Capitolo 24

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Stash

"Ma che è sta merd?! A plastica è cchiù bon!", dico facendo quasi soffocare Sara dal ridere.

"Hai ragione.", dice Angela sospirando con il sorriso.

"Pomeriggio che facciamo?", chiede Sara.

"Io vorrei riposarmi.", risponde Angela.

"Io visito la città. Vieni con me?", chiedo alla nanetta.

Lei fissa Angela, che annuisce.

"Okay."

Finiamo di mangiare, e ci diamo appuntamento tra un quarto d'ora davanti all'ostello.

Sara

"Ma sei sicura di voler stare da sola? Vieni con noi, dai!"

"No, tranquilla. Non voglio fare da terzo incomodo, e poi sul serio, voglio riposare."

"Va bene."

Ho provato a convincere Angela a venire, ma è irremovibile.

Nel frattempo mi sono cambiata, ho messo un paio di pantaloni lunghi a vita bassa ed una felpa da maschio, con la ormai famosa scritta 'Obey'.

Scendo giù, e mentre aspetto Stash, mi accendo una sigaretta.

Alla prima ne segue una seconda.

"Scusami, ma Mattia e Luca rompevano.", dice lasciandomi un bacio sulla guancia.

"Fa niente."

Finisco la sigaretta e ci incamminiamo verso il centro.
Fortunatamente l'ostello è vicino.

"Hai avvisato i prof?"

"Quella di tedesco."

"Ok."

Camminiamo ancora un pò, fino ad arrivare davanti al Sacher Hotel.

"Andiamo vero?", chiedo saltellando.

"Si.", dice sospirando.

Ci sono due entrate: una è per l'hotel, l'altra per il negozio.
Entriamo nel negozio.
È piccolino, ma pieno di cioccolato.
Ci sono Sacher di tutte le dimensioni, cioccolatini, cioccolata calda, e chi più ne ha, più ne metta.

"Le posso offrire una cioccolata e una Sacher, madame?", mi chiede Stash imitando la voce di un nobile.

"Volentieri, sir.", rispondo altezzosamente io.

Ci siediamo e ordiniamo.
Poco dopo arrivano le cioccolate coi nostri dolci, che finiamo in un attimo.

Dopo aver pagato, prendiamo la metro ed andiamo dall'altro lato della città.
La metro, però, è tappezzata dai cartelloni del musical di Grease.

"Che ci fai li?", sfotto Stash indicandogli Danny.

"Corteggio la mia Sandy.", risponde mettendosi la mano nel suo ciuffo imitando la voce di Danny.

Scendiamo dalla metro, e andiamo alla H&M, dove Stash si compra un sacco di canotte.

Sono già le 17.30 quando decidiamo di tornare all'ostello, quindi riprendiamo la metro e torniamo.

Appena siamo nell'edificio, il prof di matematica ci viene incontro.

"Ragazzi, per stasera le quarte hanno organizzato una specie di festa.
Siccome non sapevano dove fossi, mi hanno detto di chiederti se cantavi e facevi da DJ.", dice rivolgendosi a Stash.

"Okay.", risponde lui.

"Ah, dimenticavo: alle due dovete spegnere tutto."

"Va bene.", risponde, stavolta spazientito.

Ci lascia andare, e alle 18.30, dopo cena, siamo tutti nelle proprie stanze, a prepararci per stasera.

Stash

È la prima volta che canto senza Alex e Daniele.
Ho un pò di paura, perchè le basi di solito le mette Dani, e invece oggi devo arrangiarmi.

Mi preparo, sotto lo sguardo attento dei miei due compagni di stanza.
Saranno anche miei amici-nemici, ma a volte non li sopporto proprio.

"Quindi dopo canti tu?", mi chiede Luca.

"Si. Suonare per 138 ragazzi, stupendo!", rispondo entusiasta io.

"Ci saranno le morette?", chiede Mattia.

"Sara sicuro, la sua amica non lo so.", risponde Luca.

"Bene.", ammicca malizioso Mattia.

Essendo pronto, esco, stringendo i pugni fino a farmi diventare le nocche bianche.

Fino a un mese e mezzo fa non mi sarebbe importato di Mattia e di quello che faceva con Sara.
Ma da quando è entrata nella mia vita, non riesco a fregarmene.

E poi siamo una sorta di coppia.

Speriamo bene per stasera.

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