𝑷𝒓𝒊𝒎𝒐 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑻𝒉𝒆 𝑵𝒆𝒘 𝒀𝒐𝒓𝒌 𝑩𝒐𝒚𝒔 𝑺𝒆𝒓𝒊𝒆𝒔
Nascere in un posto freddo e malsano, sporco di malaffari, egoismo e crudeltà può portare una persona a diventare come il luogo in cui vive.
L'oscurità può trapassare l...
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«Friedrich Stefan Becker, lei è in arresto per furto e tentata rapina».
Quella frase era tornata a galla dai miei ricordi remoti mentre correvo. Avrei rubato il primo mezzo possibile se fossi stato il farabutto sciocco di qualche anno fa.
«Cosa?». Quello di cui mi accusa è vero, purtroppo. Il capo del gruppo di cui faccio parte doveva riscuotere del denaro da un suo vecchio - o meglio, ex - amico (il direttore di una banca non lontana dal centro), così ci ha mandati a fare il suo lavoro sporco.
Non dovevamo fare del male a nessuno, solo spaventare. Ma sono stato mandato per primo - e da solo - a fare il primo passo... perciò ora credo che mi abbiano incastrato.
E ho già il sospetto di chi sia stato e perché. Anzi ne sono certo. Quel vigliacco è sempre stato invidioso di me.
«Ha il diritto di non parlare...»
Mi ammanettano e mi ripetono i miei diritti, mentre vengo trascinato giù per le scale e spinto nella loro volante.
Sono stato uno stupido.
Sono caduto nella trappola, e quel codardo ha avuto la meglio.
Ho perso.
Non sarebbe toccata la stessa sorte anche a Derek. Non lo avrei permesso. O quantomeno ci avrei provato.
Arrivai davanti alla banca, e mi guardai intorno in cerca di qualcosa di ambiguo. Poco più in là, tra le varie auto parcheggiate, ne adocchiai una in particolare. Dei ragazzi sedevano davanti, altri dietro. E stavano fissando l'edificio. Come immaginavo, avevano scelto un punto lontano delle telecamere per partire all'attacco.
Cercando di non farmi notare, mi avvicinai. Poi mi nascosi dietro una colonna aspettando il momento giusto per intervenire.
Avevo chiamato anonimamente la polizia, che sarebbe intervenuta non appena la banda fosse entrata in azione.
Il piano era quello di portar via Derek prima che gli altri entrassero in banca e la polizia li fermasse.
Dovevo giocare bene coi tempi.
Li vidi incappucciarsi e scendere ed io mi sbrigai a passare in azione. Puntai mio fratello, poi gettai a terra delle bombolette che sputarono fumo. Serviva per distrarli e crearmi un diversivo. Sembrava di essere in un film d'azione, ma l'annebbiamento temporaneo stava funzionando. Si era creata un po' di agitazione tra le persone per strada, e soprattutto tra il gruppetto di mascalzoni.