KILLIAN
NOTE AUTRICE: IN QUESTO CAPITOLO SONO PRESENTI SCENE DI SESSO E LINGUAGGIO SCURRILE. I PROTAGONISTI DELLA STORIA COME MOLTE VOLTE CITATO, SONO ENTRAMBI MAGGIORENNI E CONSENZIENTI. NON È PRESENTE NESSUNA VIOLAZIONE DELLE NORME DI WATTPAD, PERTANTO, SE SIETE MOLTO SENSIBILI O NON AVETE PIACERE DI LEGGERE SCENE O ATTI SESSUALI, VI PREGO DI SCORRERE. INOLTRE, CI TENGO A FAR SAPERE CHE L'AGGIUNTA DI QUESTE SCENE, È PENSATA PER DARVI E FARVI LEGGERE UN PRODOTTO CHE PIÙ SI AVVICINA ALLA REALTÀ E ALLA VITA DI TUTTI I GIORNI.
Mi sfilo il preservativo, posandolo ai piedi del letto e girandomi verso il corpo appisolato di Bea, che da sopra il mio petto, respira lentamente.
L'avvicino di più a me, tenendola tra le mie braccia e dandole un bacio sulla testa, per poi sospirare e restare in silenzio.
Nel frattempo le sue dita continuano a creare piccoli cerchi sulla mia pancia. È il momento più tranquillo che abbia mai avuto dopo un orgasmo. Di solito non mi dilungo in romanticherie e coccole, anzi, ho sempre preferito: «Okay, è stato carino, ciao.» Ma con lei non è stato solo 'carino'.
Con lei è stato fantastico: dal momento che ha preso a cavalcarmi, a quando i suoi occhioni blu mi guardavano, mentre le sue tette ballavano sotto il mio sguardo estasiato.
Non credo che esista immagine migliore di lei.
Non c'è stato sogno che abbia fatto su di lei, che possa essere minimamente paragonato a quello che ho vissuto qualche minuto fa.
Vederla invece ora, calma, stanca e tra le mie braccia, mi porta a voler rivalutare la parte delle coccole e a darci dentro di nuovo e di nuovo, finché non ne avrò abbastanza.
Ma so già di mio che Bea Evans è come una di quelle droghe sintetiche sul mercato, le provi una volta e ci resti sotto per tutta la vita. Ed è proprio quello che sto provando ora, un'irrefrenabile bisogno di entrarle dentro e sentirle pronunciare di nuovo il mio nome...
«Tesoro, di' al tuo uccello che ho avuto due orgasmi e ho bisogno di almeno un'ora per riprendermi.»
Sorrido divertito. «Stavo pensando alle tue tette.» Ed è la verità. Nonostante il suo fisico snello, ha delle tette perfette. Non troppo enormi, né troppo piccoline: della giusta misura delle mie mani.
Sbuffa. «Le vorresti anche tu, non è vero?»
«Ti piacerebbe.»
Si sposta di poco, alzandosi e guardandomi con quegli occhioni blu, che si inteneriscono quando sta per dire qualcosa di divertente. «Hai per caso detto 'Ti piacerebbe' come una stronza egocentrica?»
Faccio una scrollata di spalle. «Sì.»
«Potremmo diventare 'bff'», ridacchia.
Aggrotto la fronte confuso. «Cosa?»
«Migliori amiche per sempre.»
Rido, scuotendo la testa. «Ho solo un problema laggiù.» Indico il mio uccello che continua a rimanere duro come una roccia e io non posso farci niente. «E un altro qui.» Mi tocco la testa.
«Uccello più testa... sei un malato di sesso?»
Mi lascio andare a una risata sguaiata.
«Tesoro, dovremmo curarlo questo brutto problema», dice subito dopo.
«Il mio problema sei tu, Bea Evans.»
Sorride. «Allora dovremmo fare qualcosa a riguardo.»
«Che vorresti fare?» Le chiedo malizioso. Mi piace giocare in questo modo con lei. Per prima cosa perché rido più di quanto faccia in un intero anno. Per secondo perché... perché significa che mi fa stare bene.
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THE PUCK PROMISE
RomanceBea ha una passione: l'hockey. Dopo essere stata infortunata, il suo unico obiettivo è riprendere da dove aveva lasciato e ottenere la qualificazione nella nazionale femminile di hockey. Killian è il nuovo arrivato, distaccato, maleducato e... irres...