"Le sue labbra, sul mio petto" #21

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Aprì gli occhi e tastai il materasso accanto a me, era freddo e la coperta era leggermente spostata.
Ero assonnato e credevo di sognare ma più sbattevo le palpebre più quel posticino accanto a me era solo un comulo di lenzuoli spiegazzati.
Mi alzai tenendomi la testa con la mano e mi imbattei in una figura più alta di me, avvolta in un asciugamano in vita, era Dean, non era andato via, era solo andato a fare una doccia.
"Ma buongiorno"
mi guardó ed io gli sorrisi con aria assonnata.
"Buongiorno a te"
le mie guance presero colore e me le carezzó dolcemente.
"Il temporale é finito, oggi é una giornata piuttosto caldina quindi non penso avrai bisogno di quel maglione sai?"
disse asciugandosi le spalle con un'asciugamano bianco.
"É una scusa perché vuoi che mi spogli vero?"
Sorrise e annuì tirando in fuori le labbra
"Come fai a conoscermi così bene hm?"
ridacchió lanciando via il panno che aveva sulle spalle e sfilandomi la maglia con un rapido movimento, facendomi poi indietreggiare fino al letto, dove mi mise sotto le coperte, entrando con me.
Vidi l'asciugamano che era avvolto alla sua vita, lasciarlo prima che entrasse nel letto, ció significa che era nudo, e il mio corpo era coperto solo da un paio di sottili boxer, ma non sembrava fregargliene.
Si mise fra le mie gambe e la sua pelle fresca e gocciolante, a contatto con la mia mi fece rabbrividire.
Mi bació il petto e il collo, tenendo le mani sui miei fianchi, a carezzarli dolcemente, mentre mi lasciavo andare sul cuscino e mi godevo quello schioccar di labbra leggero sulla mia pelle tatuata.
Quando le sue labbra toccarono la parte del mio petto proprio sopra il cuore, trattenni il respiro sentendolo battere sempre più forte e sorrisi.
Alzó lo sguardo su di me e ci guardammo per interi secondi, senza dire nulla.
Sorrisi, era così bello, così complicato ma perfetto allo stesso tempo.
Mi bació, ci baciammo e salì a coprirmi con il suo corpo muscoloso, prendendo il tutto con serietà e lasciando che la passione prendesse la mano.
E chiusi gli occhi, mollando i freni e abbandonandomi a quel bacio, dolce e delicato, ma passionale e voglioso.
Inarcai il bacino verso di lui e mi abbassó quell elastico che divideva i nostri sessi.
Lo sentì subito sopra il mio, sentì il suo calore e di come in poco tempo la sua pelle fosse asciutta.
Scese a baciarmi il collo ed ansimai sottovoce il suo nome chiudendo gli occhi, mi fece intuire di voler ripetere quello che era successo sul tetto e non mi opposi.
Mi faceva stare bene, era l'unica cosa per cui mi sarei battuto e per cui avrei lottato.
Le sue labbra si spostavano dalle mie al mio collo e le sue mani carezzavano i miei fianchi con possesso, e si agganciarono ad essi quando diede la prima spinta, facendomi schiudere le labbra.
Agganciai le mani dietro al suo collo, divaricando le gambe quanto più possibile per dargli spazio e comodità.
Diede la seconda spinta e si staccó dalle mie labbra per ansimare su di esse con il suo respiro caldo.
Gli graffiai appena la schiena assecondando i suoi movimenti che diventarono sempre più regolari e profondi.
Non riuscivo a non baciarlo a non carezzarlo, non riuscivo a stare fermo.
La mia testa era un casino, il mio cuore mi usciva dal petto ed il mio corpo era suo, era fra le sue mani, mi sentivo così fragile senza Dean, così vuoto, così fuoriposto.
Solo con lui riuscivo a essere veramente me stesso, non riuscivo a non arrabbisrmi, ad odiarlo o a pensare di andarmene, non ce la avrei fatta.
E si fermó sul mio collo ansimante, portandomi a percepire il suo seme caldo dentro di me e facendomi rabbridire ed avere a mia volta il mio orgasmo.
Diede un altro paio di spinte prima di sfilarsi e restare ansimante e sudato su di me che lo strinsi e gli stampai piccoli bacetti sulle labbra rosse e gonfi.
E più rimaneva con la guancia sul mio petto, più il mio cuore battava forte, tanto che potevo sentirlo dentro la mia testa.
Ero preso da quel ragazzo, questo era chiaro, era la seconda volta che mi faceva quasi morire di batticuore ed era la seconda volta che mi ripetevo di amarlo, di amare ogni singolo movimento, ogni singolo respiro che faceva.
Mi giurai di non dire nulla, avrei rovinato tutto, e come mio solito mi ordinai di chiudere la bocca.
"a cosa pensi hm?"
disse con voce roca al mio orecchio andandolo a mordicchiare.
"a tutto mi fai stare bene"
dissi timido
"oh piccolo mio, tu fai stare bene me"
arrossì e lui mi bació un altra volta, prima di tornare con la guancia sul mio petto e stringermi.
"non ti accollare gne gne"
lo presi in giro sentendolo ridere
"oh BenBen ti uccido lo sai questo si?" sussurró.
"Non sono un fantasma, l'aspirapolvere non funziona con me"
"i fantasmi non si prendono con l'aspirapolvere.."
disse sconcertato per poi scoppiare a ridere
"Hai mai provato?"
chiesi ridendo
"No ma.."
"Non puoi saperlo Winchester"
risi ancora carezzandogli i capelli.
"Sei un cretino lo sai questo?"
disse alzando il viso per guardarmi.
"Si.. lo prendo come un complimento"
feci spallucce e sorrisi con la faccia ancora arrossata.
