Stash
Si tira giù le maniche del pigiama, che le coprono le mani, e si sdraia affianco a me.
"Perchè?", le chiedo.
"Non ho fatto nulla, Stash."
"Non ci credo. Ti conosco ormai.", dico avvicinandola più a me.
Si rannichia su un fianco, appoggiando la testa sul mio petto ancora nudo.
"Sono inutile, Stà. Neanche il latte per il piccolo ho!"
"E quindi? Abbiamo comunque il latte. E non sei inutile. Sei perfetta, ma non lo capisci."
Intreccio le mie dita alle sue, per poi baciarle i polsi.
"Ti amo.", le dico.
"Ti amo anche io.", risponde lasciandomi un bacio all'angolo della bocca.
Poco dopo, si addormenta.
-Tre anni dopo-
Sara
"Sei sicuro di farcela?", gli chiedo ridendo.
"Sì.", risponde Stash guardandomi male.
Stiamo traslocando, ci trasferiamo sopra al bar di Mario e Giovanna.
Hanno chiesto se lo volevo, ed io ho accettato.
L'abbiamo trasformato in un ristorante.Dani ed Ale cucinano, Stash fa il cameriere ed io lo aiuto, se non sono impegnata al bar.
"Dai, che ti aiuto.", dico avvicinandomi allo scatolone.
"No."
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
Aspetto una bambina e Stash è iperprotettivo."La scadenza era una settimana fa."
"Mica è colpa mia se non vuole uscire!"
Faccio un passo, quando sento un dolore atroce.
"Stash... Credo sia ora!"
Molla lo scatolone e corre da me.
Mi carica in macchina e mi porta all'ospedale, dove mi ricoverano.
Dopo non so quante ore di travaglio, la piccola nasce.
Stash non mi ha lasciato un attimo."Come la chiamate?"
"Angela.", rispondiamo insieme.
Abbiamo deciso di chiamarla come la mia migliore amica, che si è trasferita a Londra.
Ci sentiamo quotidianamente, e le ho promesso che andremo a trovarla, non appena la stagione invernale si sarà conclusa.
Stash chiama Ale e Dani, che corrono qui.
Ci hanno tenuto loro Francesco per il trasloco.
Paola si è trasferita in America, almeno non la vediamo più.
Non appena arrivano, Francesco corre da me.
Ho in braccio Angela, e Francesco la guarda male.
Stash lo aiuta a salire sul letto.
"Lei è Angela.", gli spiega. "È la tua sorellina."
Continua a guardare me e la piccola, poi scoppia a piangere.
Il mio ragazzo lo prende in braccio ed escono.
Sospiro, e dò il latte alla neonata.Stash
"Perchè piangi?"
"Non mi volete più bene.", dice con la sua vocina.
"Non è vero. Siete uguali per noi. E se prima eri solo, tra un po' sarai insieme a lei a giocare e vi divertirete."
Annuisce poco convinto, e si appoggia sulla mia testa, per poi crollare addormentato sulla mia spalla.
Alex e Dani, che erano entrati, escono.
"Sta dando il latte.", dice mio cugino.
Li guardo male.
"Non abbiamo visto nulla, tranquillo!", dice ridendo Daniele.
"Mi fido. Fate silenzio, che dorme.", dico io poi riferendomi a mio figlio.
Chi l'avrebbe mai pensato: Stash Fiordispino padre, di due figli, maturato con il massimo dei voti, e con un ristorante sempre pieno.
Sono felice.
E pure Sara, ha smesso di farsi del male.
C'è voluto del tempo, ma anche grazie a Francesco ce l'ha fatta.Al matrimonio non ci pensiamo per ora, siamo ancora giovani.
Ci amiamo, e questo basta.Fine.
Salve gente!
Come vedete anche questa storia è finita.
Ha un finale di merda, lo so, ma non avevo moltissime idee, e mi piaceva farla finire così.
Sappiate che ho già in mente una nuova storia.
(MUAHAHHAHAHA)
Ah, auguri, anche se in ritardo! ❤
Vi voglio bene.
~Sara
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Occhi Dentro Occhi.
FanfictionLei: 17 anni, vive da sola. Bella, nonostante si consideri brutta. Esce con tutti i ragazzi, ma è realmente come sembra? Lui: 20 anni, per la terza volta al quinto superiore. Ciuffo perfetto, voce incantevole. Un giorno si scontrano, cosa succederà...