Capitolo 12

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Sara

Maglia che arriva fin sotto al seno, stringendosi in modo che non abbia bisogno del reggiseno, pantaloncini corti a vita bassa con taglio inguinale, e trucco pesante: pronta per andare da Mattia.

Esco di casa, ed in poco arrivo da lui.

Suono il campanello, e viene subito ad apririmi.

Non appena mi vede, mi tira dentro per un braccio.

"Poi andiamo in un pub?", mi chiede portandomi in camera sua.

"Va bene."

Mattia si siede sulla sedia, invitandomi a sedermi sul letto.

"Nel frattempo...", inizia malizioso.

Capisco cosa vuole, non è la prima volta.

Mi avvicino sensualmente a lui, che inizia a fremere di eccitazione.
Mi siedo prima a cavalcioni su di lui, e sento la sua eccitazione premere.
Allora mi alzo, e, dopo averlo alzato e spogliato con calma, gioco alternando le mani alla bocca.

"Cazzo se sei brava!", ansima lui.

Allontano la bocca, per rispondere, ma lui mette una mano sulla mia testa spingendomi, per continuare.

Quando vedo che sta per venire, mi sposto.

Mi rialzo in piedi, e vado al bagno.

"Che dici, andiamo?", chiede Mattia quando esco.

"Si.", e ci avviamo al pub.

Stash

Ci siamo, si inizia.

Intravedo Paola in prima fila, e, da lontano, pure Sara. È con Mattia.

No, tutti, ma non Mattia.

Iniziamo a suonare, e vedo che lei beve, insieme a Mattia.

Canta le canzoni, tra un drink e l'altro, e si struscia su tutti.
È vestita come sempre: maglia cortissima, pantalonicini con taglio inguinale e a vita bassa.

Si intravedono tutte le sue curve perfette, e si vede che non ha il reggiseno.

È perfetta, cazzo.

La serata passa suonando, e alla fine, il pub è sempre più pieno.

Quando finiamo di suonare, andiamo a prenderci un drink al bancone, e ci trovo Sara, da sola.

"Dove sta il tuo accompagnatore?", le chiedo sarcastico.

"Si starà scopando qualche sua compagna di classe.", risponde lei fissando il vuoto.

Ha bevuto, e non poco, ma è ancora lucida.

"Canti davvero bene.", dice sempre fissando il vuoto, facendo una smorfia che dovrebbe essere un sorriso.

"Grazie. Ti offro da bere, posso?"

"Okay. Un Mojito.", ordina al barman.

"Non pensi di star esagerando, piccola?", risponde lui.

"Uno: non sono cazzi tuoi; due: l'alcol lo reggo perfettamente, e tre: non sono piccola!", sbotta contro il barista.

Sorrido sotto i baffi, e ordino un Mojito anche per me.

Dopo averci dato i drink, andiamo su uno dei divanetti, e parliamo, da amici.

Sara

Solo amici. Ricordalo.

Ad una certa, decido di andarmene, lasciando qui Mattia: si starà sicuramente scopando qualcuna.

Prima di andarmene, però, Stash mi lascia il suo numero, e vuole il mio.

"Solo amici.", gli ripeto dopo avergli dato il mio numero.

L'ha detto lui, e glielo ripeto, nonostante io non creda all'amicizia tra maschi e femmine.

Torno a casa mia, e vado subito a letto a dormire.

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