Il suono insistente del campanello mi fa spostare lo sguardo dal computer, mi alzo infastidita e pronta ad urlare contro la persona dietro la porta.
«Cosa vuoi?» alzo gli occhi al cielo, quando lo vedo dietro la porta.
«Mi fai entrare?»
«No»
«Jas...»
«Dimmi solo perché sei qui»
«Volevo parlarti» risponde e lo invito a continuare.
«Beh, parla»
«Mi fai entrare?» ripete e mi sposto leggermente per farlo passare.
Andiamo in cucina e si siede.
«Ti ho per caso detto "siediti, fa come se fossi a casa tua?"»
«Sei insopportabile. Smettila di fare l'isterica» apro la bocca scioccata. Ma come si permette.
«Se sei venuto per insultarmi te ne puoi anche andare»
«Non voglio litigare»
«Davvero? Ultimamente sta diventando la nostra specialità»
Fa una smorfia e sospira profondamente. «Ho ripreso la croce. Ho chiesto a Barry di rubarla per me»
«Barry? Lo stesso che ti ha denunciato?» chiedo scioccata.
«Proprio lui» annuisce.
Non ha paura che possa riaccadere la stessa cosa? Non si ci può fidare di quel tipo.
«Ti fidi di lui?» mi siedo accanto a lui. «Non è affidabile, non dopo quello che ha fatto»
«Tranquilla, non farà niente» mi assicura e suona il suo cellulare, mi da uno sguardo e risponde. Parla a monosillabi, non capisco.
«Chi era?» gli chiedo non appena chiude la chiamata, ma non risponde.
«Devo andare» si alza e va verso la porta, ma lo blocco, mettendomi davanti.
«Non te ne puoi andare, stiamo parlando»
«Non te lo sto chiedendo Jasmine, te lo sto dicendo» mi sorpassa di nuovo e si avvicina alla porta, ma lo blocco nuovamente.
«Ma che problema hai?»
«Il mio unico problema sei tu» risponde guardandomi seriamente e va verso la porta, questa volta però non lo fermo.
«Rafe» lo richiamo non appena mette un piede fuori. «Se esci non disturbarti a tornare» mi guarda un ultima volta e poi esce sbattendo la porta.
Cos'è appena successo? Chi era al telefono e costa gli avrà detto per avere questa reazione?
Torno frustrata in cucina e mi faccio un'altro caffè, forse ha ragione Rafe quando dice che esagero, ma ne sono decisamente dipendente.
Come se non bastasse oggi sono fin troppo nervosa e la caffeina mi ha dato la mano giusta. Sono pronta a litigare con chiunque.
Mentre aspetto il caffè sento il campanello, si è già pentito?
Apro velocemente la porta e mi blocco all'istante quando vedo la persona dietro di essa.
«Sarah» sussurro.
«Jasmine?» mi guarda confusa.
La squadro per bene, è cambiata un po' dall'ultima volta che l'ho vista. È una pogue ora, non più la mia migliore amica.
«Che ci fai qui?»
«In realtà cercavo Miranda»
«È a lavoro» la avviso e lei annuisce guardandosi intorno.
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Amici di letto
FanfictionJasmine Davis vive una vita normale e privilegiata a Figure Eight con la madre, contando i giorni per andare in una prestigiosa università e trascorrendo il tempo con i suoi amici. È una delle ragazze più conosciute delle Outer Banks, con una bellez...