"non può funzionare"

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tutto si colorò di blu ed io, a quel punto, mi lasciai andare.
sentii tutti urlare e francesco venne subito ad abbracciarmi e a piangere contemporaneamente.

poi, però, si lasciò andare anche lui in modo diverso dal mio.
infatti iniziò a saltare e urlare, come tutti i suoi amici, compreso ginko che già lo sapeva, ma era felice il doppio dopo che lo scoprimmo anche noi.

le mie amiche, invece, vennero ad abbracciarmi e a piangere sulla mia spalla dalla felicità.

quando tornammo a casa, però, ancora io dovevo realizzare, ma sapevo solo che ero felicissima e lo stesso valeva per francesco.

"un mini te"
dissi abbracciandolo, prima di andare a dormire.
"con i tuoi occhi però"
"perché siete tutti fissati con i miei occhi?"
"perché la prima volta che li ho visti mi sono perso, per questo provavo ad evitarti in tutti i modi"
"bastardo"
dissi ridendo.

"guarda, metti una mano qua"
gliela presi e gliela appoggiai sul punto in cui il bimbo iniziò a scalciare.
francesco sorrideva come un bambino, notai subito che aveva gli occhi pieni di felicità come non mai.

"come lo chiamiamo?"
gli chiesi.
"la decisione è di entrambi, non farlo scegliere solo a me"
"a me piace un sacco manuel o christian"
"christian a me è sempre piaciuto"
"allora christian?"
"va benissimo"

lo baciai e poi crollammo, come capita spesso, abbracciati diciamo, perché ormai la pancia non lo permetteva più.