LUKAS
A Times Square c'è il solito casino.
Everton e Dinka hanno fatto presto a passare dalla fase "conosciamoci" a quella "camminiamo mano nella mano e ogni tre per due ci mettiamo la lingua in bocca".Ogni tanto si lasciano prendere dalla fase "facciamo un selfie mentre camminiamo mano nella mano e ci mettiamo la lingua in bocca", ma insomma la suonata è sempre quella.
La fase di Morticia è quella che le si addice di più, ovvero "odio tutti, sono incazzata col mondo e se qualcuno mi sfiora gli sparo". Cammina con la borsa stretta contro il petto e si guarda intorno con un'attenzione smodata.
Io, dal canto mio, sono in modalità "adesso li mollo tutti e me ne vado". Braxton mi ha richiamato insistendo affinché lo raggiunga, e sarebbe la cosa più naturale da fare, la più divertente e la più lontana dalla trama di questa maledettissima serata, eppure ho finito col fare da accompagnatore a una coppietta romantica e da balia a una tipa simpatica quanto un orso con una freccia nelle chiappe.
Sta diventando tutto così strambo che a tratti mi pare di stare guardando un pessimo film con un cast pieno di idioti. E io sono il più idiota di tutti, perché almeno gli altri sono se stessi, assecondano il loro carattere, mentre io sono completamente fuori parte. E allora perché rimango?
A un tratto Morticia ha un vistoso sussulto e si ferma.
Quindi, mentre prima cercava di tenersi lontana da tutti, con l'aria di una farfalla fra le tigri, adesso si tuffa tra la folla.
Da che era spaurita e incazzosa a che è andata chissà dove con un piglio da leonessa.Poi la intravedo. Si è fermata davanti a un hotel e sta parlando con qualcuno.
Ok, è ufficiale, è matta da legare.
Sta stringendo la mano a uno di quei barboni accampati dappertutto che rendono New York sempre più squallida.
Un rottame umano, con una barba lunghissima, gli abiti logori e un vecchio cane sciancato. Uno di quei tipi che dormono per terra, sulle panchine o nella metropolitana. Non che io abbia mai preso la metropolitana e, a conti fatti, è la prima volta che vedo dal vivo uno di quei lerci vagabondi che trasportano la propria intera storia in un carrello della spesa: se si accampassero nei luoghi che frequento di solito li caccerebbero a colpi di idrante se non, addirittura, di fucile.La cosa incredibile è che Morticia, quella che punta pistole contro i ragazzi di buona famiglia e manda affanculo l'universo senza preamboli, non mi pare affatto sulla difensiva mentre parla con uno di quegli accattoni.
Un nuovo passaggio di folla la nasconde ai miei occhi e, quando il sipario umano si dirada, sono spariti entrambi.
Pronuncio un certo numero di parolacce, indirizzate più a me stesso che a quella cretina, mentre le gambe mi portano dalla sua parte.
Cosa ho in testa? Gommapiuma e pesci morti? Perché non mi faccio i fatti miei? Ha una pistola, no? Che la usi contro il fottuto senzatetto!
Le considerazioni sono da persona intelligente, ma le azioni sono da coglione.
Mi guardo intorno, infatti, cercando la scema. Poi mi accorgo che si è incamminata insieme al barbone e al cane. Dove diamine stanno andando? E lei, che con me sfodera gli artigli, si fa circuire tanto facilmente da un mendicante?
Anni di allenamento alla più totale strafottenza nei confronti dei cazzi altrui vorrebbero che cercassi il primo taxi per arrivare sulla 11th Avenue. Insomma, non sono il custode di quella sgradevole macchia d'inchiostro, velenosa come un rettile e più patetica di una bambola di stracci.
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Beautiful Obsession
ChickLitE se l'odio a prima vista di trasformasse in amore eterno? Alyssa ha vent'anni, e chi la vede per la prima volta non può fare a meno di restare spiazzato dal suo aspetto: lunghi capelli neri, un trucco pesante che ne enfatizza il pallore naturale, p...