"Ragazzino tu sei geloso"
disse lui sicuro di se
"Piantala! non é vero"
mi alzai dalla scrivania e presi il telefono, digitando il numero del carcere, si sporse in avanti da seduto e afferrò il filo del telefono,tirandolo verso di se e facendomi cadere il telefono dalle mani, e spostando la scrivania, mollando un calcio ai resti di quella cornetta e di quei tasti che se ne stavano immobili sul pavimento.
In poco tempo mi fu addosso.
"Ho detto di no Benjamin"
Disse guardandomi dritto negli occhi.
"Vai dalla tua fidanzatina"
sussurrai allontanandolo ma lui tornó alla posizione precedente.
"Vai dal tuo fidanzatino"
ribadì lui
"Oh é quello che farò e ci scoperó anche sai?"
alzai un sopracciglio e sorrisi, vedendolo serrare le mandibola insieme ai pugni.
"E se non te lo permettessi?"
Le sue parole parvero come una minaccia.
"E che cosa vorresti farmi hm?"
Ora fui io ad afferrarlo per le spalle e spingerlo contro il tavolo che aveva spostato.
"Tu cosa vorresti che ti facessi?"
Si morse il labbro sedendosi sulla scrivania e attirandomi a se per i fianchi.
"Oh non lo so, tel'ho chiesto prima io"
Soffiai e sentì la sua mano intrufolarsi nella parte posteriore dei miei jeans.
"Ma io voglio saperlo da te.. vedi.. sei tu lo sbirro"
Sussurró avvicinando le labbra al mio collo e mollandomi una pacca sul sedere con la mano che ancora stava sui miei fianchi, facendomi squittire.
"Non lo so"
Ansimai sentendo i suoi denti scavare di nuovo nella pelle sensibile.
Non rispose, emise solo un grugnito dal fondo della gola, mentre potevo percepire i miei capillari scoppiare, dando origine ad un altro succhiotto.
"La tua ragazza lo sa?"
Cercai di non concentrarmi su quelle labbra e sul fatto che non avevo i boxer.
"Cosa dovrebbr sapere? che ho fatto una sega a uno sbirro?"
Sussurró mollando la presa che esercitava con i denti.
"Che n-non é una cosa seria fra voi"
sussurrai sospirando di sollievo ma sentendo il collo pulsare.
"Non regalo fiori, ne anelli e non porto colazioni a letto, vivo in un motel, viene, la scopo, le sorrido e dormo.
Dovrebbe averlo capito oramai"
Sentì che stava ridacchiando mentre mi stringeva una natica da sotto i jeans.
"E il tuo hm? il tuo lo sa che sei venuto fra le mie mani?"
Lo fai sembrare un porno se dici così
"C-Certo che non lo sa"
Deglutì; quella mano non voleva spostarsi.
"Hm... sembri un bravo ragazzo Benjamin"
Soffió sul mio collo.
"Sembravo..."
Allungai una mano dietro la sua nuca, a carezzarla piano.
"Invece per me lo sei ancora sai? devi soltanto sentirti meno in colpa e lasciarti andare... "
mi sussurrò all'orecchio
"Stà lontano da me Dean"
dissi in un modo che pareva un gemito
"Tu non vuoi questo.. tu vorresti stare qui.. con me"
Potevo sentire il suo fiato caldo sul collo e le sue labbra morbide su di esso
"S-sono fidanzato, ho una famiglia e presto dovrò sposarmi"
gemetti sotto i suoi baci leggeri
"Cazzate Benjamin, tutte cazzate"
Alzò la voce colpendomi nuovamente sul sedere.
"Cazzate? ah si?, forse per uno a cui non frega un cazzo di nessuno lo sono, per me no.. io lo amo"
squittì al suo colpo e cercai di placarmi.
"Non dovresti dire queste cose bambolina, non farmi arrabbiare"
Tornò a guardarmi e mi puntò contro il dito indice, picchiettandolo sulle mie labbra.
"E allora tu smettila di provocare"
Pronunciai queste parole, sporgendomi verso di lui talmente tanto che finì di pronunciarle sulle sue labbra, ma senza toccarle.
"Bhe? non finisci di parlare?"
Mi provocò facendo un mezzo sorriso.
"Oh no, io non ti bacio Winchester, toglitelo dalla testa"
Scossi la testa, allontanandomi finalmente da lui.
"Saresti uno dei tanti Benjamin, ti scopo, vengo e vai via"
Incrociò le braccia al petto mentre aprì la porta e presi il mio caffè, chiudendola subito dopo.
