POV ANN
Ridacchiai.
"Sono cosi fiera di quello che hai fatto, però Eva, sai quante donne si sarebbero semplicemente girate dall'altra parte e avrebbero eseguito quello che gli aveva chiesto? Il fatto che tu gli abbia tenuto testa, mi dice molto di te."
Il volto di Eva si illuminò alle mie parole.
"Grazie Ann. Le tue parole significano molto per me." mi rispose felice, prima che un'espressione di realizzazione attraversò il suo viso. "Ohh, quasi mi stavo dimenticando il motivo per cui sono venuta da te, Alpha Nocturne sarà qui a breve per prenderti e portarti a casa."
"Che cosa??" esclamai a voce alta e acuta "Perché?! Cazzo!!"
Eva mi stava guardando confusa.
"Mi dispiace, ma Maeve mi ha detto di chiamarlo per farti venire a prendere. Non avrei dovuto chiamarlo?"
Stavo decisamente cercando di convincermi che la mia lupa non si sarebbe mai fatta avanti in quel modo, e si sarebbe rintanata quando io avessi potuto di nuovo occuparmi delle cose da sola.
Come sarei mai riuscita a convincerlo a prendermi sul serio, se lui doveva correre in mio soccorso, ogni volta che le cose si facevano più complicate?!Sospirai pesantemente e inclinai la testa all'indietro per la frustrazione, con le spalle cadenti.
"Vuoi che lo richiami e gli dica che non è più necessario?" mi chiese Eva tranquillla.
"No, va bene cosi, Eva. Grazie. Non preoccuparti, ci penso io." le risposi con tono stanco.
"Prima che arrivi, ci vorrà ancora mezz'ora. Nel frattempo, vuoi che ti vada a prendere un caffè, intanto che lo aspetti?" mi chiese decisa.
Annuii e poi la guardai uscire dal mio ufficio, prima di girarmi e guardare fuori dalla finestra con rabbia.
Non si stava preannunciando come la migliore giornata.
Anche dopo il mio scontro contro Brad, si aspettavano comunque che io partecipassi a quella stupida festa di fidanzamento.Sbuffai.
Sarebbe stato...strano.
Mi chiedevo che tipo di accoglienza avrei ricevuto dalla mia matrigna e da quella perfida stronza della mia sorellastra, ma alla fine, pensai soltanto che non valeva la pena preoccuparsi.Qualunque cosa sarebbe accaduta questa sera, dovevo solo accertarmi di rimanere calma e di tenere sotto controllo Maeve.
Il sol pensare a Brad, tremante alla sua festa di fidanzamento, mi fece apparire un piccolo sorriso di pura soddisfazione.Mentre Eva entrava di nuovo nel mio ufficio per portarmi il mio caffè, stava chiaccherando con un'altra ragazza di banali questioni aziendali, intanto il mio cellulare iniziò a squillare.
Eva si scusò immediatamente e uscii velocemente, chiudendosi la porta dietro di sé.
Una volta che la porta fu chiusa, accettai di rispondere alla chiamata."Ehi, dolcezza, come vanno le cose?" la voce di Lexi cinguettò allegra dall'altro capo del telefono.
"Dea...vorrei che non mi chiamassi con quel nomignolo, Lexi. È così volgare." feci una smorfia, alzando gli occhi al cielo.
Il suono della sua risata divertita, risuonò chiaramente al mio orecchio.
"Mi dispiace, ma non posso farci nulla. Lo sai che adoro prenderti in giro. Non posso dilungarmi a lungo, in realtà, ti ho solo chiamato per farti sapere che avrò l'onore di venire alla festa della tua famiglia per il fidanzamento dell'orribile puttana della tua sorellastra Ada, stasera. Non volevo che potessi pensare che io ci sarei andata di mia spontanea volontà."
Sbuffai sonoramente.
"Ci vediamo lì, allora." le risposi secca.
"Fanculo!!! Davvero...ci vai sul serio?!" Lexi strillò.
"Prima di tutto, a quanto pare mio padre vuole che partecipi e se vuole gongolare, lo può fare con piacere. Si arrabbierà comunque quando vedrà in che stato è Brad."
"Perché sento che dietro a questa tua frase, c'è una storia che devo assolutamente sapere?! Che cosa è successo??"
Sorrisi.
"In una sola parola, Maeve!" le dissi semplicemente.
Dall'altro capo del telefono, mi giunsero forti grida di approvazione e non potei fare a meno di mettermi a ridacchiare.
"Oohh...Ann....Adoro davvero la tua lupa, lo sai??! So che sei in buone mani, quando non sono lì insieme a te, per poterti prendere in giro." mi disse la mia migliore amica.
"Oh, cazzo! Lexi, devo chiederti una cosa, in realtà. Se non hai tempo adesso, va bene, ma...ci possiamo organizzare un momento, per incontrarci e parlarne?"
"Certo!!! Che cosa volevi chiedermi? Preferirei un piccolo spoiler, così da poterti dire tutto a riguardo. Potrei essere in parte demone e strega, ma a volte vorrei anche avere le abilità di una veggente...sai, mi renderebbe la vita molto più semplice, a volte."
Ridacchiai.
"Beh...è una lunga storia, ma mi stavo chiedendo se esistesse un modo per falsificare un segno d'accoppiamento, tra due persone. Ovviamente, con il consenso di entrambe le parti, per creare il marchio falso, ma...voglio dire, è possibile?"
Ci fu un lungo silenzio dall'altra parte della linea e potevo quasi sentire le rotelle del cervello di Lexi girare vorticosamente.
"Immagino che sia possibile. Dovrei parlarne con mio padre, sempre se riesco a contattarlo. Non mi sembra che sarà troppo diverso da un vero legame o da un contratto di sangue...aspetta...perché me lo stai chiedendo??"
Risi di nuovo.
"Questo è il motivo per cui dobbiamo assolutamente organizzarci per incontrarci, in modo da poter fare una bella chiacchierata a riguardo. Scopri cosa puoi fare per me e se conosci qualcuno per farlo. Organizziamo un pranzo o qualcosa del genere? Possiamo parlare di come funziona e di tutto il resto."
Proprio in quel momento, qualcuno bussò alla porta del mio ufficio.
"Cazzo!! Lexi, hanno bussato alla mia porta. Devo andare, comunque, ci vediamo stasera, ok?"
"Non preoccuparti, dolcezza. TI AMO!!!" mi canticchiò prima di riattaccare.
Ridacchiai, scuotendo la testa.
Lexi non sarebbe mai cambiata e di questo ne ero immensamente grata."È APERTO!" urlai, appoggiando il cellulare sulla scrivania.
Dopo qualche secondo, la porta si aprii, rivelando la presenza di Adam, dietro di lui il suo Beta Allen.
E dietro di loro c'erano cinque uomini corpulenti.
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ALPHA NOCTURNE'S CONTRACTED MATE
Kurt Adam"Cazzo, Ada...." "Brad...oh,cazzo...più in profondità...più forte!" la voce stridula di Ada implorava tra i gemiti affannosi. I colpi della testiera del letto sbattevano contro il muro e si stavano intensificando, mentre io mi immobilizzavo. NO...