ALYSSA
Devo andare via.
Non perché sia accaduto qualcosa di brutto, no. Per il motivo opposto.
Perché è stato tutto meraviglioso.Si può avere così tanta paura di qualcosa di meraviglioso?
Si può, perché la provo, e mi paralizza.
Io lo sapevo, dannazione.
Lo sapevo che se mi fossi tolta il trucco – e non mi riferisco solo al make-up, ma alla corazza che mi ricopre – mi sarei rovinata con le mie stesse mani.Così è successo.
Mi sono fidata.
Mi sono affidata.
Mi sono messa a nudo, in ogni senso. E adesso mi sento debole.
Non fragile, proprio debole.Addormentarsi insieme, e risvegliarsi dopo più di un'ora, abbracciati, non faceva parte del patto e del gioco. È uno sviluppo pericoloso, che può provocarne altri, fino a far battere troppo forte il cuore.
Rischio di finire col credere che invece di scopare abbiamo fatto l'amore.
Rischio di innamorarmi di lui.
Non va bene, non va bene, non va bene.
Lukas lo ha detto chiaramente: per lui l'amore è una specie di equivoco. Nella migliore delle ipotesi è una malattia mentale dalla quale si guarisce, nella peggiore non è proprio niente. Quando si è accorto di essersi addormentato insieme a me, aveva lo sguardo sconvolto. Non voglio sapere cos'ha pensato, ma non credo di essere molto lontana dalla verità affermando che deve averla considerata una sgradevole complicazione.
Deve finire tutto adesso, perché ogni volta che entra dentro di me è come se mi sottraesse un pezzo d'anima per farla sua.
E non va bene, non va bene, non va bene.
Se continuasse, mi spezzerebbe come il gambo sottile di un calice. Finirebbe comunque, ma sarebbe troppo presto e troppo tardi allo stesso tempo.Non è facile prendere questa decisione.
Non è facile, ma è l'unica strada da percorrere prima di innamorarmi perdutamente.Non vado a lezione, anche se era vero che avevo il corso di Antropologia. Non ce la faccio. Torno nella mia stanza al dormitorio. Mi rintano sotto le coperte, senza neppure fare una doccia o mangiare. Piango come un'idiota. Ripenso a tutto, tutto, tutto, un milione di volte, e non smetto di piangere.
Mi addormento, e per fortuna non sogno niente. A un tratto, in piena notte, sento Erin nella sua stanza. Sta facendo sesso con qualcuno. Mi assale il panico, al pensiero che possa trattarsi di Lukas e, anche se non ho mangiato niente, mi viene da vomitare. Ma non è lui, Erin ha trovato un altro compagno per le sue notti selvagge.
Malgrado ciò, mi chiudo in bagno e vomito davvero. Non è un vomito dovuto a qualcosa che ho, o non ho, mangiato. È tensione emotiva, è tristezza. No, è disperazione.
Vorrei poter chiamare Lukas, dirgli che ho cambiato idea, chiedergli di venire da me, di scegliermi, di amarmi. Immagino come sarebbe andata se mi avesse fermata, se mi avesse detto "resta, aspetta, voglio solo te".
Pensieri idioti, lo so benissimo. Romantici fino allo scheletro.
Non chiudo più occhio. Guardo continuamente il cellulare, sperando cose impossibili. Che mi chiami, che mi chieda come sto, che voglia anche il mio cuore, oltre al mio corpo. Ma nessuno mi chiama e non ricevo messaggi.
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Beautiful Obsession
ChickLitE se l'odio a prima vista si trasformasse in amore eterno? Alyssa ha vent'anni, e chi la vede per la prima volta non può fare a meno di restare spiazzato dal suo aspetto: lunghi capelli neri, un trucco pesante che ne enfatizza il pallore naturale, p...