Scuoté la testa baciandomi proprio sul petto, sul mio cuore/martello e ridacchiai.
"Sei una bomba percaso?"
rise
"Ma taci!"
ridacchiai prima di essere baciato nuovamente da quelle labbra calde.
"sbirro mi drogo!"
disse sulle mie labbra
"Ah si e di che tipo di droga si tratta scusi?"
"Le sue labbra, mi aiuti a disintossicarmi la prego"
sorrise prima di baciarmi a lungo sulle labbra.
"e se non lo facessi?"
sorrisi
"Le sue labbra saranno mie a vita"
"Che peccato"
scherzai guardandolo dolcemente.
"Guarda che sono serio sai?"
mi sorrise spostandomi una ciocca dietro l'orecchio facendomi ridacchiare.
"Oh si anche io signor Winchester"
mormorai flebile e delicato.
Alzó il viso e fece incontrare i nostri sguardi.
Ero timido, e forse un po' troppo perso per riuscire a dire qualcosa, ma nessuno lo fece, il mio cellulare, sul comodino prese a squillare e notai dall espressione di Dean che non dovevo azzardarmi a rispondere.
Entrambi avevamo intuito chi fosse che mi chiamava e allungó un braccio verso il telefono che silenzió , portandolo con lo schermo in basso.
"Non abbiamo bisogno del testa di minchia che ci fa da sveglia no? io penso che sia stato un risveglio bellissimo, lo pensi anche tu ragazzetto vero?"
Le mie guance presero colore e annuì con un mezzo sorriso sulle labbra.
"É ancora valido il giochino che devi rispondermi sai?"
sussurró al mio orecchio mentre la sua mano, si era intrufolata sotto al lenzuolo per stringermi una natica.
"S-si.. s-si ho capito"
arrancai  sentendolo massaggiare subito dopo quel pezzo di pelle sicuramente arrossato.
"Bravo ragazzetto.. così mi piaci"
ridacchió chinandosi a mordermi il labbro inferiore tanto da lasciarmi i segni su di esso.
"Cosa ne dici se tornassimo sotto la doccia hm?"
disse con voce roca al mio orecchio scomparendo sotto il lenzuolo facendomi percepire il suo fiato caldo sul pube, insieme alla lingua che leccava via i residui del mio orgasmo fino all'ombelico.
inarcai la schiena, tutto questo se pur strano mi procurava degli spasmi d'eccitazione immensi, anche solo immaginarlo mi faceva bagnare.
chiusi gli occhi e strinsi i pugni nei lenzuoli affianco a me, in quell'istante la porta si aprì rivelando un Sammy piuttosto assonnato, con un vassoio in mano intento a darmi il buongiorno e a scusarsi per il pomeriggio precedente.
"Buon..machecazzo state facendo?"
aprì di colpo gli occhi, e gli sorrisi vedendolo sconvolto con la mia probabile colazione in mano.
Non risposi, non ci riuscì perché  lo stronzo con la faccia in mezzo alle mie gambe aveva iniziato a giocare con il mio membro.
Gemetti inarcando la schiena ma sforzandomi di non farlo.
"Ben piantala!"
disse impalato mentre mi guardava
"É c-colpa d-di tuo fratello S-Sammy"
arrancai aria vedendolo poggiare il vassoio sulla cassettiera accsnto alla porta.
"C-cosa fai?"
gli chiesi sforzandomi di tenere gli occhi aperti mentre Dean non aveva pietà ed aveva incominciato a concentrarsi solo sul mio sesso, che stava viziando con la lingua.
Non mi rispose, chiuse la porta e si poggió con la schiena contro di essa, incrociando le braccia al petto tenendomi gli occhi ancorati addosso.
Bene, perfetto ora sono diventato anche un film porno
Come cazzo non potevo notare la sua erezione crescere dentro i pantaloni della tuta piuttosto attillati, era impossibile e lui continuava a guardarmi.
Strinsi la coperta che ne stava fino al mio petto e la tirai su cercando di non pensare a Sammy, bensì all orgasmo che stavo per avere.
"Samuel piantala di guardarmi"
dissi serio mentre riuscivo a trattenermi dal venire.
Lui alzó le mani in segno di arresa e uscì dalla porta dandomi il via libera e facendomi venire nella bocca del biondo che ingoió e ripulì per bene la mia punta, salendo fino a coprirmi con il suo corpo, mentre io avevo la fronte sudata ed ero ansimante con gli occhi chiusi e la bocca semiaperta.
"Non si interrompe mai un pompino, ancor di più se si parla del tuo cazzo, ora vai a farti la doccia, io devo  parlare con mio fratello"
ero ancora sotto effetto dell orgasmo e gli chiesi cinque minuti sentendolo annuire e schioccarmi un bacio sulle labbra , per poi lasciare  il letto ed indossare un paio di boxer seguiti da una maglia e da un paio di bermuda.
Si era accorto che suo fratello era entrato e che mi aveva guardato e non prometteva bene, non prometteva affatto bene tutto questo.
Erano passati minuti da quando era uscito, e appena fui certo di essere tornato in me, scivolai giù dal letto nudo e mi affrettai a raggiungere il bagno in camera, chiudendo subito dopo la porta, e gettandomi sotto la doccia fresca, svegliandomi da tutto quel trambusto che c'era stato quella mattina.
Dopo qualche minuto uscì e mi misi l'accappatoio blu di dean, avvolgendomi i capelli in un'asciugamano.
Tornai in camera e presi quella che era la colazione di Sammy che consisteva in un bicchiere di succo d'arancia e qualche biscotto al cioccolato.
Mi sedetti sul letto a gambe incrociate, iniziando a mangiare qualcosa e controllando sul mio telefono le 18 chiamate perse di quello che era il mio ex ragazzo.

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