LUKAS
Alyssa non è più al Caffè degli artisti.
A quest'ora è in biblioteca per il tutoraggio.
So già insieme a chi, e mi si aggrovigliano le viscere. Che Jeffery ci provi in modo sleale o leale, a questo punto non fa differenza.Non ci deve provare e basta.
Appena entro nella Sterling Memorial Library la scorgo in piedi accanto a una finestra.
Sta guardando fuori, anche se con questo buio non può vedere nulla a parte la sua sfocata immagine riflessa. Ha l'aria malinconica di un'antica madonna.
Jeffery non c'è, ma su una sedia, accanto al cappotto di Alyssa, riconosco un giaccone da uomo, e ne deduco che lo stronzo sia nei paraggi.
Lei mi nota quasi subito, e le sue guance si imporporano. Sgrana gli occhi, si sistema i capelli con fare inquieto. Forse immagina che passerò oltre, che andrò da qualche altra parte, che la ignorerò, e invece la raggiungo davanti alla stessa finestra.
Il patto era di non dimostrare in pubblico che ci conosciamo, e invece me ne sto qui, a due passi, la fisso e le sorrido e se non la tocco ci manca pochissimo. Qualcuno transita, qualcuno si volta, in molti ci osservano.
«Co... cosa», balbetta lei.
«Sto per fare una cosa, Lyssa», le dico, con tono malizioso.
La voce di Jeffery si sovrappone alla mia. È infastidito e sospettoso.
«Anche tu qui, Luke», dice, quattro parole fatte di ghiaccio.
Gli scocco un'occhiata intrisa dello stesso gelo della sua voce.
Non dico niente.
Mi limito ad agire.Mi chino su Alyssa e la bacio. Davanti a tutti, nella biblioteca più frequentata di Yale.
Io non ho mai baciato nessuna ragazza in pubblico, ovunque fosse.
Non ho mai avvertito un'urgenza simile, e i miei pensieri non sono mai stati tanto azzerati, della serie "me ne fotto di tutto, voglio solo questa carne, questa pelle, questa bocca."
Bacio Lyssa, in modo spasmodico, la mente una tabula rasa, tenendola stretta fra le braccia.
E non mi importa di niente e di nessuno.
Mi importa solo del fatto che non mi abbia respinto.
Ha socchiuso le labbra, come se avesse bisogno proprio di questo, solo di questo, qui e adesso, e al diavolo il mondo.La mia lingua non è mai stata così viva.
Il mio cuore sembra quello di un adolescente innamorato.
Il mio corpo ha bisogni più adulti, ma cerco di tenerlo a bada.Mi stacco da lei dopo un po', per evitare che il mio amico ribelle manifesti la sua presenza. Tutta la biblioteca noterebbe l'erezione che la stoffa morbida dei pantaloni di cachemire non riuscirebbe a camuffare.
Jeffery mi fissa con odio. Lo contraccambio nella stessa maniera. Il mio sguardo gli dice "smamma" più di mille parole. Se la sua rabbia potesse uccidere sarei morto stecchito.
Poi mi rivolgo di nuovo a Lyssa.
«Andiamo?» le domando.
Le sue guance hanno il colore del sangue sboccato da una ferita appena inflitta. Sente addosso gli sguardi di tutti, perforanti come bisturi molto affilati. È un po' spaventata e un po' fiera. Annuisce, raccoglie in fretta e furia il cappotto e la borsa, e poi lascia che la prenda per mano.
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Beautiful Obsession
ChickLitE se l'odio a prima vista si trasformasse in amore eterno? Alyssa ha vent'anni, e chi la vede per la prima volta non può fare a meno di restare spiazzato dal suo aspetto: lunghi capelli neri, un trucco pesante che ne enfatizza il pallore naturale, p...