Capitolo 47

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-Due giorni dopo-

Sara

"Muoviti a consegnare, Sara!", mi dice la prof di inglese.

Abbiamo il compito in classe, ma io non ci sono con la testa, ho troppi pensieri.
Stash, che vuole che stia attenta in tutto quello che faccio, è iperprotettivo;
Alex, che sta cercando di aiutarmi a nascondere la gravidanza con mia mamma;
Daniele, che sta ancora con Paola: non ho avuto il coraggio di dirgli nulla, e mi sento falsa. Però so che ci starebbe malissimo, e non lo merita;
Marika, che si è circondata di ragazzi, ed io ho paura per lei, che le possa accadere qualcosa di grave;
Infine, Angela, che mi rimane sempre vicina. È l'unica -insieme a Stash-.

Ho consegnato praticamente in bianco.

"Che succede nana?", mi chiede Angela non appena consegno il foglio.

"Niente, troppi pensieri. Tutto qui.", replico forzando un sorriso.

"Sicura?"

"Si."

Angela mi sorride, e la prossima ora, Educazione Alimentare, inizia.

La mattinata passa velocemente, ed il pomeriggio lo passo a casa con Stash.
Domani visiteremo due o tre appartamenti, non vedo l'ora.

-Il giorno dopo-

Stash

"Allora, come potete vedere qui avete la terrazza sul mare, ed è tranquillo, anche d'estate, nel pieno del turismo.", dice l'agente immobiliare.

Stiamo visitando gli appartamenti, il primo è al Golfo.

Entrambi amiamo questo, quindi ho pensato che possa essere perfetto.

È abbastanza piccolo, ma bello.
Ha una camera da letto, un bagno spazioso ed un soggiorno collegato alla cucina.
Presto saremo in tre, ma penso che possa andare bene.
Poi c'è pure la terrazza che dà sul mare.

L'appartamento è persino già arredato, semplice, ma raffinato.

Sara ha gli occhi che brillano, credo le piaccia.

"Non penso ci sia bisogno di vedere gli altri, mi sono innamorata di questo. Sempre che a te vada bene.", dice voltandosi verso di me.

"A me va bene qualsiasi cosa.", rispondo.

"Okay, allora lo prendete?", chiede ancora incerto l'agente.

"Si."

Usciamo, e ci mettiamo d'accordo sul prezzo dell'affitto e sul quando ci darà le chiavi, tra due settimane.

"Come faremo con la scuola?", chiede Sara.

Nel frattempo ci avviamo verso la riva.

"Tanto non la finirai comunque.", le rispondo.

Si blocca e mi fissa.

"Stash... Devo finirla. Se non quest'anno, il prossimo!"

Torna indietro e si avvia in macchina.

"Portami a casa. Ora."

Sospiro raggiungendola.

Torniamo a casa, e lei si chiude in camera.

"Avete di nuovo litigato?", mi chiede Alex.

"Si.", sbuffo.

"Vado da lei.", dice mentre lo guardo male. "È quasi la mia sorellastra, dovresti fidarmi.", dice lui, avviandosi in camera mia e di Sara.

Sara

Sono sdraiata ormai da un'ora nel letto, cercando di liberarmi la mente, ma invano.
All'improvviso bussano alla porta.

"Stash, non ti apro!"

"Sono Ale."

Controvoglia, mi alzo e gli vado ad aprire.

Mi butto a peso morto sul letto, e lui si inginocchia davanti a me, abbracciandomi.

"Che ha fatto mio cugino stavolta?"

"Nulla. Non è colpa sua. È colpa mia, come sempre."

Mi guarda storto.

"Sara."

Sbuffo e gli dico che me la sono presa per la scuola, raccontandogli tutto.

"Siete due cretini. Stash specialmente. Comunque tu non rimani ancora qui da sola. Quindi o vieni di là con me o rimango io qui. Scegli tu."

Lo guardo male, ma poi mi alzo e vedo Ale sorridere.
Mi avvio alla porta, e Ale mi segue.

Entro in cucina, passando lontana dal divano in sala, dove Stash sta chattando con non so chi.

Mi prendo un bicchiere di succo, quando un attacco di nausea mi colpisce.
Corro al bagno, e inizio a rimettere tutto quel poco che ho mangiato.

Alex mi raggiunge.

"Stai bene?"

Annuisco.

"Io esco!", urla Stash sbattendo la porta.

Perfetto.
Per la scuola si deve litigare.


Saaalve!
Sono viva, sì. :')
Un bacione
~Sara

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