41. VEDI QUALCOSA CHE DESIDERI, PRINCIPESSA? 🔴

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POV ADAM

"Si, però la sento stanca. Non sono riuscita a farle tirare fuori molto del suo buon senso...ma ero fermamente convinta di non spingere perché lei prendesse il comando. Ha detto...che era come se fosse stata costretta ad avanzare."

Mi accigliai.
Le parole che aveva appena pronunciato non suonavano per nulla bene...sembrava che le stesse succedendo qualcosa di più.

Vidi Ann sbadigliare notevolmente e mi sorrise timidamente.

"Scusa, non so perché mi sento cosi stanca." mormorò, mentre cercava di tenere gli occhi aperti e si stiracchiava debolmente.

Le sue curve sensuali che si allungavano in quelle posizioni, e lei nemmeno se ne accorgeva, su di me hanno avuto un effetto devastante.

I miei occhi si scurirono e il mio cazzo si tese dolorosamente dentro ai pantaloni.
Strinsi la mascella mentre mi dirigevo verso il bagno.

"Lascia che almeno ti prepari un bagno caldo. Almeno così ti potrai rilassare, completamente e, spero che cosi potrai anche dormire bene. È stata una lunga giornata infernale per te!"

La sentii ridacchiare.

"Sai, la mia vita mi sembrava estremamente semplice, prima che incontrassi te, Adam!"

La sentii gridare dall'altra stanza, dato che io ero dentro al bagno.

Sbuffai in risposta, mentre il rumore dell'acqua che scorreva dal rubinetto arrivava alla giusta temperatura.
Vidi dalla porta aperta, Ann alzarsi con fatica dal letto e andare lentamente verso la cabina armadio.
Mi sembrava leggermente confusa.

Avevo una certa reputazione per essere un Alpha freddo e implacabile, eppure eccomi qui, a proteggerla con ferocia, quando lei si trovava nel suo momento più debole, e ora, le stavo anche preparando un bagno caldo nella privacy della nostra stanza.

Non mi sembrava affatto che fosse un matrimonio sotto contratto.

Sorrisi tra me e me, mentre vedevo Ann prendere da uno dei cassetti una camicia da notte, in stile babydoll, e tornava di nuovo vicino al letto.
Volse lo sguardo nella mia direzione, e vedendo il mio corpo mezzo nudo, si strinse al petto in fretta la camicia da notte, prima che iniziasse a rabbrividire.

Vedevo i suoi occhi che percorrevano lungo tutto il mio corpo, soffermandosi sulle mie linee scolpite del mio petto, per poi continuare più giù, fino alla mia linea definita che scompariva dentro l'elastico dei boxer.

Deglutii nervosamente, quando arrivo il suo sguardo sul mio rigonfiamento, che i miei boxer stavano contenendo a stento.
Sapeva esattamente che cosa copriva la stoffa e sapeva molto bene quanto mi piaceva farglielo sentire bene, quando mi seppelivo profondamente dentro di lei.

Vedevo che il suo sguardo vagava in giro per la stanza, probabilmente stava ripercorrendo con la mente, le nostre sessioni bollenti.

Dea...ucciderei per poterglielo mettere dentro in questo preciso momento.

Emissi un leggero ringhio e Ann mi rivolse lo sguardo, notando che le mie pupille si erano oscurate e la stavo fissando intensamente.

"Vedi qualcosa che desideri, principessa?" le chiesi, con voce roca, mentre la continuavo a fissare con lo sguardo da predatore.

La vidi esitare per un attimo, poi anuii e iniziò ad avanzare verso di me.

"Si...si...io voglio..."iniziò a dirmi lentamente

Rimasi immobile, intanto che lei continuava a venire verso di me, il mio cazzo se prima era diventato duro alla sola vista delle linee sensuali del suo corpo, ora, mi era diventato di marmo, vedendola avanzare verso di me con sicurezza sensuale che mi trasmetteva ad ogni suo singolo passo.
Volevo solo strapparle il suo vestito e scoparla fino all'alba.

