5. NON TI SOPPORTO PIÙ

561 15 4
                                    

POV ANN

Ada sbuffò piano e si chinò vicino al mio orecchio.

"Non c'è da stupirsi che Brad non vedesse l'ora di poter essere dentro di me. Guardati! Guarda in che stato pietoso sei" mi disse sogghignando. 

Strinsi i pugni lungo i miei fianchi intanto lottavo disperatamente per impedire a Maeve di prendere il comando, voleva lanciarsi contro Ada, ma in quel modo avrebbe solo peggiorato la situazione.

~Non lasciarla lì a prenderti in giro, quella stronzetta deve sapere qual'è il suo posto. Lascia che le insegni una lezione che non potrà dimenticare facilmente.~ Maeve ringhiò rabbiosamente. 

~Maeve, non possiamo. Lei non ha ancora la sua lupa. Conosci le leggi, non sarebbe uno scontro equo e la punizione per noi sarebbe....~

~Al diavolo la punizione, Ann. Lasciami solo morderla un po', magari staccarle un arto. Almeno avrà meno tentacoli da poter avvolgere attorno ai compagni delle altre.~ disse furiosamente, mentre continuava a cercare di uscire.

Chiusi forte gli occhi e strinsi forte la mascella, mentre cercavo di combattere contro Maeve, intanto Ada continuava a ridacchiare.

"Awww, cosa c'è che non va? La tua lupacchiotta sembra arrabbiata?"

Non mi ci volle molto tempo, prima che riuscissi a prendere il controllo completo, mentre Maeve sgusciava in un angolo a ringhiare minacciosamente.
In poco tempo la sua rabbia si calmò e tornò ad essere silenziosa.
Aprii gli occhi e fissai la mia sorellastra con uno sguardo gelido.

"Cosa ne penso,Ada? Penso che sei andata a letto con la mia anima gemella, quella che doveva essere l'altra metà perfetta per me! So che mi odi profondamente, ma tutto questo non era assolutamente necessario." risposi alla fine calma e composta.

Vidi Ada accigliarsi, prima che i suoi occhi si oscurassero e il suo viso si contorcesse in una brutta maschera di rabbia dispettosa.

"Non era necessario? Penso che c'è ne fosse assolutamente bisogno in realtà. Se non altro per dimostrarti che sarò sempre migliore di te. Tu giri qui intorno pensando di essere la piccola Miss Perfetta, ma ricorda bene le mie parole,Ann, io mi assicurerò che tu non sia niente e non avrai niente quando deciderò di aver finito. Sono stufa di dover vivere dietro la tua ombra." sibilò furiosamente.

"ANN! Che significa tutto questo?! Perché sei stata fuori fino a cosi tardi??" sentii chiedermi da una voce stridula ed indignata.

Narcissa, la mia matrigna.
Emerse dalla porta del salotto seguita a ruota da mio padre.
Distolgo con riluttanza lo sguardo dalla mia sorellastra e lo concentro su di lei.
I due mi fissano per un po' mentre Ada si avvicina a loro, affiancandosi a sua madre, inclina la testa con arroganza, poi si gira completamente verso di me, guardandomi con sguardo di sfida.

"Avevo bisogno di schiarirmi le idee" le risposi in modo piatto.

Mi sentivo come se fossi una statua in bella mostra con l'attenzione puntata su di me.

"Ohh, ma hai indosso il tuo abito da sposa! Che bello!" disse Narcissa sorridendomi velenosamente.  "Mi sorprende che tu non ti sia affrettata a mostrarlo ai tuoi genitori ovvero noi, prima di scomparire nella notte a andare a fare chissà che cosa." continuò con disinvoltura ma con gli occhi pieni di malizia. 

Prima che potessi risponderle, mi ritrovai a sbuffare rumorosamente.

"Genitori? Tu? Penso che ti stai proprio sbagliando.... Forse intendevi dire genitore?!
Mia madre è morta tanto tempo fa e tu non sei degna di poter avere l'onore di avere quel titolo pronunciato da parte mia, tu stai solo infangando la sua memoria" risposi con nochalance.

Narcissa sussultò e si copri la bocca con entrambe le mani mentre si voltava in direzione di mio padre con un'espressione inorridita e ferita.

"RAGAZZA INGRATA!! Come puoi parlare in questo modo alla tua matrigna?!" mio padre sbottò. 

"Pensi che lei sia la matrigna gentile di cui si legge nelle favole? Non merita un posto qui!" gli risposi semplicemente.

Ero estremamente stanca di questa mascherata forzata di famigliola felice.
La famiglia avrebbe dovuto essere un posto caldo ed invitante, con un senso di conforto e sicurezza, e non essere fredda e ostile senza avere nessuno a  proteggerti.

Mio padre scagliò un pugno contro il muro accanto a sé, poi stava avanzando verso di me ringhiandomi un avvertimento.

Ada corse verso di lui afferandolo per un braccio per fermarlo, ma intanto guardava me con un sorrissetto malizioso.

"Papà, per favore! Calmati! Non arrabbiarti, ti prego! Va bene così, ormai siamo abituate a tutti i commenti cattivi che Ann ci dice" Ada piagnucolò.

Guardai con rabbia il trio davanti a me, mentre anche Narcissa si univa vicino a mio padre nel patetico modo di prendersi cura di lui insieme a sua figlia.
Come poteva mio padre non capire che stavano solo fingendo?

Narcissa faceva dei massaggi circolari sulla schiena di mio padre, mentre rivolgeva la sua attenzione verso di me.

"Per favore Ann, sai che la salute di tuo padre non è molto buona.  Non scateniamo un altro episodio con della cattiveria inutile,eh?!" mi implorò con voce dolce e preoccupata.

Non mi persi il sorrisetto che lasciava apparire sulle sue labbra.

"Dovresti dare un'occhiata al comportamento di tua sorella, Ann. Potresti davvero comportarti bene come fa lei!" ringhiò mio padre.

"Imparare cosa???" risposi incredula. "Dovrei imparare a sedurre e poi a scoparmi il compagno predestinato di un'altra donna? Sembra che lei abbia molto talento nel farlo, mentre si stava scopando il mio compagno, in una delle stanze di sopra!"

Le mie parole rimassero sospese nell'aria prima che un ringhio feroce sfuggisse dalle labbra di mio padre.

"COME OSI PARLARE IN QUEL MODO DI TUA SORELLA!!!! Non è possibile che lei sia capace di fare un atto così spregevole!"

"MIA SORELLA? Sei per caso impazzito,padre? Mia madre ha dato alla luce solo una bambina." sogghignai mentre dirigevo lo sguardo verso Narcissa ed Ada.
"Sai una cosa? C'e' un detto popolare, non è vero? Come'era???....Ah,si! Diceva: LA MELA NON CADE MAI LONTANO DALL'ALBERO. Non credi che si adatti perfettamente sia a Narcissa che ad Ada? Narcissa ti ha sedotto, spezzando il cuore di mia madre, la tua vera compagna,ed ora sua figlia sta cercando di fare la stessa cosa con me. Che ironia, non lo credi assolutamente, padre?" sputai fuori con rabbia, la mia espressione era di puro disprezzo.

Un freddo silenzio scese nel corridoio.
Mio padre, la mia matrigna e anche la mia sorellastra erano completamente paralizzati dallo shock dalle mie parole che avevo appena pronunciato.

Per anni ero rimasta zitta ma ora che la mia vita stava per cambiare così drasticamente, non c'era più bisogno di stare al passo con la loro finzione

ALPHA NOCTURNE'S CONTRACTED MATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora