"Dovremmo tornare dentro sai? Sammy potrebbe preoccuparsi"
disse Dean distogliendomi dai miei pensieri.
"C-certo.."
"Perché ti piace passare del tempo con me?"
mi interruppe guardandomi
"i-io.."
"Le persone detestano la mia compagnia, perché non puoi essere come loro che dopo una scopata non ti si accollano?"
"Ah quindi io mi starei accollando?"
dissi con un filo di voce
"Bhe guardati"
fece spallucce ed io mi separai da lui, mettendomi seduto
"Va meglio ora?"
mi strinsi nella felpa tremante.
Mi guardó per alcuni istanti poi fece spallucce.
"sono sempre stato solo"
disse piano tornando a guardare le stelle
"sei tu che hai sempre avuto tutto"
aggiunse
"Non é vero"
mormorai con lo sguardo basso.
"Ah no? scommetto che hai avuto una famiglia splendida, una casa grandisdimsma.."
"Smettila.."
dissi piano
"ah la devo smettere Benjamin? ti scoccia ammettere di essere vissuto in una famiglia di ricconi del cazzo?"
alzó la voce
"Non mi scoccia ammettere proprio un cazzo Dean. . ho detto di smetterla perché tu non mi conosci affatto"
alzai la voce anche io, e con questa mi alzai in piedi.
"Sentiamo la storia su.. avanti Benjamin"
mi provocò facendo lo stesso e stringendo i pugni.
"Non voglio parlare okay? bene."
"Ma io ti ho chiesto una cosa Benjamin"
Mi afferrò il polso e mi fece aderire ad un muretto.
Mi rannicchiai su me stesso e scoppiai a piangere, strattonando il polso che molló dopo poco, con il segno della sua mano su di esso.
Lo sentì sospirare, mentre io continuavo a singhiozzare.
Si allontanò da me e tiró qualche pugno a qualche cosa, fra imprechi e cos'altro, quella notte non fui il solo a piangere, ma bensì il cielo, lasciandosi dietro uno scroscio d'acqua gelida che percepì fino alle ossa.
Afferrai il mio cellulare con le cuffie che stava sul pavimento e le misi in tasca, tirandomi su il cappuccio.
I miei occhi erano gonfi, rossi e la vista era appannata, ma mi bastò un'immagine sfuocata di Dean che prendeva tutto a pugni, per fsrmi alzare e correre da lui.
Gli presi i pugni di cui le nocche sanguinanti e lo guardai negli occhi.
"Ora basta"
sussurrai.
Aveva lo sguardo basso e la mascella contratta.
"Ti ho ferito Benjamin, so solo fare del male. . non merito di stare qui.
Merito una vita dove le persone entrano ed escono dal mio letto e.."
"Stai zitto"
sussurrai
"Benjamin é vero.."
"Ho detto di stare zitto, per dio ma lo capisci eh?"
ci guardammo sotto quella pioggia fredda, mentre il sangue nelle sue nocche colava anche sulle mie mani.
Nessuno disse niente e non avevo intenzione di mollare quelle mani, almeno, non prima che si fosse calmato.
Deglutì e lo tirai dentro mollando un polso e tornando in suite.
Non sembró contrariato ma rimase comunque zitto.
"Ben"
"Sammy sta zitto per l'amor del cielo"
dissi aprendo la porta del bagno ed entrandoci con Dean.
La richiusi e lo feci sedere sul water.
"Mi dispiace"
sussurró piano e flebile.
"Non é successo nulla, hai solo bisogno di una doccia calda hm?"
sussurrai sistemando alcuni asciugamani
"Benjamin.. dovresti andartene sono pericoloso"
"Dean non ho paura"
parve sorpreso
"Dovresti.."
"Mi vedi spaventato?"
dissi slacciandogli la felpa
"Cosa fai?"
"Cerco di evitare che ti venga una polmonite"
dissi liberandomi di tutti i suoi vestiti che gettai sul pavimento.
Gli disinfettai le ferite e gli riempì la vasca di acqua tiepida.
"Non sono tuo figlio.."
ridacchió
"entra in quella vasca o ti mando a letto senza crostate!"
dissi ridendo
"Okay mamma.. okay.."
si tolse anche i boxer e entró in vasca con un sospiro.
