6.MI PRENDERÒ TUTTO

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POV ANN

Passarono alcuni secondi da quando ero davanti a mio padre che con rabbia mi stava gridando incessantemente, mentre Ada e Narcissa facevano del loro meglio per riuscire a calmarlo.

Io osservavo la loro discussione con totale indifferenza.
Era giunto il momento che tutti loro sentissero alcune verità su questa famiglia che eravamo.

"Ann, basta così, sei andata troppo oltre! Guarda lo stato di salute in cui riversa tuo padre! Cambia atteggiamento. Fatto...." Narcissa mentre parlava si era avvicinata a me e mi diede uno schiaffo, poi torno da suo marito per cercare disperatamente di calmare la sua ira.

"Tutto quello che hai, ne devi essere solamente e soltanto grata!" mi disse.

Risi incredula delle sue parole. 

"Dimmi Narcissa, quale parte dovrei esserne grata? La parte in cui ha sedotto mio padre inducendolo a spezzare il cuore di mia madre, la sua vera compagna? Forse dovrei essere grata della parte in cui mia madre alla fine abbia perso questa battaglia e ha rinunciato a tutto, decidendosi di togliersi la vita? O forse dovrei essere grata per tutte le volte che mi hai sempre allontanato da questa famiglia e mi hai escluso a favore della persona che ha il tuo steso sangue?" sputai fuori con tono sdegnato.

Ada fece del suo meglio per riuscire a placare sua madre, prima che si stesse dirigendo verso di me e riusciendola a fermarla a pochi centimetri da me.

Ricambiai il suo sguardo furioso molto freddamente, l'odio che c'era tra noi due era quasi elettrizzante nell'aria che ci circondava.

"Non hai il diritto di parlare cosi di mia madre. Però hai ragione su una cosa riguardo a quello che hai appena detto." ringhiò Ada con un sorriso sardonico sulle sue labbra.

"Oh, ma davvero! Sono molto sorpresa che tu sia d'accordo con me riguardo a qualcosa" sbuffai e strizzai gli occhi con prudenza.

"Lo ammetterò  molto volentieri, visto che c'è del vero in quello che dici. La mela non cade mai lontano dall'albero, non è vero?! Su questo hai assolutamente ragione." mi sorrise e gettò la testa all'indietro con arroganza fissandomi altezzosamente.

Mi feci coraggio, pronta a sentire le parole taglienti che stava per lanciarmi.
Se era d'accordo con me su qualcosa, era solo perché gli poteva servire al suo scopo.

"Avevi ragione con quello che hai detto e vuoi sapere perché?"

"Non proprio, Ada. Onestamente, i tuoi piccoli spettacoli teatrali mi stanno annoiando. Ho di meglio da fare col mio tempo libero." gli risposi con nochalance mentre mi stavo voltando per andarmene.

Il braccio di Ada si allungò e afferrò il mio di scatto, affondando le sue unghie affilate nella mia morbida carne, sul viso aveva un sorrisino malefico.

"Oh, ti prego, resta per ascoltare, piccola debole stronzetta!" mi sibillò piano, in modo tale che nessuno la potesse ascoltare tranne che me.

"Tu e la tua vera madre siete fatte della stessa pasta. Volenti, disgraziate, insipide, che non riescono a tenere al loro fianco uno straccio di uomo. Quando gli uomini se ne vanno, voi incolpate tutti gli altri tranne che voi stesse. Guardati, se patetica quanto lo era lei." disse con cattiveria.

Prima che potessi rendermene conto, la mia mano era partita verso la sua guancia.
Il suono dello schiaffo che le avevo sferrato risuonò acuto.

Sembrava che stesse accadendo tutto al rallentatore, mentre la mia mano si schiantava sul suo viso e la sua testa si girava di scatto, la forza dell'impatto le fece perdere l'equilibrio e mentre barcollava leggermente di lato, lasciò andare la presa sul mio braccio.

Stavo respirando affannosamente mentre cercavo di placare la mia rabbia.
Non avevo mai desiderato prendere a pugni qualcuno  così tanto, quanto Ada in quel preciso momento.

