Capitolo 28

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Stash

Continua a singhiozzare, ma non sento altro.
Credo che si stia tagliando.

"Apri questa cazzo di porta!"

"Tanto non te ne frega nulla di me. Non te ne frega un cazzo se te l'ho data col cuore o meno. A te interessa solo avermi scopata."

"Ma cosa cazzo hai per la testa?! Io ti amo. E non ti lascio sola."

Apre la porta, e crolla fra le mie braccia.
La stringo forte, e lei fa lo stesso.
La aiuto a disinfettarsi i tagli, ed usciamo.

Angela ci ha aspettati tutto questo tempo, è una ragazza dolcissima.

Prende a braccetto Sara, e si allontanano.

Sara

"Scusa per come mi sono comportata.", dico ad Angela.

"Tranquilla. Stash mi ha detto tutto."

"È che me la prendo per tutto."

"Ho notato.", dice facendomi spuntare un sorriso. "Perchè continui a farlo?", chiede alludendo ai tagli.

"Una volta entrati, non si esce più."

Annuisce e continuiamo a camminare fino allo Stephansdom.

Stash, invece, è scomparso.

Stash

Ho raggiunto i tre ragazzi che probabilmente hanno chiuso me e Sara.

"Ma chi si rivede.", dicono in coro.

Sono insieme a Matteo.

Stringo i pugni, e loro continuano.

"Piaciuta la festa ieri?"

"Ma se non se l'è neanche goduta, cantava."

"Ma io mi chiedo cosa ci trovi di bello in lui la moretta."

"Secondo me ci sta solo per pietà.", dice Matteo.

"Io vorrei sapere come hanno fatto ad uscire dal ripostiglio.", dice ghignando Andrea.

Aveva ragione Sara.
Sono stati loro.

"Allora siete stati voi. Lo sapevate che è claustrofobica?", dico cercando di stare calmo.

"Cosa?", dicono in coro.

"Si. E solo perchè sta con me non avete il diritto di sparlare di lei.
E comunque, se la sfiorate ve la vedrete con me.", dico per poi andarmene.

Raggiungo Sara, che è con Angela a parlare.
Scherza, 'ride', ma non è felice.

"Ragazze.", le dico abbracciando da dietro Sara.

Mi lascia un bacio all'angolo della bocca, e finalmente i professori ci dicono che la visita in questa chiesa sarà tra poco.

"Avevi ragione. Sono stati loro. Ma c'era anche Matteo."

"Quello della spiaggia?"

"Si."

Rimane zitta, e poi entriamo in chiesa.

Ci spiegano tutto, e poi ci fanno salire sul tetto.

"Wow.", dicono entusiaste le due amiche.

"È bellissimo qui!", dice Sara.

"Io di più.", le sussurro all'orecchio, facendola rabbrividire.

La bacio sotto all'orecchio e la sento sorridere.

I professori ci dicono di scendere, dobbiamo pranzare all'ostello.

Una volta arrivati all'edificio, io e Sara ci mettiamo in fila per prendere il pranzo, Angela sale prima in camera.

"Ciao moretta!", dice Matteo a Sara.

Lei lo ignora, e lui le passa affianco palpandole il sedere.
Peccato che siamo in mensa, l'avrei già picchiato.

"Non ti permettere mai più.", le dice con una calma ed una freddezza inquietante.

Lui passa avanti, noi prendiamo il nostro pranzo ed andiamo a sederci.

Abbiamo nuovamente il pomeriggio libero, quindi iniziamo a decidere come passarlo.

Sara

"Andiamo al parco?"

"Solo noi due però."

"Ci sto.", rispondo sorridendo.

Angela ci raggiunge e mangiamo.
Lei rimarrà qui a riposare.

Io e Stash ci diamo appuntamento tra dieci minuti qui.
Salgo in stanza, mi rifaccio il trucco e scendo.

"Andiamo principessa?"

"Si, mio principe."

Amo quando mi chiama principessa, riesce a farmi sentire importante.

Arriviamo al parco, e ci sediamo su una panchina.

"Raccontami di te.", gli dico appoggiando la testa sulla sua spalla.

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