Ann si fermò davanti a me e fece scorrere lentamente le sue mani sul mio petto, trascinando leggermente le sue unghie sulla mia pelle che mi fecero provare dei brividi lungo tutto il mio corpo.

Si sporse in avanti, baciandomi il petto e una sua mano si faceva strada dentro i miei boxer e avvolgeva la sua piccola manina attorno alla mia asta, accarezzandolo dolcemente all'inizio, ma appena sentii il mio gemito soffocato, iniziò ad aumentare la velocità dei suoi movimenti.

"Ann..ho una voglia matta di scoparti in questo momento, e se continui a fare questo.. potrei perdere completamente il controllo...." le mormorai, mentre una mia mano andava ad accarezzare la sua guancia e l'altra le slacciavo la chiusura dietro del suo meraviglioso abito.

Lei in tutta risposta, ridacchiò mentre mi dava dei leggeri morsi sul petto e continuava a muovere la sua manina su e giù lungo la mia asta.

"Allora, suppongo che..dovrai scoparmi...mio Alpha..." fece le fusa nel mio orecchio, mentre facevo scivolare il suo vestito lungo il suo corpo e lo lasciavo cadere a terra, intorno ai suoi piedi.

Non persi tempo e attaccai con ferocia le sue labbra, mentre le mie mani si appropriarono dei suoi seni e iniziavo a massaggiarglieli.
Le forzai la lingua in bocca, intanto che le mie dita le rotolavano i suoi capezzoli duri e lei emisse un gemito di piacere dentro alla mia bocca.

Il mio cazzo pulsava selvaggiamente tra le sue piccole manine, mentre non smetteva di pomparmelo delicatamente, e tutto ciò a cui riuscivo a pensare era che volevo seppellirmi dentro quella sua piccola e stretta caverna, che era tra le sue gambe.

All'improvviso Ann si staccò completamente da me, e mi guardò con uno sguardo infuocato, da sotto le sue bellissime ciglia.
Quello sguardo avrebbe potuto fare impazzire qualsiasi uomo.

L'unica cosa che volevo fare era piegarla a novanta, seppelire il mio cazzo duro dentro di lei e scoparla allo sfinimento.

Prima che me ne rendessi conto di quello che stava accadendo, la vidi già in ginocchio davanti alle mie gambe, e con uno sguardo molto sensuale, mi abbassò i boxer, poi aprii la sua bocca e avvolse tra le sue labbra il mio cazzo duro.

Sibillai di piacere, mentre lei continuava a muoversi su e giù lungo la mia asta, avvolgendola con la lingua e si aiutò con le mani, una mi stava massaggiando la base del mio uccello mentre l'altra mi stringeva delicatamente le palle.

"Aaaahhhh...cazzo...."

Sentii le sue labbra fare un sorriso, aveva ancora in bocca il mio uccello e continuava a dondolarsi avanti e indietro, come se la sua stessa vita dipendesse esclusivamente solo dal mio piacere.

Non riuscivo piu a trattenermi e le presi i capelli avvolgendoglieli tra le mie dita, le strinsi leggermente la testa e iniziai a controllare i suoi movimenti, scopandole la bocca con tutta la moderazione che riuscivo ad avere.

Lei gemette, mentre io continuavo a spingere il mio cazzo duro dentro la sua bocca, finché la mia punta non colpì il fondo della sua gola e prima che potessi perdere completamente il controllo, glielo tirai fuori dalla sua boccuccia ed ansimai forte, mentre la guardavo con i miei occhi scuri.

Lei mi mise un broncio davvero carino ed io ridacchiai.

"Non ti stava piacendo?"

"Tutt'altro...mi stava piacendo davvero molto, principessa, ma non voglio farti del male. Non è assolutamente possibile che tu adesso sia pronta a far scivolare giù per la tua gola la mia lunga e spessa asta dura, ma se è questo e quello che vuoi fare ancora qualche altra volta, allora ci potremmo lavorare insieme. Va bene?"












ALPHA NOCTURNE'S CONTRACTED MATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora