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"stavolta sali con me?"
mi domandò mentre salivamo le scale per arrivare nel dietro le quinte.
"se ti fa sentire più sicuro, ovvio"
"sì, non mi tranquillizza se stai là"
"ho notato"
risi
"da cosa?"
"mi guardavi sempre"

arrossì e capii che mettere in evidenza certe cose non era tanto voluto da parte sua, quindi evitai.

"vieni con me anche oggi?"
mi chiede ginko.
"no, sta con me"
"ah va bene, ma perché?"
"non sto tranquillo"
"va bene, allora salgo anch'io perché mi scialo con lei"
(scialo sarebbe "mi diverto")
"poca confidenza"
disse yugi scherzosamente, forse.

all'inizio del concerto seguii ginko che entrò dal lato opposto di francesco, e ci posizionammo dove c'era santo.
"allora le sai le canzone?"
mi disse ginko all'orecchio dato che non si sentiva nulla.

"ovvio che le so"
"a me avevano detto che non lo conoscevi"
"ti hanno detto giusto, ma le canzoni le ho sempre sapute"
"sei tutta strana"
"parla per te, anzi, invece di rompere le palle guarda se c'è qualcuna che legge il testo della canzone, così va via"
dissi scherzando e riferendomi alla storia che raccontò giorni prima, ma lui a quanto pare la prese sul serio.

"quella là"
mi disse 10 minuti dopo indicandola.
"starà facendo compagnia a qualcuno, non c'è bisogno di-"
neanche finii la frase che andò a chiamare la sicurezza.
quando yugi finì la canzone si avvicinò a me, con la scusa che dovesse bere e mi domandò cosa fosse successo.

"niente, si è fissato che deve cacciare le ragazze che leggono il testo"
sbuffò e rise, proprio come feci io, e subito dopo arrivò la sicurezza che cacciò la ragazza.

"uagnù, a parte ginko che fa casini inutili.. avete visto chi ci sta oggi?"
io, dubbiosa, mi guardai attorno e non capivo, fino a quando non intervenne ginko.
"cogliona, parla di te"
infatti, quando mi girai verso francesco c'era lui che mi guardava come se mi stesse aspettando.

quindi mi alzai e andai da lui, mentre tutti iniziarono ad urlare il mio nome.
"prima ho letto un cartellone, mo dove sta? ti cercavano"
effettivamente l'avevo letto anch'io, ma pensavo di vederci male onestamente.
"aaah sta là, alzalo di più fra"
me lo indicò, ma non vedevo molto bene quindi mi perculò.
"vabbè è una nana bastarda quindi non vede, però sta qua sta qua, mica la lascio a casa"

"ma che ci sta scritto?"
chiesi a francesco.
"ma noi vogliamo anche chloe"
me lo disse all'orecchio.
"ah vedi, pure loro mi amano"
"e chi altro dovrebbe amarti?"
parlammo come se fossimo da soli letteralmente, anche se in quel momento non ci sentiva nessuno perché il microfono l'aveva spento un attimo.

comunque feci spallucce.
"chloe finiscila"
"ti da fastidio?"
non mi rispose.
"eh uagnù, ma io devo cantare, mica può stare qua tutto il tempo, l'importante è sapere che sta qua ja"

praticamente non volevano lasciarmi andare via.

"non può funzionare"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora