Guardai Dean imbarazzato e mi diressi verso la porta, aprendola.
Samuel mi fermò.
"Hai dei pessimi gusti ragazzino"
Ridacchió e fece sorridere anche me che alzai lo sguardo sui fratelli scuotendo la testa, vedendo anche Dean forzare un sorriso, si vedeva che non era rilassato.
Benjamin cazzo fai qualcosa!
"I-io... vi lascio dormire eh? É tardi."
Balbettai distogliendo lo sguardo dal più basso, direzionandolo sul pavimento.
Complimenti Benjamin, fai schifo.
"Si.. io ora penso mi farò una bella dormita"
Esclamó Samuel gettandosi sul letto.
"Benjamjn io.. "
Sussurrò Dean martoriandosi il labbro inferiore con i denti.
Lo guardai.
Tu cosa? Dimmi cosa? Andiamo in bagno, dimmi di si ti prego.
"Si?"
Sussurrai
"Eh? niente..vai a dormire, è tardi"
Ripetè senza però guardarmi, questa volta.
Annuì, uscendo nuovamente nel corridoio, raccogliendo la mia pistola che era sul pavimento, chiudendo la cella e tornando su quella scomoda sedia.
Tic Toc
L'orologio della parete non mi aiutava per niente a chiudere occhio, ripensavo a quello appena successo, ai suoi occhi, a quelle labbra, a quel corpo.
Ed era una cosa martellante e costante che mi portò a dover prendere un altro caffè, che bevvi seduto sul pavimento.
Dopo poco decisi di stendermi praticamente in mezzo al corridoio fissando il soffitto pieno di macchie.
"Benjamin sai solo fare a bere caffè?"
Una voce ormai familiare mi portò a tornare alla realtà
"Dimentichi i calmanti"
Risposi in un sussurro
"Anche tu non riesci a dormire?"
Sussurrò
"No, non dormo da una settimana"
Sbuffai continuando a guardare il soffitto.
"Sicuro vada tutto bene? "
Mi chiese
"A te cosa ti importa eh?"
Alzai il busto per dare un sorso al mio caffè.
"EhiEhi..io chiedevo solo. Calmo ragazzetto o mi toccherà salvarti ancora"
Ridacchiò
"Ora di secondo lavoro fai il super eroe, forte!"
Lo presi in giro ridendo.
"E tu cosa fai eh? il figlio di puttana a quanto vedo, l'hai scritto sul curriculum per farti assumere?"
Ora rise lui io sbuffai
"Pf stronzo"
Lo provocai
"Ti detesto lo sai?"
disse
"Mai quanto io detesti te."
Ribadì
"Ah si?"
Eccolo che provoca.
"Oh puoi contarci"
Risposi io
"Facile dirlo così eh, apri la porta e dimmelo in faccia stronzetto"
E perchè non accettare la sfida, tanto ormai pure la madonna era stufa di tutte le preghiere che facevo per farmi scopare da lui.
Mi alzai in piedi e lui splancò la porta davanti a me, facendomi cadere il mazzetto di chiavi.
"Risposta sbagliata Wood"
Disse con un ghigno malizioso sul viso mentre si appoggiava allo stipite della porta con la spalla.
"Non ti hanno insegnato che si chiudono le porte delle celle?"
Alzò un sopracciglio.
"Non ti hanno insegnato che si dorme a quest'ora eh?"
Mi chianai a raccogliere le chiavi e le misi in tasca.
"Non ti hanno insegnato che se si gioca col fuoco finisce che ti scotti?"
Disse passandosi la lingua sulle labbra e avanzando verso di me che indietreggiai.
"Non ho paura del fuoco ne tanto meno di scottarmi"
Dissi, vedendolo sempre più intenzionato a volermi avere.
"E se tu non avessi ancora visto, quello che il fuoco è capace di farti?"