Mi spogliai anche io, con l'intenzione di farmi una doccia.
"Ben dove vai?"
mi chiese spostando gli occhi oer tutta la suoerficie del mio corpo.
"mi faccio una doccia i-io.."
"vieni qui con me"
mi tese la mano e io lo guardai.
"ah ora fai il permaloso?"
disse imitandomi
"sei un bipolare del cazzo lo sai questo si?"
mi abbassai i boxer e afferrai la sua mano, entrando con lui nella vasca.
"Oh ragazzetto. . lo sono eccome"
sussurró il più grande tirandomi indietro e facendomi mettere fra le sue gambe mentre lui da dietro mi stringeva.
"Beh un riccone viziato ti avrebbe mandato a fare in culo..."
abbassai lo sguardo facendo dei piccoli cerchietti sul bordo della vasca con il dito
"Non ero in me.."
"Ho notato"
dissi freddo
"Se non vorrai dirmi nulla posso capire.."
mi carezzó i capelli
"non ne ho mai parlato con nessuno"
"Va ben.."
sospirai e lo interruppi
"La mia famiglia non ha mai vissuto in una 'casa' sicura.
Mio padre era molto rigido e la pensava a modo suo su molte cose"
"Ben, le cicatrici che hai sul polso, sotto i tatuaggi.."
persi un battito, era la prima persona che se ne accorgeva.
"I-io.. si.."
sussurrai piano
"Non parlarne se.."
"No! davvero. . mio padre era un tipo violento, e... ed ha abusato di me fino all'età di 17 anni"
chiusi gli occhi cercando di reprimere le lacrime.
non disse nulla
"Ha ucciso tutta la mia famiglia, composta da mia madre e mia sorella.."
continuai.
"O-Oh B-Ben i-io.. non lo sapevo"
"nessuno lo sapeva"
sussurrai
"Ora nessuno ti farà più del male, ci sono io qui"
si allungó a baciarmi il collo da dietro ed io lo spostai di lato per dargli più spazio.
Inclinai il viso verso di lui e non esitó a appropriarsi delle mie labbra, nel modo più dolce possibile; spostai una mano sul suo viso a carezzarlo e lui fece lo stesso sul mio petto.
Quel magone che minacciava di esplodere si stava man mano reprimendo e con quel bacio é come se tornassi a respirare.
Mi girai, e senza staccarmi da lui mi misi sulle sue gambe, carezzandogli i capelli e continuando a baciarlo.
Ad un certo punto la porta si aprì senza darci tempo di fare o dire qualcosa, e Dean non aveva intenzione di staccarsi da me.
"Anche nella vasca?"
eccheggió la voce di Sammy
"Oh Sammy sta zitto e dimmi che succede"
ansimó la voce di Dean mentre io ero sceso a baciargli il collo.
"Niente non c'é niente"
disse piano
"allora esci no?"
mormoró Dean, alzandomi il viso con l'indice per far combaciare di nuovo le due labbra.
"Siete...nudi?"
disse avanzando verso di noi
"No..stiamo aspettando le tute da sub"
sospirò scendendo a baciarmi il pomo d'adamo.
"potreste smettere per un secondo di baciarvi perfavore?"
disse Sammy con tono irritato
"Oh Sammy ma tu sei etero a meno che il problema non sia Ben, in quel caso stai certo che io non smetterò mai di baciarlo"
Mi massaggió le natiche con entrambe le mani facendomi gemere sottovoce.
"N-non é Ben i-il problema D-Dean"
balbettó cercando di guardare altrove
"Ah no? peccato che sembrava volessi farci altro"
affondò i denti nel mio collo ed io chiusi gli occhi gettando la testa indietro.
"I-io... "
avvampó il minore
"lui é mio!"
esclamó sul mio collo
"e..o-or.."
"É tardi Sammy vai a dormire, qualunque cosa tu volessi dirmi puó aspettare fino a domani"
Non ricevette risposta, solo la porta del bagno che venne chiusa silenziosamente, lasciandoci alle nostre coccole.
"Benjamin promettimi che in nessun caso andrai a letto con mio fratello"
sussurró al mio orecchio fra un bacio e un altro.
"Bhe.. Sammy, dopo tutto ha un bel fisico, é un bel ragazzo, parecchio bello.. perché no?"
"Che cosa hai detto prego?"
mi guardó negli occhi e rabbridì.
"Stavo solo scherzando Dean.. é ovvio che non andrei mai a letto con tuo fratello.."
"mai"
disse
"mai"
ripetei
"Sei mio"
sussurró sulle mie labbra
"Sono tuo"
sorrisi baciando ripetute volte quei cuscinetti bagnati.
"Forse dovremmo andare a letto, é molto tardi"
sussurrai quasi tremando per quell acqua ormai fredda.
"Certo ragazzetto hai ragione".
Ci alzammo ed io mi avvolsi un'asciugamano in vita, mentre Dean indossó un accappatoio.
"Pensavo di dormire sul divano, dopotutto ho trovato alcune coperte e dei cuscini"
Dissi passando in modo disordinato il phon ad aria calda sui miei capelli bagnati che si asciugarono dopo poco.
"Tu odi i temporali Benjamin"
si poggió al lavandino ed intrecció le braccia al petto.
"I-io.. non moriró e poi saremo nella stessa stanza giusto?"
mi scompigliai i capelli ormai asciutti e li legai velocemente.
"E.. non pensi sia meglio stare nello stesso letto? sai, anche io ho molta paura dei fulmini e dei tuoni"
Mi abbracció da dietro, scatenandomi un sovraccarico di adrenalina
"Non voglio distrurbare."
"Ma te lo sto chiedendo io BenBen"
"Eh va bene... vuoi fare sesso vero?"
feci spallucce
"no.. voglio parlare, non ho molto sonno"
annuì
"V-va bene"
sorrisi mentre mi stringeva da dietro, probabilmente era troppo orgoglioso per ammettere di voler delle coccole, o forse voleva davvero parlare..
Indossai dei boxer, un maglioncino largo trovato sul fondo della mia borsa e un paio di calzettini.
Ci infilammo sotto le coperte e ci girammo entrambi su un fianco e ci guardammo per interi secondi.
"Benjamin"
sussurró
"hm?"
"Devo dirti una cosa"
sistemai la coperta e lo ascoltai, vedendolo spegnere la luce.
La stanza era in penombra e la luce dei lampioni filtrava dalla finestra.
"si..dimmi"
sussurrai timidamente.
"Noi due prima che abbiamo fatto sesso..ecco io mi sono sentito strano"
mi si geló il sangue nelle vene.
"strano?"
sussurrai con un filo di voce
"si, ma in senso buono, cioé sono stato bene, é stato bellissimo Benjamin"
rabbrividì e poggiai una mano a carezzare il suo fianco nudo e liscio.
"sei congelato Ben!"
sussurró.
"si..io ho freddo"
sorrisi più a me stesso e quel corpo caldo mi attiró a se, spostando quelle grandi mani sotto il maglioncino per scaldarmi come un bambino.
"Mi stai facendo provare cose bellissime in questi giorni e sopratutto oggi, grazie"
mi sussurró all'orecchio prima di baciarmi la fronte, e lasciarmi appiccicato a lui.
"Prima, quando ho detto quelle cose io.. io non volevo dirle ma non.."
"Non importa, non l'hai fatto apposta, capisco, non importa"
Lo interruppi sottovoce sentendo le sue labbra tirarsi in un sorriso sincero.
E riuscì anche ad addormentarmi stretto a lui, come se volessi essere protetto, con ancora nella testa quelle parole.
Non sono bravo a spiegare quello che provo, faccio schifo con le parole e sono un ragazzo incasinato, e solo Dean riesce a schiarirmi le idee, a farmi pensare solo ad una cosa, e quella cosa é lui, i suoi occhi, la sua bocca e quella sensazione che provo quando mi bacia.
Fino a quel momento credevo di sapere cosa significasse amare, ma mi ricredetti subito quando mi accorsi che quando ero con Dean il resto del mondo non contava più.
Io, Benjamin sono innamorato di Dean.
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His green eyes
Fanfiction《Dopo una vita difficile,Benjamin, un ragazzo di appena 25 anni, decide di entrare in polizia, e tutto va bene, fino a quel giorno. Due occhi verdi, un sorriso così perfetto da piegarti in due ed una tutina arancione, stiamo parlando di Dean Winches...