𝑷𝒓𝒊𝒎𝒐 𝑽𝒐𝒍𝒖𝒎𝒆 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑻𝒉𝒆 𝑵𝒆𝒘 𝒀𝒐𝒓𝒌 𝑩𝒐𝒚𝒔 𝑺𝒆𝒓𝒊𝒆𝒔
Nascere in un posto freddo e malasano, sporco di malaffari, egoismo e crudeltà può portare una persona a diventare come il luogo in cui vive.
L'oscurità può trapassare...
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10 anni prima...
«Come sarebbe a dire che non vuoi lavorare con me in fabbrica?». Il tono della voce mi fa capire quanto sia alterato. «Non hai scelta, Freddy».
È l'unico della famiglia a chiamarmi così. O meglio, l'unico ad usarmi in modo dispregiativo. E lo detesto. Eccome. Non vedeva l'ora che terminassi la scuola per trascinarmi nella fabbrica in cui lavora. «È il nostro unico mezzo di sostentamento, il più sicuro», ha sempre detto. Ma io non ho mai avuto intenzione di percorrere le "sue orme". Io voglio vivere la mia vita... fino a questo momento l'ho fatto in modo sbagliato. Ma almeno sono sempre stato io a decidere per me stesso.
«E cosa vorresti fare? Sentiamo». Ha uno sguardo allucinato. È una reazione così esagerata... Ma da un "padre" e un "marito" di famiglia così tradizionalista e... disperatamente povera, posso immaginarlo. Non mi vergogno delle nostre difficoltà economiche. So che fa parte della vita. E lo accetto. Ma mi vergogno di come reagiscano i miei a questa povertà.
Abbasso il capo, perché non ho una riposta da dargli.
Quell'uomo mi intimorisce, nonostante a soli diciassette anni sia più alto e grosso di lui. Davanti a mio padre divento minuscolo come una formica che può schiacciare da un momento all'altro.
La mamma è seduta al tavolo; lo sguardo chino sulle sue mani giunte sul legno vecchio. Fa sempre così: tace, lascia che sia lui a parlare per entrambi. «È lui l'uomo di casa», ha sempre detto. Nonostante delle volte le alzi le mani addosso, le urli contro... lei giustifica sempre le sue reazioni - anche verso i suoi figli. Lei lo difende sempre.
Il silenzio in quella casa viene scandito dal ticchettio dell'orologio. È così pesante da riuscire a soffocarmi. D'un tratto sento dei rumori dalle stanze dei miei fratelli. Spero tanto che non escano da lì, non voglio che assistano alla mia condanna (che sento che stia per arrivare di lì a poco)... non voglio che ci finiscano ingiustamente dentro.
Leyna ha solo quindici anni: troppo giovane e innocente per vedere suo fratello che viene picchiato da suo padre. Ogni volta che comincia ad alzare le mani, la trascino in un'altra stanza. Sente quello che accade, ma almeno non lo vede con i suoi occhi. Derek è solo un bambino di sette anni, ed ho così paura per lui quando crescerà...
Ormai in questa famiglia mi sono rimasti solo loro. Il mio bene più prezioso. Un gioiello raro da proteggere a tutti i costi.
Ma come posso farlo se continuano a vivere in questa casa? In questo quartiere. In questa città grigia, dal sole tiepido e dal freddo quasi perenne. Non riesco a vederne i colori. Non riesco a scorgerci una luce, una via di fuga.