Capitolo 2

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Sara

Entro in classe, e mi siedo in ultima fila, all'angolo vicino alla finestra.
Tiro fuori il quablock a righe, e quello bianco da disegno.
Prendo il mio astuccio della Eastpack dalla tracolla della medesima marca, e inizio a tracciare linee indefinite sul quablock bianco.
Vengo interrotta da un'ombra.

"Posso sedermi?", chiede timidamente una ragazza.

"Certo.", le sorrido spostando la tracolla dalla sedia libera.

Si siede, ed io ritorno a disegnare, fino a quando la professoressa non entra in classe.

Stash

Arrivo trafelato a scuola, e corro nella mia aula, é sempre la stessa.

"Anche quest'anno si inizia con i ritardi, Fiordispino?", chiede il professore di matematica con un sorriso beffardo sul volto, suscitando risolini tra la classe.

"C'era traffico.", dico prendendo fiato.

"Sisi, vada a sedersi.", mi siedo, fortunamente in terza fila, vicino alla finestra.

Il professore spiega le regole della quinta, ed io scarabocchio sul banco.
Quando l'eterna ora di matematica finisce, mentre mi sgranchisco le gambe, intravedo dall'altro lato della classe una biondina niente male: se non ho sentito male all'appello, dovrebbe chiamarsi Paola.

Sara

Finalmente la ricreazione.
Esco nel cortile, e mi accendo una sigaretta.
Un gruppetto di ragazzi mi accerchia.
Sono tutti più grandi di me.

"Stasera vieni alla mia festa?", mi chiede uno porgendomi un volantino.

"Si, ja.", rispondo afferrando il foglietto con la via ed i vari recapiti telefonici.

La ricreazione finisce, ed io torno in classe.

"Ti hanno invitata alla festa?", mi chiede la mia vicina di banco, di cui ancora ignoro il nome.

"Si. A te?"

"Io non vengo mai invitata.", dice abbassando lo sguardo.

Entra il professore di matematica, che ci fa zittire immediatamente.

"Oggi ho già avuto un ritardatario, quindi il mio umore è pessimo.", ci dice.

Iniziamo bene.
Sospiro, prendendo appunti sul materiale che ci servirà.
Mi sono sempre chiesta a cosa serva la matematica, in un istituto alberghiero, poi...

Mentre quell'essere dai capelli grigi continua a spiegare, decido di scrivere un bigliettino alla mia vicina.

Ti va di venire alla festa con me? :D

Ma non ho l'invito...

Te lo procuro io!

Le sorrido incoraggiante. Lei ricambia il sorriso, e mi ringrazia.

Alla fine della scuola, rintraccio il ragazzo che mi ha dato l'invito, e gli chiedo se ne ha un altro.

All'inizio non vuole darmelo, ma poi lo prendo in disparte.

"E se facessi divertire bene il tuo amichetto li sotto?", gli dico provocante.

"Va bene.", dice dandomi infine quell'invito.

Lo consegno ad Angela, e poi, decidiamo di passare il pomeriggio in centro, per conoscerci meglio.

Stash

Stasera ci sarà una festa, io ed i ragazzi suoneremo.
È la prima volta che suoniamo ad una festa, abbiamo sempre e solo suonato in localini, mai in queste occasioni.
Speriamo bene.


Muahhahhahah
Che succederà alla festa?
Si conosceranno o no?
Io lo so u.u
Al prossimo
~Sara

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