Lo guardai e ansimai contro la sua mano, strizzando gli occhi e ordinandomi di stare zitto.
"Cucù, Benjamin, ti avevo detto di non scappare... in isolamento non c'era Dean ora me la prenderò con te.. vieni fuori"
Lo sentì avanzare e vidi Dean con gli occhi puntati su di me che cercava di trasmettermi tranquillità.
Poco dopo sentì il mio thermos a contatto con il pavimento e sobbalzai.
"Dai Benjamin...so dove abiti, so di Nicole.. non complichiamo le cose hm? adesso vengo a cercarti okay?"
Al pronunciare di quel nome mi imposi di stare calmo, lo facevano tutti i delinquenti, minacciavano me, mia figlia..
Ma quella cosa era nuova, non l'avevo mai trattata e non sapevo se aver paura o meno.
Dean scosse la testa come per rassicurarmi e io chiusi gli occhi, sentendo i passi andare nell'altro corridoio.
"Devi andartene"
Mi mimò Dean con le labbra.
Feci spallucce. Avevo paura, parecchia.
Lo vidi sospirare e puntare gli occhi su Samuel che ancora dormiva.
Allontanò la mano dalle mie labbra e si avvicinò al fratello svegliandolo e tappandogli la bocca, balzò seduto spostando gli occhi da me a Dean velocemente, chiedendo spiegazioni.
Dean scosse la testa e gli fece intuire che in un modo o nell'altro dovevano fare qualcosa.
Il castano si alzò in piedi e solo in quel momento mi accorsi che era piuttosto alto e muscoloso.
Mi squadrò da capo a piedi e sorrise forse intenerito dallo stato pietoso in cui mi.trovavo.
Sì se non fosse stato per quel coglione di mutaqualcosa ti avrebbero svegliato i miei gemiti perchè tuo fratello a momenti mi avrebbe allegramente scopato il culo. E che cazzo guarda questo? oh dio si sono una ragazzina in piena crisi ormonale.
Sorrisi e lui mi fece cenno come per rimandare le presentazioni a dopo.
Guardai Dean, e poi Samuel, poi abbassai lo sguardo sulla mia cintura d'armi, estraendo la mia Calibro38 che strinsi in pugno, vedendo il biondo balzare in piedi e venirmi in contro.
"Che cazzo vuoi fare ragazzetto eh? È una cosa seria questa, non è un'umano.. non conosci come si possa muovere, è veloce, vado io."
Sussurrò cercando di prendere la pistola di mano, ma lo bloccai prendendogli il polso.
Dovevo pensare ad una soluzione.
Suo fratello si girò di scatto facendoci cenno di stare zitti con un movimento della mano.
Avevo tutta la responsabilità di un carcere sulle spalle.
Un coglione girovagava per la struttura.
Era notte.
Un figo del porco mi aveva quasi.baciato.
E ora cercavo una soluzione per tirare tutti fuori dalla merda.
Pensa Benjamin, pensa cazzo.
Addestramento. Sono stato addestrato per difendendermi, ma dagli umani non da quelle cose.Mi decisi, ero deciso a prendere in mano la situazione una volta per tutte, sarei andato fuori io avrei mirato alla testa e sarebbe stata mia la responsabilità dell'accaduto.
Impugnai più saldamente la pistola e feci un grosso respiro, facendo cenno a Samuel di spostarsi, sembrò contrariato ma lo fece,.Dean mi punto gli occhi addosso scuotendo la testa e cingendomi un fianco invitandomi a non fare cazzate.
Vidi dai.suoi occhi che aveva paura e non appena mi accorsi del suo braccio attorno al fianco mi liberai e mi diressi ad aprire la porta lentamente uscendo nel corridoio buio e tranquillo, non si sentiva il minimo rumore e impugnai la pistola, caricandola in silenzio, non avevo mai sparato per uccidere, ma ero io il poliziotto in tutto questo gran casino e non dovevo aver paura di quello che era un mio dovere.
Indietreggiai tenendo la pistola dritta davanti a me udivo dei passi, leggeri quasi inudibili, puntai la torcia sulla porta alla fine del corridoio e aspettai, respirai e non mi feci prendere dal panico, un colpo, alla testa, devo mirare alla testa.
"Amore"
Non mi fu difficile individuare la voce, ne il tono.
Scuotè la testa ripetendomi che non era veramente lui.
Una figura, snella e dai capelli ricci apparve sulla porta, avanzando lentamente verso di me.
"Ben, sono io..Kyle, perchè hai una pistola, mettila giù"
La sua voce era calma e tranquilla, e la distanza fra noi diminuiva.
Benjamin non è Kyle, non è il tuo ragazzo premi il grilletto.
"A-allontanati"
Balbettai in un sussurro facendo aderire la schiena alla porta opposta.
"Ora non vuoi nemmeno coccolare il tuo ragazzo?"
Sorrise, e si scompigliò i capelli.
"Ho detto che devi starmi lontano"
Cercai sicurezza, aggrappandomi a quello che mi aveva detto Dean.
Non sono umani, non è umano Ben, non è umano.
Nonostante tutto però rimanevo impalato a tremare senza la forza di premere il grilletto.
Ormai era di fronte a me e io chiusi gli occhi, scacciando la paura.
"Non ho paura"
Sussurrai.
"Si che hai paura Ben ricordi? mi dissi che se avresti perso me, avresti perso tutto e ora vuoi spararmi"
Avanzò nuovamente verso di me.
"Ti amo Benjamin"
Sussurra afferrando la canna della pistola, costringendomi ad abbassarla.
"Volevi i Winchester no? e allora vienimi a prendere"
Si sentì la voce del più alto echeggiare, e vidi la figura davanti a me, voltarsi di scatto verso Samuel e venire colpita più volte, mentre caddi sulle ginocchia, completamente stremato da tutto quello.
Due braccia mi tirarono su, e mi presero in braccio, cingendomi i fianchi, mentre mi sentì sfilare la pistola di mano e non mi ci volle molto a riconoscere quel profumo e quel biondo cenere.
Mi adagió sul letto della sua cella e si sedette ai miei piedi, osservandomi.
Avevo gli occhi socchiusi ma riuscì a vedere quelli del biondo entrarmi dentro.
Mi alzai ma le sue mani premettero sul mio petto, costringendomi a stare giù.
"Benjamin, ti avevo detto di non fare cazzate"
Sbuffò mentre si udirono alcuni spari.
"Non sei mia mamma, io faccio quello che voglio"
Risposi io
"Sei efficente,intelligente ma su queste cose ne so più di te"
Ripetè calmo continuando a guardarmi.
"Come vuoi"
Sbuffai.
"Tutto bene?"
Mi chiese carezzandomi il ginocchio.
"Alla grande, ora me ne vado così ti lascio stare"
Mi misi seduto, resistendo ai suoi tentativi di mettermi steso e ci guardammo per interi minuti senza fiatare.
Sentì il suo braccio circondarmi il fianco per tenermi fermo e io portai la mano sul coppino, carezzandogli delicatamente i capelli e lo vidi far combaciare le nostre fronti. Chiusi gli occhi beandomi del suo respiro sulle mie labbra.Lo sentì carezzarmi la schiena e mi lasciai scappare un sorriso, mi stava facendo calmare.Lo attirai più verso di me e sentì i nostri nasi sfiorarsi, abbassai lo sguardo sulle sue labbra tornando poi a guardarlo in quei pozzi verdi in cui potevo specchiarmi.
Baciami, fai qualcosa cazzo, non resisto altri due secondi.
Lo vidi mordersi il labbro e intuì che stava per baciarmi.
Pochi inutili millimetri, che diventarono centimetri non appena suo fratello aprì la porta.
Balzai in piedi e per un momento fui sotto i suoi occhi.
"Tutto bene moccioso?"
Esclamò accorgendosi della mia espressione sconvolta
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His green eyes
Fanfiction《Dopo una vita difficile,Benjamin, un ragazzo di appena 25 anni, decide di entrare in polizia, e tutto va bene, fino a quel giorno. Due occhi verdi, un sorriso così perfetto da piegarti in due ed una tutina arancione, stiamo parlando di Dean Winches...