Capitolo 50

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Sara

Mi sveglio abbracciata a Stash.
Non ricordo di essermi addormentata con lui.
I ricordi di ieri mi colpiscono, e mi allontano da lui.
Non posso perdonarlo così facilmente.

Vado in bagno per farmi una doccia, ed il mio sguardo si posa sullo specchio: alla base del collo ho una macchia enorme.
Non si era mai spinto a tanto.
Entro nella doccia, e lascio scivolare i miei pensieri con l'acqua calda.

Quando esco, Stash è ancora lì che dorme.
Mi vesto e mi dirigo in cucina, dove Dani ed Alex stanno discutendo.

"Giorno.", dicono insieme.

"Giorno.", mugugno.

I ragazzi mi fissano con la bocca spalancata.

"Che c'è?"

"Il tuo collo.", dice Alex.

"Lo so.", dico cercando di coprirlo meglio con la sciarpa, diventando rossa.

"Quindi avete chiarito?", chiede Dani.

"No. Questo era prima.", dico mentre bevo un po' di caffèlatte.

"Ehi, quello era il mio caffè!", borbotta Alex.

"Te lo rifai, tanto non devi andare a scuola!", replico con un sorriso io.

"Uff. Comunque, tornando a noi, se quello l'ha fatto prima, non vi siete ancora parlati?"

"No, e mi sono svegliata che ero abbracciata a lui. Ma poi perchè sto raccontando tutto a voi?", chiedo sbuffando.

"Perchè noi siamo noi!", dice Alex.

"Ale?"

"Dimmi nana."

"Vaffanculo.", dico poggiando la tazza, sorridendogli, e prendendo la borsa, per poi uscire ed andare a scuola.

Una volta in classe, trovo Angela che studia.

"Giorno.", mi dice.

"Giorno.", rispondo sedendomi.

Mi fissa per un po', e poi mi abbraccia.

"Che è successo stavolta?"

Mi sfogo raccontandole tutto, e lei non dice nulla fino alla fine.

"L'ha fatta grossa stavolta. Oggi dobbiamo pranzare da loro?"

"Giusto, oggi mensa.", dico sospirando.

La campanella suona, e la prof di lettere entra.
La classe, mentre io mi sfogavo, si è riempita.

Per tutto il tempo, disegno sul mio diario.

Le ore passano, ed io non sono per niente stata attenta.

All'ora di pranzo, andiamo in sala.
Paola è tra le prime, io ed Angela andiamo indietro.

E, ovviamente, veniamo servite da Stash.

"Allora ti sei svegliato in tempo?", gli chiedo ironica.

Si passa una mano fra il ciuffo, e mi guarda male.

Nel frattempo, siamo al tavolo.
I professori lo guardano, penso che oggi lo valutino.

"Ti danno il voto oggi?", chiede Angela.

Lui annuisce.

Va in cucina a prenderci le orecchiette alle cime di rapa.
Che originalità 'sti prof.

Mangio, e poi devo correre in bagno, ho un corridoio intero da attraversare di corsa, perfetto.

Stash

"Cazzo, non posso andare da lei.", sbotto calciando la sedia del tavolo.

"Intanto ti calmi, poi chiama il prof e gli dico che per me non ci sono problemi. Anche se ti vorrei strangolare per ciò che le hai fatto.", dice Angela.

Chiamo il prof, e gli spiego che devo andare dalla mia ragazza.

"Non puoi lasciare una cliente sola al tavolo!"

"Prof, per me non ci sono problemi, preferisco che vada dalla mia amica.", mi aiuta Angela.

"Va bene Fiordispino."

"Grazie.", dico raggiungendo Sara. "Sara?", chiamo una volta raggiunto il bagno delle ragazze.

Non ricevo risposta, così aspetto sulla soglia.
Quando esce, si sciacqua, e poi punta uno sguardo di fuoco su di me.

"Che ho fatto? Sono venuto a vedere come state."

"Oh, allora ti ricordi che siamo in due?", dice freddamente. "Comunque stiamo bene, grazie."

"Domani vieni a vederci al locale?"

"Certo.", dice e se ne va.

Torno in sala, e finisco di servire le mie clienti.

"Domani andiamo a sentirlo?", sento chiedere Sara ad Angela.

"Si, volentieri."

Perfetto, allora può aiutarmi lei.

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