché probabilmente glielo aveva già anticipato yugi.

4 ore dopo*

mentre giravamo a piedi per milano ed io smanettavo col telefono lontana da tutti, mi si avvicinò ginko, ormai preoccupato.

"lo so che tu hai qualcosa"
"e cosa ho?"
"so che è successo qualcosa con francesco.. cosa?"
"boh niente"
"oh dai, vedi che se non me lo dici tu lo scopro da solo"
"eh scoprilo da solo allora"
"dai chloe"
"dice che gli ""piaccio"", ma che non può funzionare"
"ma è tutto scemo, ma mo lo faccio rincoglionire"
"ma che dici, lascialo stare oggi dai"
"domani allora?"
"neanche"

mi rimase accanto per tutto il tempo, per assicurarsi che stessi bene e che non mi isolassi da tutti e tutto, già mi conosceva.

"non può funzionare"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora