Capitolo 30

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Sara

Vengo spinta contro qualcosa di freddo e ruvido, sembra un muro.

Iniziano a toccarmi e a spogliarmi.
Cerco di dimenarmi, ma invano.

Stash

Quando esco, Sara non è più al tavolo.
Sento delle urla da un vicolo.
Sembrano quelle di Sara, ma non ne sono sicuro.
Mi dirigo verso quel vicolo, e trovo Matteo, Andrea, Mattia e Luca che toccano la MIA ragazza.

Mi fiondo su Mattia, colui che la sta spogliando.
Lo spintono di lato.

"È arrivato l'eroe Fiordispino.", dice Matteo.

"Vaffanculo.", dico in risposta io.

Mattia continua a toccare Sara, che non dice nulla, non si muove.
È ferma, pietrificata.

Dopo che l'hanno palpeggiata e lasciata in intimo, se ne vanno.

Corro da Sara e la libero dalla benda e dai nastri.

Mi abbraccia, ma non dice nulla.

"Torniamo all'ostello?", le chiedo dopo che si è rivestita silenziosamente.

Annuisce semplicemente, e, mano nella mano, ci avviamo verso l'edificio.

Non dice una parola, ed è preoccupante.
Non trasmette emozioni, è completamente apatica.

Arriviamo davanti alla sua stanza, e prima di lasciarla andare la bacio.
Si stacca e mi fissa, per poi abbassare lo sguardo, girarsi ed entrare in camera.

Sara

In stanza c'è Angela, che non appena mi vede, mi abbraccia.

"Che è sta faccia?"

"La mia.", rispondo acidamente.

Si stacca dall'abbraccio, come se le avessi tirato un pugno in pancia.

Mi chiudo in bagno prendendo la lametta, ed inizio a tagliarmi.
Lacrime di frustrazione escono, ed io continuo coi tagli.

Sono uno sbaglio.
Ho sbagliato tutto dall'inizio, dal trasferimento.
Non dovevo giocare così coi ragazzi.
Non dovevo fidarmi.
Inizio a singhiozzare, ed Angela bussa alla porta.

"Tutto bene Sarè?"

Apro la porta, e sedendomi sul letto, racconto tutto ad Angela.

"Bhè, potevate evitare lo Starbucks, vista la situazione.", dice cercando di farmi sorridere. "Ma comunque tu devi denunciarli.
E ringrazia Stash."

Annuisco e torno a fissare il vuoto.

Faccio per alzarmi ed andare in bagno, quando Angela mi blocca.

"Dammi la lametta. Tutte quelle che hai. Pure le forbicine."

"No."

"Sara."

"Angela, no."

La sorpasso, e torno in bagno.

Stash

Devo passare ancora dei giorni con quei due minchioni.
Io li faccio fuori, prima o poi.
Mi passo una mano tra i capelli e sospiro.

Mi alzo dal letto e vado in stanza di Sara.
Busso, e ad aprire ci trovo Angela.

"Dov'è?", le chiedo cercando di mantenere la calma.

"In bagno..."

"E non la stai fermando?!"

"Ci ho provato.", sospira e mi fa entrare.

Busso alla porta del bagno.

"Angela, smettila!"

"Sono Stash."

"Non me ne frega. Sparisci."

Io ed Angela ci fissiamo, usciamo dalla stanza e iniziamo a pensare cosa fare per farle ritrovare almeno un pochino di serenità.


Buongiornoooo!
Sono viva, si. :')
Scusate se non ho postato ma tra la scuola (iniziata il 7) ed i tweet non ho avuto tempo.
Scusate l'enorme merdosità del capitolo, ma non è proprio periodo...

Comunque, ho iniziato anche un'altra FF, sempre su Stash, Ripetizioni d'amore. È in collaborazione con due ragazze stupende.

Spero di farmi perdonare nei prossimi capitoli.

Un bacione
~Sara

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