" Peccato che non verrò a letto con te, e tu non mi scoperai, ma una cosa voglio farla, andarmene. Non sono una delle tue puttane, tieniti quel desiderio ben custodito perchè non accadrà mai"
Portai il caffè alle labbra più volte, girovagando per la stanza, mentre il più grande se ne stava seduto sulla scrivania con la mandibola serrata ad ascoltare le mie parole.
"Finiscila Benjamin"
Sussurrò piano
"Finirla? ti è già successo di fare una pompa ad un poliziotto fidanzato, sulla sua scrivania mentre sei accusato di omicidio? mentre chiunque poteva entrare da quella porta e mettere a rischio la mia carriera.. ma certo tu cos'hai da perdere? a te cosa te ne importa se Kyle ci sta male perchè sono strano, a te cosa importa hm? "
poggiai il caffè sul tavolo e gli tolsi la maglia, dall'elastico dei pantaloni e gliela lanciai
"Vestiti, muoviti"
Mi chinai a prendere le manette dal cassetto e le aprì
"Benjamin.. smettila"
Disse rifiutandosi di fare quello che gli avevo chiesto.
"Come vuoi.. vuoi stare senza maglietta? vuoi attirare le poliziotte sexy con il tuo fisico eh? ah racconterai anche a loro che sei uno che scopa, sorride e dorme hm? oppure metterai tutto in pratica da subito eh? ah no.. ti chiedo scusa, hai già la tua scopata fissa"
alzai di poco la voce e raccolsi la sua maglietta dal pavimento e lui mi prese il polso e lo strinse tanto da lasciarmi il segno.
"Ho detto basta Benjamin... smettila, non mi conosci affatto.."
disse a denti stretti stringendo la presa.
"Ho detto che indossi la maglietta e ti riporto nella tua cella, muoviti"
strattonai il polso e mi liberai dalla sua presa, e lui mi spinse contro il muro, con un tonfo sordo, facendomi gemere di dolore.
"Ripetile.. che sono uno schifoso, ragazzo, puttaniere che non ha un minimo di cuore, ripetilo benjamin... su avanti"
mi afferrò per il collo e mi premette di più contro il muro, sussurrandomi quelle parole all'orecchio.
"Sei uno stronzo, schifoso, puttaniere senza un minimo di cuore"
ripetei con voce soffocata vedendolo aggrottare le sopracciglia e serrare la mascella.
"E se ti uccidessi?"
sorrise, scherzandoci su.
"Rimarresti uno schifoso!"
soffocai forzando un sorriso.
"Non c'è gusto con te, sei solo un finocchio che cerca di fare il coraggioso!"
disse mollando la presa e facendomi rannicchiare per terra, mentre l'aria tornava nei miei polmoni.
"Vaffanculo Dean!"
Arrancai in cerca di respiro, tornando in piedi a fatica e prendendo con la mano tremante la pistola dal mio cassetto e la puntai verso di lui che parve sorpreso.
"Wohoo bambolina, stavo scherzando.. non vorrai mica."
disse alzando le mani in segno di arresa, ridendo.
"La bambolina si è rotta i coglioni, ora vestiti"
Tenni la pistola dritta davanti a me
"Certo.. certo calmati Benjamin.. ora mi vesto, non c'è bisogno di fare lo sbirro cattivo eh? non attacca"
Prese un sorso dal mio caffè e lentamente indossò la maglietta
"Contento?"
disse alzando un sopracciglio.
"Ora girati, d-di spalle.. g-girati"
Gli feci cenno con la testa di voltarsi tenedo la pistola , stretta in pugno.
"Okay ma non ti arrabbiare sbirro.."
Con un lento movimento si girò e io mi affrettai a lasciare la pistola sulla sedia e a prendere le manette, afferrando i suoi polsi, premendolo contro il muro, e unendoglieli.
"Ora mi sculacci, non è così?"
Mi provocò mentre chiudevo l'ultima anella, attorno al suo polso e lo gettavo sulla sedia.
"Dimmi dov'è Samuel"
dissi un'ultima volta prendendo di nuovo il mio caffè in mano
"Non qui a quanto pare.. ragazzetto, hai stretto troppo non ti dispiacere.."
disse strattonando le manette.
"Sta zitto, hai già detto troppo"
Dissi rimettendo a posto la pistola e lasciandomi andare sulla sedia.
"Okay bambolina non c'è bisogno di agitarsi tanto. . .".
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His green eyes
Fanfiction《Dopo una vita difficile,Benjamin, un ragazzo di appena 25 anni, decide di entrare in polizia, e tutto va bene, fino a quel giorno. Due occhi verdi, un sorriso così perfetto da piegarti in due ed una tutina arancione, stiamo parlando di Dean Winches...