"non può funzionare"

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non c'ero mai andata, era la prima volta, ed era stupenda.
"lì c'è il bagno, fatti una doccia se vuoi"
mi disse ginko indicandomelo.
"chi ha detto che può?"
disse francesco ironicamente per sdrammatizzare un po' e direi che ci riuscì.

"babba se vuoi prenditi una maglietta mia o una felpa dato che c'è freddo e questi vestiti che hai addosso sono sporchi"
"l'avrei fatto a priori però"
mi guardò e sorrise.

dopo il mio bagno caldo mi vestii e i capelli, ancora bagnati, li avvolsi in una treccia.
in realtà addosso avevo solo una maglietta a maniche corte di francesco, che mi stava a vestitino infatti.

tornai giù da francesco e ginko che parlavano dei cazzi loro.
"minchia ti sta enorme"
disse ginko notando la mia presenza mentre scendevo le scale.
mentre francesco si girò e si limitò a sorridere e a squadrarmi.

"si, infatti me la fotterò"
"ma hai più felpe mie a casa tua che io"
"non fa nulla, meglio così"
dissi lasciandogli un bacio.
"vabbè ragazzi, io devo andare, vi lascio soli"
"va bene fra, ci vediamo domani in studio?"
"sisi fra, a domani bellissimi.. ricordatevi il nipotino"
"che nipotino?"
dissi io fissandolo dubbiosa mentre francesco rideva.

"quello che farete ora"
"vaffanculo ginko"
andò via ridendo ed io e francesco rimanemmo soli.

"perché non me l'hai detto?"
"che andavo da lui? perché sapevo che mi avresti fermato"
"ma se me lo dicevi ti facevo ragionare"
"si, e poi mi fermavi"
"probabile"
sorrise e venne da me, che stavo dall'altra parte del divano.

"ti amo"
"anche io anche io, anche se mi fai preoccupare già"
rise e poi parlammo un poco, fino a quando non ci precipitammo nel letto e da lì capii che forse la richiesta di ginko poteva essere accontentata.