Mi voltai e vidi che dietro di me finiva il corridoio e in poco tempò sentì i bordi della scrivania contro le mie natiche, e non ci volle molto prima che il ragazzo più grande mi costrinse a.sedermici sopra, facendomi divaricare le gambe, mettendosi fra esse, attirando il mio corpicino minuto contro quello muscoloso di lui, facendo sbattere insieme, i nostri corpi e costringendomi ad allacciare le gambe dietro il suo bacino.
"Non mi fai paura"
Sussurrai riducendo gli occhi a due fessure.
"Ma dovresti averne."
Sussurrò con voce roca e ferma.
"Ma non ne ho"
Ribadì con aria di sfida.
"Prima ti sei quasi scottato Benjamin"
Liberò una mano per slegarmi i capelli, e lo lasciai fare.
"Strano perchè non me ne so.."
Mi interruppe il suo pollice che si posò su un lividò presente sul mio collo, premendo e facendo movimenti circolari, mi aveva marchiato quel brutto stronzo, e quel dolore che stavo sentendo mi portò a chiudere gli occhi e schiudere di poco la bocca, buttando la testa indietro, lasciandomi scappare quello che protrebbe apparire come un piccolo ansimo.
"Vedo che ti piace essere marchiato ragazzetto"
Sussurrò il biondo abbassando lo sguardo sui fogli che stavo studiando.
Non dissi nulla, quel dito era peggio di una qualsiasi sega, quel ragazzo mi faceva bagnare con una carezza.
"Aveva proprio ragione il tuo amico Wiston, sei ossessionato da noi o meglio, da me."
E quella voce, dio salvami.
Con una mano gettai i fogli sul pavimento, senza preoccuparmi minimamente di nulla.
"Ma ora vuoi che continui eh? Non ti importa di nulla, stupido poliziotto"
E riuscì a percepire eccitazione nella sua voce.
"Stà zitto Winchester"
Ansimai
"Zittiscimi"
Mi provocò lui"Non ti hanno insegnato a tenere la bocca chiusa? Hm?"
Gemetti sottovoce a causa di quelle dita che mi premevano sulla pelle.
"Ti hanno mai detto forse che se la bocca è aperta è perchè aspetta di essere riempita? hm?"
Mi provocò, ansimandomi all'orecchio.
E dio santissimo se ero bagnato, ero un totale fiume in piena.
"Oh Benjamin.."
Sussurrò fermando i movimenti, spingendomi a stendermi sulla scrivania, posizionandosi su di me a cavalcioni.
Cazzo, non sta succedendo davvero.
Allungai una mano a strattonargli la tuta, tirandolo su di me, sentendomi poi bloccare dai polsi.
"Nonono ragazzetto, non funziona affatto così, sono io che comando qui."
Mi sentì rabbrividire e sorrisi.
Tu non comandi proprio nessuno mio caro DeanTiSfondoilCuloWinchester.
"Col cazzo!"
Ansimai.
"Ripetilo."
Si abbassò sul mio viso.
"Ho detto, col cazzo che comandi tu"
Sbuffai.
"OhOh e chi dovrebbe comandare tu? Hm?"
Lo vidi posare lo sguardo sul cavallo.dei miei pantaloni e mordersi il labbro inferiore.
"Sicuramente non te Winchester"
Baciami dio santo.
Poggiò la mano a coppa sul cavallo dei pantaloni della mia divisa, stringendo e facendo movimenti circolari con il polso portandomi ad ansimare.
"N-non qui D-Dean"
Ansimai divaricando istintivamente le gambe.
"E dimmi tu dove allora"
Stette al gioco e si chinò sul mio collo a baciarlo con foga.
"I-infondo al corridoio, a-a destra c'è il mio ufficio.. "
Ansimai senza controllo.
Che cazzo stai facendo Benjamin?
Mi sentì sollevato da quelle braccia che camminarono svelte fino al mio ufficio, e una volta dentro, fecero cadere tutto quello presente sul tavolo, adagiandomi su di esso, sentendolo subito dopo su di me, intento a togliere velocemente tutti i bottoni dalle asole aprendo poi la giacca, lasciandomi a petto semi nudo, vedendolo osservare ogni mio tatuaggio, con attenzione.
Chiusi gli occhi e ansimai.
Ho un caldo boia, strappami di dosso questa divisa e fammi urlare dio santissimo.
Mi sorrise e lo lasciai fare vedendolo chinarsi a leccare il mio sterno.
Cazzo sì, fanculo la tua fottuta lingua che vorrei in posti di cui è meglio non pronunciare il nome.
Il telefono del mio ufficiò iniziò a squillare ripetute volte facendomi sbuffare, lessi dall'icona arancione un 'CAPO' in maiuscolo ed afferrai la cornetta.
_Si?_
Sussurrai
_Benjamin? tutto a posto?_
_Oh si alla grande_
Presi fiato.
_Stai ansimando, tutto a posto sei sicuro?_
Dean Winchester mi sta per fottere sto da dio. DA DIO.
_È che la suoneria mi ha fatto prendere un colpo ehe_
_Volevo avvisarti che se senti dei rumori è David che ti da il cambio_
_Ah si? wow ehm okay_
Porco due non ci credo, fanculo.
_È per strada, inizia a prepare le tue cose_
_Okay la ringrazio buonanotte_
Eh fate apposta però.
Vidi Dean inclinare la testa di lato per poi avventarsi sul mio collo.
"Ehi..devi tornare in cella.. Dean"
Sbuffai mettendomi seduto e facendolo alzare sua volta.
"Che cazzo significa..?"
Deglutì guardandomi.
"Che mi danno il cambio e che devi tornartene in cella senza fiatare."
mi riallacciai la camicia e balzai in piedi, e lui con me.
"Benjamin, io..noi.."
Si riferì evidentemente al suo amichetto che faceva spessore.
"Non posso farmi trovare nudo su un tavolo con te che mi scopi, perderei il posto e la dignità"
Sbuffai cercando di calmarmi e raccogliendo le cose dal pavimento,.sistemandole meglio che potevo, anche se al buio.
Chiusi la porta del mio ufficio, accompagnando il detenuto alla sua cella.
"È stato un piacere Benjamin"
Disse guardandomi.
Fanculo baciami o lo faccio io.
"Piacere mio."
Forzai un sorriso.
Alza quel culo e baciami. Cazzo!
"Avvicinati un momento"
Sussurró alzandosi.
Si cazzo.
Mi avvicinai a lui e mi prese la mano poggiandosela sulla pacca dei pantaloni e potè sentire il suo membro eretto e umidiccio, coperto dalla stoffa a contatto con il palmo della mia mano.
Fanculo!
Provai a ritrarla ma lui mi tenne fermo il polso.
"Senti l'effetto che mi fai, Benjamin"
Sussurrò con voce roca guardandomi negli occhi.
Rabbrividì e deglutìì.
Senti l'effetto che ti spingo sul letto se non la smetti di provocare.
Ne approfittai per stringere di poco la mano attorno a quella rigonfiatura e lo sentì gemere.
"Ora devo andare.."
Sussurrai allontanando la mano lui vedendolo contrariato.
"Ciao Benjamin"
Disse serio forzando un sorriso.
"C-ciao Dean"
Sussurrai allontanandomi per poi chiudere la porta, a chiave, andando a preparare il mio zainetto.
Dopo qualche minuti vidi Daved comparire sulla porta.
"Hei Ben"
Esclamò
"David"
Sorrisi
"A domani allora"
Lo superai e uscì da quella prigione sentendomi libero e infilandomi in macchina deciso a tornare a casa.
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His green eyes
Fanfic《Dopo una vita difficile,Benjamin, un ragazzo di appena 25 anni, decide di entrare in polizia, e tutto va bene, fino a quel giorno. Due occhi verdi, un sorriso così perfetto da piegarti in due ed una tutina arancione, stiamo parlando di Dean Winches...