Ada girò la testa per farmi un sorrisetto e la follia nel suo sguardo mi destabilizzo per un attimo, intanto che la guardavo con occhi spalancati dall'incredulità.

"Sai perché Brad ha scelto me invece che te?" mi disse ridendo, il suono delle sue parole era un po' sconvolto mentre inspirava lentamente.

Si rimisse dritta e ferma e mi affrontò di nuovo, ma questa volta rimase un po' più lontana da me, mentre i suoi occhi danzavano con un fuoco ostile intanto che si lisciava i vestiti.

"È...perché sto portando in grembo suo figlio!" mi disse.

Mi paralizzai all'istante mentre un brivido mi percorse lungo tutto il corpo.
No...non poteva essere vero.

Quindi, tutto questo, significava che Brad mi aveva tradito più di una volta con lei.

Mentre combattevo con le mie emozioni contrastanti e fissavo scioccata la mia sorellastra Ada, lei mi sorrise malignamente mentre mi girava lentamente intorno.

"È davvero un peccato che nonostante tutti gli anni che tu hai trascorso insieme a Brad, semplicemente lui non riusciva a togliermi dalla sua testa. Non sei mai stata abbastanza per lui, mia cara Ann, e non lo sarai mai. Quando ti lasciava da sola la sera, veniva da me a scaldare me e il mio letto. Per Brad tutto ciò che sei stata, sei e sarai, è solo un titolo, un mezzo per ereditare tutto il regno." canzonò Ada a bassa voce.

Le sue parole piene di puro veleno, incidevano dolorosamente un segno nel mio cuore.

Pensai a tutte le volte che Brad se ne andava via di fretta, era soltanto per andare da lei.
Non c'erano mai stati incarichi dell'ultimo minuto, riunioni di famiglia o affari di branco....
Erano tutte scuse inventate frettolosamente, in modo tale che io ci credessi e lui potesse tranquillamente scoparsi la mia sorellastra!
Ed io per tutto questo tempo ne ero stata all'oscuro.

Mi sentivo così stupida!

Per quanto volessi urlare, piangere, infuriarmi, riuscì a mantenere la calma e feci del mio meglio per isolare il lancinante dolore dal mio cuore.
Strinsi le mani in pugni e affondai le unghie nei palmi per cercare di distrarmi, mentre Ada continuava ad infierire.

"Una piccola disgraziata pietosa." mi ringhiò con una smorfia "Ma, non preoccuparti. Parlerò presto con nostro padre e poi io e Brad ci potremmo sposare." disse felice mentre smetteva di girarmi intorno e si posizionava davanti a me.

Fece scorrere il suo sguardo su di me ancora una volta, il disprezzo e il disgusto trasudavano dal suo stesso essere e mi si avvicinò nel tentativo di intimidirmi.

"Te l'ho detto,Ann. Mi prenderò tutto! E non c'è niente che tu possa fare per riuscire a riprendertelo."

La fissai e sentii che la rabbia che avevo dentro mi abbandonava.
Perché dovrebbe importarmene adesso?
Avevo un nuovo piano e questo non pretendeva di rivedere mai più quel bastardo traditore del mio compagno o della mia sorellastra. 

Mentre uno strano senso di calma mi pervadeva, attenuando il dolore acuto nel mio cuore, sorrisi serenamente ad Ada e quasi mi misi a ridere di fronte a lei, data la sua espressione confusa che aveva sul suo viso.

"Sai che ti dico Ada?! Puoi avere Brad. Non vale neanche un grammo del mio tempo o delle mie energie. Ho cose molto più grandi e migliori da fare in questo momento, che stare dietro ai tuoi piccoli e stupidi giochetti. Buona fortuna col bambino e col  tuo matrimonio imminente. Spero vivamente che tu un giorno non ti dovrai mai pentire delle tue azioni."

Detto questo, presi la gonna del mio abito da sposa e lo sollevai.
Mi voltai per andarmene e salii le scale.

Era giunto il momento di togliermi questo stupido ed inutile abito da sposa.    

ALPHA NOCTURNE'S CONTRACTED MATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora