POV ANN
"Se avessi tenuto le tue mani solo per te stesso, non avrei avuto bisogno di..."
"Di cosa ragazzo? Di farti fare una figura da stupido e di dare alle persone un motivo di dubitare delle tue capacità di Alfa?" Adam grugnì.
"Ti farò pentire di avere detto ciò!!"
"Mi farebbe davvero piacere, vederti provare di nuovo, quando ci avrai riflettuto un po' di più...qualsiasi azione sia stata, questa che hai appena fatto."
Brad ringhiò mentre si sdraiava immobile sotto la presa ferrea di Adam.
Era furioso.
Come aveva fatto a mettersi in ridicolo, proprio in quel modo?
La sua reputazione ne avrebbe sofferto gravemente.Alpha Nocturne si era già guadagnato una reputazione come Alpha potente, ma Brad non vedeva l'ora di schiacciarlo quando sarebbe salito al trono.
Ora, non solo, si era dimostrato incapace di poterlo fare, anche se era in un momento di rabbia, ma aveva anche allontanato l'unica persona che poteva aiutarlo veramente di poter salire al trono.
Ovvero me!!Ada non era nulla in confronto a me, non aveva nemmeno la sua lupa, per l'amor del cielo!!
Il branco non l'avrebbe mai accettata.Lei non avrebbe mai governato il branco con il titolo di Luna, ed ora era anche bloccata con un compagno che l'aveva messa incinta, ovviamente da un incontro che lei aveva pianificato e che lui non si ricordava nemmeno.
"Segnati le mie parole Alpha Nocturne. Te ne pentirai!" ringhio' Brad a bassa voce.
Vidi Adam avviccinare il suo viso a quello di Brad con un sorriso.
"Oh, sono assolutamente sicuro che ci proverai di nuovo. Tuttavia, adesso ho bisogno di andare da un'altra parte e ho tutta l'intenzione di portare con me la tua ex-compagna. Resterà con me per creare al mio fianco un futuro, che tu potrai solo immaginare e non c'è assolutamente nulla che tu possa fare a riguardo per impedirlo." gli disse in tono basso, ma da poter essere sentito solo da noi.
Adam si alzò molto velocemente e si spolvero' i vestiti, lisciandosi le pieghe.
Diede un ultimo sguardo infastidito al mio ex e si voltò nela mia direzione.Mi fece un sorriso seducente e mi porse con eleganza il braccio, osservandomi con molta aspettativa.
"Sei pronta a partire?"
Il mio stomaco si ribaltò alla vista del suo sorriso e avvolsi la mia mano intorno al suo braccio.
Ci dirigemo verso l'uscita e gli sguardi di ogni singolo cliente erano su noi due che lasciavamo il locale nel modo più silenzioso."ASPETTA ANN!! La tua borsa!" sentii la voce di Lexi gridare euforica dalla porta del locale mentre Adam mi teneva aperta la portiera dell'auto.
Mi fermai e voltandomi vidi il volto radioso della mia migliore amica che correva verso di me.
Mi gettò le braccia intorno al collo e mi abbracciò forte."È perfetto!!" mi sussurrò all'orecchio, riferendosi ad Adam, prima di mollare la presa su di me con uno sguardo civettuolo. "Non fare nulla che io non farei, mi raccomando." disse maliziosa e facendomi l'occhiolino, poi ci salutò entrambi.
Poi si voltò per andarsene.
"Tutto questo lo sai che non mi limiterà mai!" le urlai.
Lexi alzò il braccio e mi fece il dito medio, mentre continuava ad allontanarsi senza nemmeno prendersi la briga di voltarsi a guardare indietro.
Quando salii in macchina, mi voltai verso Adam che continuava a fissarmi con un'espressione vuota sul viso.
Mi faceva sentire un po' a disagio, quindi presi la cintura di sicurezza, allacciandola lentamente e in rigoroso silenzio.Dopodiché misi le mani unite sul mio grembo e guardai dritta davanti a me, attraverso il vetro.
Potevo ancora sentire il suo sguardo su di me."Mi darai parecchio da fare, non è vero?" commentò facendo un sospiro, poi mise in moto l'auto e si mise in strada.
~ Dipende se ha intenzione di toglierci i vestiti o meno...~ Maeve mi disse con tono sornione.
Le mie guance si inporporarono mentre mi muovevo a disagio sul sedile.
Non vedevo l'ora di sapere cosa avrebbe pensato il lupo di Adam riguardo a Maeve.Era temeraria, scostante, piena di opinioni e lontana anni luce dalla regalità.
Se si aspettava una compagna affettuosa che non discutesse mai, si sarebbe ricreduto molto bruscamente.Avevamo già percorso un lungo tratto di strada, in un silenzio scomodo, per quanto mi riguardava, ma non sapevo proprio cosa dire.
"Allora, il giovane Alfa..." mi disse "L'hai rifiutato prima o dopo aver accettato il nostro matrimonio contrattuale?"
Mi mossi di nuovo sul sedile ancora a disagio e lo guardai di sfuggita, volevo capire la sua espressione.
Il suo volto era rilassato mentre guardava la strada davanti a sé.
Teneva il volante con la mano sinistra mentre quella destra era appoggiata tranquillamente sul finestrino che era leggermente aperto, e il leggero venticello che passava spostava giocosamente i suoi capelli.Senza alcun dubbio aveva un'aura molto potente, anche quando era rilassato.
Sospirai piano, mentre riportavo lo sguardo al paesaggio che scorreva di fianco a noi."È un po' complicato." gli dissi "In realtà lo sorpreso a scoparsi la mia sorellastra in flagrante, la sera stessa in cui ti ho incontrato, ovviamente. Avevo appena indossato il mio abito da sposa e stavo andando a farlo vedere a mio padre...Dovevamo sposarci oggi, a dire il vero." dissi piano.
Il viso di Adam rimase calmo, l'unica cosa che lasciava trapelare il suo dispiacere era la lieve curvatura verso il basso delle sopracciglia.
"Li hai affrontati, allora?" mi chiese semplicemente.
Scossi la testa in senso di diniego e risi amaramente.
"NO! Sono praticamente uscita di casa e ho vagato per le strade come un fantasma, fino ad arrivare davanti al locale. La mia lupa Maeve, era furiosa e mi ha convinto ad entrare...in realtà io non bevo mai, quella era la prima volta che lo facevo." gli dissi girandomi verso di lui. "Ero ovviamente un po' brilla quando ho...ehmm...inavvertitamente ascoltato la conversazione tra te e il tuo Beta Allen."
Adam annuii lentamente.
"Ti penti della decisione che hai preso quella sera?" mi chiese sincero, girando il viso verso di me e guardandomi un attimo.
Poi riprese a guardare davanti a sé, la strada che stavamo percorrendo.
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ALPHA NOCTURNE'S CONTRACTED MATE
Werewolf"Cazzo, Ada...." "Brad...oh,cazzo...più in profondità...più forte!" la voce stridula di Ada implorava tra i gemiti affannosi. I colpi della testiera del letto sbattevano contro il muro e si stavano intensificando, mentre io mi immobilizzavo. NO...