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mentre stringeva più che poteva arrivò a terra con un pugno.
inizialmente non capii chi mi avesse appena salvata da un maniaco di merda, fino a quando non alzai lo sguardo e vidi francesco.

"ti ha toccata?"
"no, ma grazie"
"stai con me per piacere, voglio evitare altre situazioni simili"
lo seguii ed andammo fuori, lontano da tutti che non si sapeva neanche dove fossero e che non si erano neanche accorti di cosa fosse appena successo.

"perché?"
mi domandò.
"cosa perché?"
"perché non ci guardiamo più in faccia"
"ah mi faccio la stessa domanda da giorni"
"ma non è questo il punto, a me interessa sapere almeno come stai"
"lo stesso vale per me, ma non riesco a passare le mie giornate senza un rompi palle come te che mi dice come vestirmi, che la mattina mi sveglia rompendomi ancora di più il cazzo, che mi scombina i capelli giocandoci..."

sorrise.
"neanche io le riesco a passare senza di te.. ma non so quanto potrebbe funzionare tra noi due"
"perché non potrebbe funzionare?"
"lo sai"
"no, non lo so, dimmi"
"tuo fratello sai com'è, ma poi conduciamo due stili di vita troppo diversi.. non voglio farti correre nessun rischio"
"con te sono al sicuro"
"no, non lo sei"
"invece si, me lo sento.. ogni volta che mi stai accanto mi sento protetta"

"chloe mi manchi"
"anche tu, troppo"
scattò un bacio sincero, che aspettavo da non so quando anche se era il secondo tra di noi, ma questo aveva qualcosa in più.

"ci proviamo?"
annuii e sorrisi come una bambina felice.

quando entrammo, però, notammo tutti i ragazzi che non facevano altro che spiarci.
infatti quando ci videro, fecero finta di niente"

"ginko lo sappiamo che hai sentito tutto"
"ma chi io? non mi permetterei mai"
"sisi ok"

stammo un altro poco nei divanetti a bere, ma ad un certo punto dovevo andare in bagno a sciacquare le mani, quindi andai da sola.

mentre le insaponavo sentii aprire la porta di scatto, ma quando vidi francesco mi tranquillizzai.

"c'era bisogno che aprivi così la porta? son saltata in aria"
"vabbè ma io sono io, mica ti faccio qualcosa"
"ci mancherebbe"
"da domani in poi vestiti più coperta comunque"
"no"
"certo invece"
"e non volessi?"
iniziai a provocarlo.
"eh ti faccio vedere io"
"e cosa?"

neanche fece in tempo a rispondere che le mie labbra si unirono alle sue e il nostro bacio diventò sempre più passionale fino a quando non chiudemmo del tutto la porta in modo tale che nessuno entrasse.

"posso?"
mi domandò prima di iniziare ed io gli diedi il consenso.
da qui in poi, inutile dirvi cosa è successo.

dopo un bel po' uscimmo dal bagno come se niente fosse e come se non fossimo spariti per poco più di un'ora, e tornammo dagli altri che ci aspettavano come degli accampati fuori dalla discoteca.

"ma dov'eravate?"
ci chise ginko, ma dimenticammo di inventare una storia quindi ci prese un colpo al cuore, ma santo ci salvò in calcio d'angolo.
"ma saranno cazzi loro.. andiamo che sono le 4:30 già e tra meno di 5 ore dobbiamo essere studio"
già lui aveva capito tutto, tanto che francesco gli mandò un bacio volante come per ringraziarlo.

"non può funzionare"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora